AREZZO – Per le famiglie in lista di attesa il “contributo conciliazione”: sarà personalizzato in base alle esigenze reali di ognuno” “Ha ragione l’assessore di San Giovanni Valdarno, il bonus regionale ha fatto tornare le liste di attesa. Arezzo tra i Comuni più virtuosi in Italia, presto nuove risposte da Rigutino a Saione”
“Ad oggi sono 126 le famiglie in lista di attesa nei nostri servizi di nido e scuole dell’infanzia e rappresentano il 20% di tutte le richieste: un dato destinato a scendere ancora grazie al nostro meccanismo che rigenera le domande quotidianamente e che quindi redistribuisce giorno su giorno i posti assegnati. Questo numero è quindi destinato a scendere ancora, ma evidentemente non potrà essere ridotto a zero, in particolare nella fascia dai 3 ai 12 mesi, visto che dai 12 mesi ai 6 anni diamo già ora risposta ad oltre l’84% delle famiglie con l’azzeramento completo della lista di attesa nella fascia dai 24 ai 36 mesi, dove tutte le richieste sono state già soddisfatte.
Come già anticipato, per le famiglie che non riusciranno ad accedere, il Comune riconoscerà un “contributo di conciliazione” che verrà erogato dai primi mesi del 2024 e che ha come finalità quella di dare un supporto a chi ha dovuto sostenere spese per la cura dei figli. L’analisi sarà fatta caso per caso con un confronto diretto e personalizzato e ovviamente in caso di richiesta – per ora solo due famiglie nel complesso hanno chiesto approfondimenti in merito -. Ma non solo: nuovi posti sono in arrivo con un sistema di risposta diffusa che va da Rigutino a Saione dove vedrà presto la luce un nuovo nido, il “Colombo”, che darà risposta alla fascia che va dai 3 mesi ai 12 mesi che è per noi e per tutti il punto debole del sistema. Del resto, come giustamente ha fatto notare l’assessore del Comune di San Giovanni Valdarno la scorsa settimana, la misura regionale nidi gratis ha automaticamente creato maggiori liste di attesa anche perchè Regione Toscana, pur avendolo anticipato, non ha ancora modificato il regolamento per facilitare la definizione di nuovi posti per i bambini dai 3 ai 12 mesi – ad Arezzo per esempio avremmo già una ventina di posti in più se le linee guida fossero già state cambiate come da mesi i Comuni chiedono -. Resta il fatto che nidi gratis è una buona misura, confido tuttavia che si proceda a semplificare i percorsi burocratici per dare ancora più risposte. Risposte per le quali il Comune di Arezzo è già pronto e operativo anche grazie al piano di coprogettazione con i soggetti di terzo settore”.