Giovedì 31 agosto alle ore 21,30 Alfio Antico torna a Rosignano Solvay per una serata di grande musica dal vivo dove farà ascoltare i suoi grandi successi e i brani del suo nuovo album Ricotta Salata, presentato in anteprima proprio a Rosignano Solvay.
Buon amico delle Balene si esibirà per la prima volta sul palco del Lunabanna La Casa della Balena incantando i presenti con i suoi magici tamburi, con parole, suoni e racconti che arrivano da un mondo ricco di magia, energie antiche, colori e immagini di una memoria bucolica e popolare di cui Alfio è testimone, interprete e cantore. Con lui in scena un altro splendido musicista e amico delle balene, Amedeo Ronga con il suo contrabbasso e con i suoi effetti. “Giulia Rosa ed io siamo molto felici di ospitare Alfio Antico qui al Lunabanana La casa della Balena -dichiara Luca Forni uno dei due titolari e fondatori dell’Associazione- Alfio ha aderito sin da subito con grande entusiasmo al nostro progetto. Avevamo ascoltato in anteprima alcuni brani del suo ultimo lavoro e non vediamo l’ora di riascoltarlo nuovamente dal vivo qui in riva al mare. Ricotta salata – continua – un’opera che “Il Canto della Balena” Gruppo di Tutela Culturale promuove dal suo esordio, un disco incredibilmente pieno di riferimenti alla tradizione e al contempo originale e innovativo… un linguaggio nuovo, un linguaggio unico”. Alfio Antico a 18 anni scende dai monti dove faceva il pastore con la sua famiglia e subito, casualmente, viene scoperto da Bennato che da subito lo coinvolge nei Musicanova di cui diventa membro di spicco… da lì in poi Alfio diventa riferimento della tradizione popolare e al contempo un innovatore Riconosciuto in tutto il mondo come Il Re del Tamburo a Cornice (che costruisce da solo fin da quando era bambino), Alfio collabora con tutti i Giganti della Musica italiana: Bennato, Branduardi, Consoli, Venuti, Battiato, De André che chiede espressamente “il suo pollice” per incidere brani come Don Raffaè, l’album Le Nuvole e tutto il tour Anime Salve, poi Vinicio Capossela con cui compone il Ballo di San Vito. Poi il teatro, le colonne sonore come il film “I Malavoglia”, o il brano Silenzio d’Amuri reso celebre da Stefano Accorsi nella pellicola di Philippe Claudel “Non ci posso credere”.