con la mostra aperta fino a domenica 20 nella sala parrocchiale della frazione. Assessore Botteghi: “un viaggio davvero emozionante, tra tante belle foto significative di un paese che vive unito” “Lerchi e la sua storia rivivono attraverso i ricordi degli abitanti fermati in un istante eterno dallo scatto della macchina fotografica.
Un viaggio davvero emozionante, tra tante belle foto significative di un paese che vive unito e che con questa bellissima esposizione, nella quale si sente il cuore della sua gente e di una Pro Loco che dà uno straordinario contributo a tenere saldi i legami tra le persone, inizia un percorso di riscoperta delle proprie radici, che speriamo possa arricchirsi ogni anno di testimonianze importanti per la custodia della memoria collettiva di una comunità”. L’assessore alla Cultura Michela Botteghi sottolinea così il piacere della visita alla prima edizione della mostra intitolata “Il cassetto delle fotografie – Lerchi nel racconto dei suoi abitanti”, che la Pro Loco ha allestito nella sala parrocchiale della frazione tifernate in concomitanza con la festa paesana. Inaugurata lo scorso 13 agosto, l’esposizione potrà essere visitata fino a domenica 20 agosto, durante lo svolgimento di “Lerchi in Festa”. L’amministratrice ha visitato la mostra ieri sera insieme al presidente della Pro Loco di Lerchi Danilo Passeri e a Marcello Caraffini, organizzatore dell’iniziativa, congratulandosi per l’idea e invitando i curatori dell’esposizione a portare avanti il progetto di raccontare la storia della frazione. “Tutti abbiamo un cassetto dei ricordi dove custodiamo gelosamente le immagini dei nostri momenti più belli, ecco perché abbiamo chiesto agli abitanti di Lerchi di aprire i loro cassetti dei ricordi e di condividere le immagini più significative che raccontano la storia del paese dagli anni ‘50 ai giorni nostri”, hanno spiegato Passeri e Caraffini, esprimendo l’auspicio che “con il tempo questa mostra possa diventare una vetrina fatta dai nostri compaesani, rendendo di pubblico dominio gli scatti più significativi che hanno in casa”. “Questo ci potrebbe permettere anche di creare un archivio di immagini che potranno essere patrimonio di tutta la comunità”, hanno precisato gli organizzatori. Con una carrellata di immagini che vanno dall’immediato dopoguerra fino agli anni 2000, l’esposizione racconta i vari aspetti del paese, dal suo contesto nel paesaggio ai suoi “personaggi” più iconici, dai mestieri alle feste sacre e profane, fino alle tante attività che hanno caratterizzato da sempre una comunità viva e con una forte identità. “Attraverso la mostra è possibile ripercorrere quanto la comunità sia cambiata in più di mezzo secolo, ma anche quante cose siano rimaste intatte e siano le radici che ancora permettono all’albero di crescere e dare frutti”, sottolineano i curatori.