Nel rione Prato dal 24 al 27 agosto tornano le Giornate dell’Artigianato Storico

Secondi, Guerri e Calagreti: “manifestazione che è al tempo stesso un sentito momento di ritrovo per tutta la comunità tifernate e un bellissimo biglietto da visita della nostra città”.    Città di Castello torna alla vita e alle tradizioni del Rinascimento con le Giornate dell’Artigianato Storico

la rievocazione che dal 24 al 27 agosto riporterà i vicoli e le piazze del rione Prato indietro nel tempo, all’epoca della dinastia della famiglia Vitelli, tra botteghe degli antichi mestieri, taverne e locande, costumi d’epoca, spettacoli itineranti di giocoleria, musici, trampolieri, mangiafuoco, saltimbanchi, menestrelli, danzatrici, che animeranno un fine settimana ricco di tantissimi appuntamenti e attrazioni. Con 25 mestieranti, 15 gruppi di artisti, 7 punti di ristoro che offriranno menù tipici, i residenti nei panni di figuranti e animatori degli angoli più caratteristici dell’abitato insieme agli artigiani, un quartiere intero accoglierà i visitatori per un viaggio coinvolgente ed emozionante nella storia della città, dove condividere una tavola sarà il piacevole inizio di giornate e serate da vivere insieme. Tra le curiosità, le rievocazioni storiche, i cortei e le celebrazioni di un’edizione che promette di richiamare e far divertire un pubblico di tutte le età, ci saranno appuntamenti da non perdere con le conviviali a tema nelle taverne e nelle locande (aperte a pranzo e a cena), a partire dal Cenone dei Vitelli alla Cannoniera di giovedì 24 agosto che alle ore 20.00 farà da anteprima alla manifestazione; con gli spettacoli serali in compagnia degli artisti nelle due arene della scalinata del Duomo e di piazza della Gramigna (da venerdì a domenica); con la novità del mercatinorinascimentale che sarà allestito dai bambini del rione per raccogliere fondi in favore degli alluvionati dell’Emilia Romagna; con le visite a prezzo ridotto fino al 30 settembre ai musei e ai monumenti del Prato, la Pinacoteca comunale, il Museo diocesano e il campanile cilindrico per coloro che mangeranno nelle taverne, nelle locande e nelle osterie. “Nelle Giornate dell’Artigianato Storico ritroviamo le radici dell’identità tifernate, il valore aggiunto dell’orgoglio e del senso di appartenenza che prova chi ama questa città e la sua storia, il piacere di respirare una comunità che sa ancora custodire e apprezzare le proprie tradizioni”, hanno dichiarato nella conferenza stampa di stamattina il sindaco Luca Secondi, l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, sottolineando il ringraziamento alla Società Rionale Prato e a tutti i residenti coinvolti “per la volontà e l’impegno con cui ripropongono una manifestazione che è al tempo stesso un sentito momento di ritrovo per tutta la comunità di Città di Castello e un bellissimo biglietto da visita della nostra città per gli altotiberini, gli umbri e i tanti turisti che stanno frequentando il nostro territorio”. “In coincidenza con le Giornate dell’Artigianato Storico Città di Castello vivrà un meraviglioso weekend – ha continuato l’assessore Guerri – una festa di fine estate a contatto con le tradizioni della nostra comunità e nel segno di piacevoli momenti da trascorrere nel nostro centro storico, perché tornerà anche l’atteso appuntamento con la Fiera del Bestiame al parco comunale Alexander Langer e in piazza Matteotti ci sarà il Finger Food Festival. Un’offerta per richiamare tanti tifernati e tanti turisti, con attrazioni a due passi l’una dall’altra che daranno a grandi e piccini buoni motivi per scegliere di trascorrere l’ultimo fine settimana di agosto nella nostra città”. A richiamare l’attenzione sulla piccola magia del mercatino rinascimentale dei bambini è stato l’assessore Calagreti, che ha dato conto della collaborazione con i Servizi Sociali per conferire all’appuntamento la valenza solidale nelle intenzioni degli organizzatori. “Un’iniziativa bella e sentita, con cui, attraverso la generosità dei bambini che saranno protagonisti del mercatino, la nostra comunità darà un segnale di attenzione e vicinanza alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione attraverso un gesto di particolare sensibilità”, ha spiegato l’amministratrice, che ha preannunciato come “il ricavato sarà infatti destinato al Comune di Bagno di Romagna per sostenere il CEP, Centro Educativo Pomeridiano della scuola primaria, nato per favorire l’inclusione scolastica di bambini con particolari necessita socio educative”. Nell’invitare tutta la comunità tifernate alla manifestazione, che sarà inaugurata ufficialmente sabato 26 agosto alle ore 17.00 presso Porta San Florido, il presidente della Società Rionale Prato Domenico Duchi ha espresso “la soddisfazione per un’edizione che, dopo la ripresa post-pandemia dell’anno scorso, riaccenderà il fuoco della tradizione e della storia all’interno dei vicoli e delle piazze del nostro quartiere, che torneranno a essere luoghi di ritrovo per tutti nella pienezza del loro fascino, attraverso i tanti mestieri, le botteghe e le taverne, gli spettacoli collocati nel cuore della comunità rionale, dove sono ancora forti il senso di appartenenza e il legame con le tradizioni più profonde della città”. “Quest’anno – ha proseguito il presidente della Società Rionale Prato – nelle taverne, nelle locande e nelle osterie avremo ai fornelli cuochi molto conosciuti nel territorio, che daranno un contributo importante a valorizzare un momento importante della manifestazione come quello conviviale, ma avremo anche tantissimi mestieri, tantissimi artisti e confermeremo gli appuntamenti più sentiti con la tradizione, come il corteo storico ispirato alla famiglia Vitelli e la santa messa presso la chiesa di Santo Spirito”. Oltre che nell’organizzazione dei numerosi appuntamenti del fine settimana, Duchi ha dato conto anche dell’impegno di tutto il consiglio direttivo della società rionale e dei collaboratori a “fare in modo che la manifestazione offra tante occasioni di divertimento nel rispetto del senso civico e del piacere di stare insieme senza eccessi”. Un messaggio che tutti i protagonisti delle Giornate dell’Artigianato Storico trasmettono da tempo e trasmetteranno nei giorni dell’evento, nei quali l’attenzione alla sicurezza sarà testimoniata anche dall’impiego di 22 addetti alla sorveglianza. “Vogliamo che sia una grande festa e siamo sicuri che lo sarà”, ha concluso il presidente della Società Rionale Prato.Il programma. Le Giornate dell’Artigianato Storico inizieranno giovedì 24 agosto con l’evento di anteprima del “Cenone dai Vitelli alla Cannnoniera” (ore 20.00) in via Santa Caterina, vicino alla Pinacoteca comunale, al quale sarà possibile partecipare solo su prenotazione. Dalle ore 19.30 aprirà la Taverna del Boccon Divino per un apericena col tagliere di Vitellozzo, cui seguirà alle ore 21.30 lo spettacolo itinerante di musica e lo spettacolo teatrale in piazza della Gramigna. Venerdì 25 agosto alle ore 19.00 apriranno le taverne, locande, osterie e il mercato delle botteghe degli artigiani e dalle ore 20.00 alle ore 23.00 si terrà lo spettacolo degli artisti presso la scalinata del Duomo e in piazza della Gramigna. La giornata di sabato 26 agosto partirà alle ore 10.00 con l’apertura del mercato e delle botteghe artigiane per proseguire alle ore 12:30 con l’apertura delle taverne, delle locande e delle osterie. Alle ore 17.00 è prevista l’inaugurazione ufficiale della manifestazione presso Porta San Florido e dalle ore 20.00 alle ore 24.00 andrà in scena il Gran Gala degli Artisti presso la scalinata Duomo e in piazza della Gramigna. Nella giornata di chiusura di domenica 27 agosto il mercato e le botteghe artigiane riapriranno alle ore 10.00 e alle 10.30 sarà celebrata la santa messa presso la chiesa di Santo Spirito. Dalle ore 12.30 sarà possibile pranzare presso le taverne, le locande e le osterie e dalle ore 16.00 prenderà avvio il corteo storico nei vicoli del rione all’insegna della rievocazione del ritorno dei Vitelli. Dalle ore 20.00 alle ore 23.00 le Giornate dell’Artigianato Storico saluteranno i visitatori con l’esibizione finale degli artisti nelle due arene della scalinata del Duomo e di piazza della Gramigna.

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