Ponte sullo Stretto di Messina

  Confronto dimensionale in scala tra il vecchio Golden Gate e il nuovo Messina. Nel corso del secolo che separa le due opere, sono stati fatti passi avanti giganteschi nell’ambito dei ponti sospesi. Oggi le tecnologie sono molto più sofisticate e permettono di costruire ponti molto più grandi e – nonostante ciò – con prestazioni drasticamente superiori.

In altre parole, il Golden Gate fu una sfida molto più grande del ponte di Messina, con le conoscenze e le tecnologie dell’epoca. Un vero e proprio salto nel buio. Il ponte di Messina, ad esempio, ha standard di percorribilità e sicurezza infinitamente più elevate rispetto al vetusto Golden Gate o al vetusto Akashi. Questo grazie alle tecnologie di 3a generazione che permettono di ridurre in modo netto le complicazioni in caso di vento, terremoto o deformazioni al transito di qualunque tipo. Non è un caso, dopotutto, che qualunque nuovo ponte sospeso da alcuni anni a questa parte sia “Messina Type”.Le tecnologie di 3a generazione, infatti, permettono di arrivare a 6000 m di luce. Il limite con la 2a, invece, era 2000 m. Indicativo il fatto che, ad esempio, il ponte Akashi sia più pesante del ponte di Messina nonostante una campata centrale di 1991 m al posto di 3300.È stata ridotta anche la percentuale di capacità di portata del peso proprio da 80% (Akashi) a 78% (Messina).

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