ATTIVITÀ IN PARETE E FORMAZIONE, LA SECONDA SETTIMANA DEL CAI EAGLE TEAM

Milano, “Una settimana positiva e ricca di risultati. I ragazzi hanno trascorso moltissimo tempo in parete, ripetendo o aprendo vie difficili e iconiche” La seconda settimana del Cai Eagle Team si è conclusa mercoledì 6 settembre. Sette giorni di intensa attività alpinistica e di formazione nelle Dolomiti, nella zona della Marmolada, con base a Malga Ciapela (BL).

 “Una settimana positiva e ricca di risultati. I ragazzi hanno trascorso moltissimo tempo in parete, ripetendo o aprendo vie difficili e iconiche. Una chiara dimostrazione del loro livello, e di come questo stia crescendo con l’esperienza”, commenta Matteo Della Bordella. Della Bordella, responsabile del progetto pensato insieme al Club Alpino Italiano e al Club Alpino Accademico Italiano, è stato affiancato in questa seconda tappa dai tutor Alessandro Baù, Claudio Migliorini, Giulia Venturelli, Massimo Faletti, Thomas Gianola, Silvia Loreggian e Stefano Ragazzo. Le giovani promesse dell’alpinismo italiano hanno potuto toccare con mano le pareti Dolomitiche, mettendo in gioco le loro capacità tecniche e immergendosi a piene mani in un alpinismo consapevole del suo ruolo e delle sue responsabilità. Una visione sposata appieno dal Cai e dal Caai”, ha dichiarato il Presidente generale Antonio Montani.
Una settimana di vie Una dopo l’altra, i 15 giovani alpinisti hanno inanellato una serie di vie impegnative. Iris Bielli, insieme a Matteo Della Bordella e al tutor Massimo Faletti si è resa protagonista dell’apertura di una nuova via in Marmolada. Via ancora da liberare, di cui per ora non si vogliono comunicare i dettagli.Allo stesso tempo i ragazzi hanno realizzato altre salite di grande prestigio. La cordata formata da Matteo Monfrini e Marco Cordin ha salito “Filtro Mágico” sull’Agner, a vista (fino al 7c+); e ha effettuato la prima ripetizione di “Enigma” alla Torre Trieste. La cordata formata da Carlo Filippi, Daniele Lo Russo e Lorenzo Toscani ha salito “Donnafugata” alla Torre Trieste; e “Goodbye 1999” alla Tofana di Rozes. La cordata formata da Luca Ducoli e Erica Bonalda ha ripetuto “Specchio di Sara” e “Tempi Moderni” in Marmolada. La cordata formata da Matteo Sella e Camilla Reggio ha ripetuto “Tempi Moderni” in Marmolada e “Giovane Leone” in Tofana. La cordata formata da Riccardo Volpiano e Alessandra Prato ha ripetuto la via “Paolo VI” in Tofana e “Schwalbenwanz” in Marmolada. La cordata formata da Giacomo Meliffi e Alessandra Prato ha ripetuto “Moulin Rouge” alla Roda di Vael. Focus sulla formazioneOltre alle attività in parete, spazio alla formazione sul presente e sul futuro dell’alpinismo, con incontri e sessioni di approfondimento. I ragazzi hanno testato i materiali da loro usati in montagna, durante la giornata alla “Torre” del Centro Studi Materiali e Tecniche del Cai a Padova. Allo stesso tempo, con le montagne sempre più compromesse dalla crisi climatica, i giovani alpinisti e alpiniste si sono confrontati sul ruolo dell’alpinismo in questo momento storico. E proprio questo è stato il tema della serata di comunicazione, lasciando loro il compito di raccontare nei prossimi giorni quale deve essere il giusto connubio tra alpinismo e sostenibilità.

Il workshop del Club alpino accademico italiano Da sabato 2 a lunedì 4 settembre, spazio alla prima edizione del workshop: la tre giorni organizzata dal Club alpino accademico italiano (Caai). Insieme ai 15 componenti di Eagle Team, 33 giovani alpinisti e alpiniste: 15 ragazzi e ragazze che si sono presentati alle selezioni dell’Eagle Team ma non sono stati selezionati e 18 giovani Istruttori e Istruttrici under 30 delle Scuole di alpinismo del Cai. Il meeting è un “progetto nel progetto”, attraverso il quale Club accademico e Cai intendono mettere in contatto numerosi e promettenti giovani scalatori e scalatrici, valorizzando le loro capacità e competenze. “Le cordate hanno affrontato le più belle pareti della zona della Marmolada, grazie ai consigli dei numerosi Accademici presenti. Tra questi ultimi a Malga Ciapela c’era anche Maurizio Giordani, uno dei massimi conoscitori della Marmolada”, afferma il presidente del Caai Mauro Penasa.

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