VOLEVO VEDERE IL CIELO” SABATO 12 AGOSTO 2023 AL TEATRO COMUNALE DI MONTERCHI (AR)

 “Terre in Festival”, manifestazione promossa da Laboratori Permanenti che si svolge a Sansepolcro e nei comuni di Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sestino, Caprese Michelangelo e Anghiari dal 4 Agosto al 5 Settembre 𝟮𝟬𝟮𝟯, ha iniziato a sfoderare le sue perle.

Gli spettacoli animano le piazze e luoghi significativi dei comuni coinvolti, ospitando compagnie provenienti da tutta Italia, 5 prime nazionali, progetti e workshop. Siamo al primo week end lungo ricco di spettacoli. Alle ore 21,00 del 12 agosto al Teatro Comunale di Monterchi (Ar) “𝗩𝗢𝗟𝗘𝗩𝗢 𝗩𝗘𝗗𝗘𝗥𝗘 𝗜𝗟 𝗖𝗜𝗘𝗟𝗢” un appuntamento da non perdere. Il pubblico di Sansepolcro lo ha visto, sempre nell’ambito dello stesso Festival, il 10 agosto all’anfiteatro Campaccio; produzione Effimero Meraviglioso, di una compagnia proveniente dalla Sardegna ha messo in scena un interessantissimo testo di Massimo Carlotto (scrittore, drammaturgo, giornalista, saggista, fumettista e sceneggiatore di Padova) per la regia di Maria Assunta Calvisi: la società di oggi attraverso gli occhi di una famiglia disagiata che vive facendo lo slalom tra discount e vacanze economiche per il risparmio e piccole gratificazioni mai sufficienti però per dare un vero senso alla propria vita. La vana ricerca di un equilibrio che garantisca un maggior benessere condurrà ad un gesto folle una madre che sembra essere usurata e privata ormai della capacità di discernere I veri valori dell’esistenza. Falsi miraggi, luoghi comuni, gli stereotipi del successo e della felicità sono sciorinati con cinismo ma anche grottesca ironia dalla formidabile Miana Merisi che più che indossare una maschera, vive ogni minuto dello spettacolo con un trasporto contagioso. Puntiforme ma poeticamente surreale è invece la partecipazione di Michela Cidu. Il testo non è solo una indagine di quella umanità sofferente che vive ai margini della povertà ma è anche una sorta di giallo all’incontrario in cui c’è un crimine ma il crimine viene solo comunicato palesato e metabolizzato dalla stessa protagonista solo alla fine dello spettacolo quando ormai sarà troppo tardi per tornare indietro. L’omicidio sarà forse l’unico vero gesto di autentica seppur drammatica autonomia di una mente che ormai si muove come un automa nella rassegnazione. In tempi in cui siamo tutti alla ricerca di eventi e spettacoli che possono comunicarci un messaggio e possano muovere anche le corde più complesse del nostro umanesimo, questo spettacolo sembra stare perfettamente a suo agio nel palcoscenico di chi crede che il teatro è principalmente movimento, sommovimento, empatia, emozione e comprensione di quello che ci circonda. Intanto Venerdì 11 agosto ore 21.00 è andato in scena a Monterone (frazione di Sestino) la commedia di Menandro LA DONNA DI SAMO, produzione Seven Cults. Domenica 13 agosto alle ore 21.00, presso il Giardino Museo Casa Natale di Michelangelo di Caprese Michelangelo, torna invece COSA TI CUCINO, AMORE? una coproduzione Laboratori Permanenti/Seven Cults con Caterina Casini, Maddalena Emanuela Rizzi, Carlina Torta, la scenografia di Tiziano Fario, il testo e la regia di Linda Brunetta. Si prosegue poi  il17 agosto alle ore 21.00 alTeatro Alla Misericordia dove la compagnia Chille de la Balanza porta in scena SONO SOLO SUONI di e con Sara Chieppa ,un progetto che nasce da racconti e frammenti di vissuti personali di coloro che hanno conosciuto il significato della parola “malato”. Il18 agosto alle ore 21.00 all’Anfiteatro Campaccio, Sansepolcro ,DON CHISCIOTTE, SOGNI E MULINI A VENTO rilettura del classico di Cervantes della compagnia Diesis Teatrango : un viaggio onirico e fisico nei luoghi abitati da giganti, principesse, spasimanti, cultori dell’amore puro e “vili e codarde creature”. Nello spettacolo si sperimentano e rendono visibili modalità̀ di pedagogia teatrale e ricerca artistica con attori disabili. Questi gli appuntamenti più prossimi ma la programmazione continuerà serrata fino al 5 settembbre prossimo. Una programmazione varia che offre al pubblico non pochi ragionamenti e sfide e una opportunità straordinaria che altrimenti potrebbe essere rintracciata solo nei grandi circuiti teatrali nazionali 

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