In partenza, il 27 Settembre, la Nuova Stagione 2023-24 del Teatro Trastevere a Roma, che quest’ anno abbiamo voluto chiamare C.A.S.A. Consorzio Attivo di Socialità Artistica. Più passano le stagione e più si conferma ciò che vogliamo realizzare nello spazio artistico da noi gestito: un luogo accogliente, spontaneo, quotidiano, semplice e caldo.
E per farlo abbiamo scelto storie, artisti e spettacoli che sappiano creare, all’interno della nostra sala, lo scambio necessario tra Palco e Platea. Inoltre saremo arricchiti da laboratori, spettacoli per famiglie e residenze artistiche: ulteriori mattoni nella costruzione della nostra “CASA”, l’intenzione di acquisire uno sguardo sincero sull’arte teatrale ed il mondo circostante, per una nuova offerta culturale che sappia cogliere nel segno, senza bisogno di artificioso stupore o di facili consensi, ma con il puro intento di “essere insieme”.
LA STAGIONE PARTE 1. Dal 27 Settembre al 1 Ottobre Change, regia di Leonardo Buttaroni
Immaginate un salotto e quattro personaggi, due astrofisici con moglie, mangiare fonzies e barrette di cioccolato per cena, con un bambino viziato che interrompe continuamente un dialogare borghese che man mano precipita in un caos vertiginoso. Change va a scovare appena sotto la superficie smaltata delle apparenze di due coppie con figli, una quotidianità fatta di solitudine e falsità, disperazione e risentimento. La stessa scena ripetuta tre volte per tre atti, mette in evidenza quanto i punti di vista e, di conseguenza, i personaggi possono cambiare a seconda delle situazioni che si vanno a creare.
7-8 Ottobre Taglio la Corda regia di Marco Belocchi Due sconosciute in fuga si scontrano nello stesso luogo, una strada statale, alla stessa ora, le 3 di notte, a suon di battibecchi e di provocazioni, ognuna per rivendicare il proprio diritto all’autostop. Marisa, casalinga disperata, e Domitilla, evasa dalla Clinica psichiatrica, si uniscono in un’unica avventura, raccontata in chiave comedy.
13-14-15 Ottobre La Favola Nera del Boia in Tutù regia di Simone Fraschetti
In scena il Boia e l’Attore. Due universi lontani con uno stesso marchio sociale. A manovrare i fili di queste marionette c’è il Demiurgo, un Dio/Mefisto ambiguo, un regista lunatico, che crea i primi attori sulla Terra. Tre guitti che parlano in rima e agiscono in coro. Boia è una ragazza che lavora come carnefice ma sogna il palco! Un giorno sotto la sua lama capita Natalia Topova, un’artista di strada che la convince a scappare: ne farà una diva! Finiranno a fare giocoleria vegana. Ma Boia sogna ancora di uccidere. Una favola nera che unisce il pianto e il riso, la morte e la vita.
20-21-22 Ottobre È l’ora della fine, Amen (Cronache di una scrittrice disperata) regia di Chiara Benazzi
Per Rebecca, giovane scrittrice strampalata, è l’ora di trovare il finale alla sua storia! Sarebbe facile non fosse che manca poco alla consegna e da giorni ha il BLOCCO DELLO SCRITTORE. La scrittrice, in preda alla disperazione, e dopo aver cercato di stimolare la propria creatività bevendo il limoncello della nonna, tenta di trovare il finale perfetto con l’aiuto di due bizzarri personaggi immaginari, nonché i protagonisti della sua opera. Parlando con loro, si renderà conto che dietro l’incapacità di trovare un punto alla storia è nascosta una motivazione molto più profonda.
Dal 24 al 29 Ottobre Le città invisibili regia di Ivan Vincenzo Cozzi Compagnia Argillateatri
Un viaggio fantastico, tra sogno e realtà, sulle orme di Marco Polo, così come lo ha immaginato Italo Calvino nel suo romanzo. L’imperatore tartaro Kublai Kan chiede a Marco Polo, mercante veneziano, di raccontargli la forma e la vita delle città che costellano il suo impero. Polo narra di città fantastiche; città di gioia e desiderio, venate di rimpianti, vivaci. Città dell’assenza o della morte, al confine fra reale e immaginario, che sfidano la logica e il tempo. E se ognuna delle città immaginate da Italo Calvino nel suo romanzo porta un nome di donna, proprio a tre donne è affidato il ruolo del mitico esploratore: tre figure ancestrali, tre viaggiatrici del tempo e dello spirito. Tre narratrici.
31 Ottobre e 1 Novembre Racconti del terrore di E.A.PoeReading teatrale regia di Manfredi Gelmetti
“I racconti del terrore” di Edgar Allan Poe, un horror appartenente alla categoria dei classici, sono brevi racconti inquietanti e fantastici che hanno fatto la storia del genere horror. Questa serie di brevi storie tratta di argomenti mistici narrati con un fascino gotico, incontrando vicende di vario genere che hanno appassionato e appassionano ancora oggi moltissimi lettori. In questa messa in scena voce, gesti, suoni evocheranno stati d’animo e suggestioni per trasmettere al pubblico l’inquietudine profonda che i personaggi provano di fronte alla rivelazione dell’ignoto.
Dal 7 al 12 Novembre La Città di tutti a cura dell’Ass. Culturale TEATRO TRASTEVERE a Roma
Dal 7 al 12 Novembre presso il Teatro Trastevere si svolgerà la Manifestazione “La città di Tutti”. Il progetto vincitore del Bando “Sementi” vedrà susseguirsi Spettacoli, laboratori, tavole rotonde ed incontri a tema inclusivo che animeranno gli spazi del Teatro. Attraverso il mezzo artistico affronteremo la tematica dell’esclusione e le differenze tra gli individui che possono generarla: la razza, il sesso, la cultura, la religione, la disabilità, la classe sociale. Per creare un luogo in cui le storie, e gli individui stessi, vengano accolti. Questo il calendario degli spettacoli: 7 novembre Il Mio segno Particolare 8 novembreCome dentro un film 9 novembre Gli Ebrei Sono Matti10 novembre Citofonare Morabito 11 e 12 novembre Chi Niente fu 16-17 Novembre I perdenti di AcapulcoUno spettacolo terribilmente complicato di e con Lahire Tortora Un monologo per quattro personaggi. Più uno. I quattro personaggi sono attori. Ma anche il “più uno” è un attore, anzi, è l’attore che presta volto, corpo e voce agli altri quattro. Come in un gioco di specchi. All’Acapulco Plaza Hotel quattro ‘extras’ raccontano il loro lavoro come figuranti in Rambo 2. Le loro parole si intrecciano in una satira del machismo e maschilismo esasperato di Hollywood, una parodia dell’autoreferenzialità degli attori e, perché no, una riflessione su cosa possiamo fare come artisti all’interno della società, mentre lottiamo sì per essere liberi, ma pure per pagare le bollette a fine mese.
18-19 Novembre Quando Arriva Briseide di Federico Malvaldi regia di Gledis Cinque PaT-Passi Teatrali
Un ristorante e tre ragazzi immobilizzati nel loro presente: Gabriele, che cerca di salvare l’ormai ex ristorante di famiglia; Andrea, che aspetta che Gabriele si accorga di lui; Giulia, una Briseide contemporanea, schiava del suo tempo e delle paure che lo abitano, che arriva a destabilizzare un equilibrio già molto precario. Sulle orme di The Bear, “Quando Arriva Briseide” è un racconto generazionale che usa il microcosmo chiuso di un ristorante e della sua cucina per raccontare amicizie, amori, affetti, aspettative – tutti traditi, tutti ancora possibili. Una scrittura fresca e vibrante che, attraverso l’incontro di persone, storie, cibi e vino, racconta la vita.
Dal 23 al 26 Novembre Sharazad, un urlo per le donne dell’Iran regia di Maria Sofia Palmieri, scritto da Silvia Bordi
Sharazad, personaggio femminile leggendario tratto da Le mille e una notte, in uno Storytelling a due voci, viene esplorato da una nuova prospettiva. Vediamo Sharazad nelle sue camere in attesa del suo sposo e futuro assassino, ogni sera lo attende con una nuova storia in serbo che non completa mai, per mantenere vivo l’interesse e la curiosità del sultano e per non essere decapitata. Sharazad è un’eroina, se vivrà lo farà anche per le donne che sono state uccise e che vengono uccise ogni giorno per mano di uomini carnefici. Questo testo, monologo a due voci, spettacolarizzato anche con danza illusoria, e con danza orientale, è un grido di giustizia per le donne dell’Iran, donne che vogliono essere libere, donne che lottano per la vita ogni giorno, da allora fino ad oggi.
28-29 Novembre Con un Quaderno nel Portapacchi VOL. 1: MILANO – UDINE di e con Giuseppe Mortelliti
Partirò per un viaggio. A tenermi compagnia, soltanto Girardenga. È così che si chiama, la mia bici. Da Milano a Udine in 10 giorni con una pieghevole. Scordiamoci la pedalata assistita, questo è un viaggio analogico. Ma per viaggiare non basta partire, bisognerà lasciare qualcosa a casa e perderne altre lungo la strada. A nessuno va di viaggiare da solo. Venite, mettetevi comodi: la strada è già battuta, e aspetta solo noi.
6 -7 Dicembre Uccidiamo il Re regia di Massimiliano Aceti
Gabriele e Lorenzo sono due fratelli. Si ritrovano dopo anni di assenza nella casa del padre anziano, facoltoso imprenditore edile. I due si lanciano accuse e recriminazioni sul loro rapporto. Si rimproverano assenze, colpi bassi e tradimenti. Ma su una cosa sono d’accordo: il padre è stato la causa di tutto. Con il suo controllo, la ferocia, i maltrattamenti fisici, l’uomo ha reso la vita “agiata” dei due un vero inferno di sensi di colpa e inadeguatezza. I fratelli dopo dieci anni di silenzio prendono una decisione: mettere subito fine alla vita del vecchio e gestire finalmente l’impresa di famiglia.
8-9-10 Dicembre Rame, esercizi per una termo-poetica regia di Marco Zordan
Spettacolo per chitarra e voce che porta in scena la forza generativa della narrazione nelle sue molteplici forme. Micro-racconti come micro-circuti di significato scorrono nel filo dei microfoni per una co-costruzione ad alta induzione di storie da non dimenticare. Vicende di donne e uomini che hanno lottato e lottano per la libertà e per la difesa dei diritti umani si alternano a intimi spaccati di vita delle due autrici e interpreti, in un gioco di specchi e in un sistema di consegne che alimentino il coraggio del riscatto.
12-13 Dicembre De(ath)livery Selezione Ufficiale Premio Scenario 2021 drammaturgia e regia di Andrea Cioffi In un appartamento in cui convivono tre coinquilini trentenni è accaduto un “piccolo incidente”. Un rider ha portato la consegna sbagliata e, per una disgraziata concomitanza di cause, non ha mai lasciato l’abitazione. Giace riverso al suolo con la testa fracassata. E pensare che era il suo primo giorno di lavoro presso la celebre azienda di food delivery Trust it…In una serie di rewind, flashback e moviole, il nostro narratore-rider-nonpiùvivo ci illustrerà come si sono svolti i fatti di quella sera.
15-16-17 Dicembre ,Nuddu, sapi unni sbarcari regia di Francesco Leonardo Marchionne
Nuddu, sapi unni sbarcari è un dramma satiresco contemporaneo liberamente inspirato dal Ciclope di Euripide. Tre satiri, schiavizzati dal tiranno Polifemo sono costretti a servirlo ma le loro vite vengono sconvolte dal naufragio di alcuni supplici, reduci da una terribile traversata. I naufraghi, capitanati dal furbo Odisseo, chiedono asilo al Ciclope ma il tiranno lo nega cibandosi degli stessi. Nuddu, sapi unni sbarcari è una cornice satirica che porta alla luce una problematica ben nota ai giorni nostri: lo sbarco dei migranti. “Chi nega ai migranti l’asilo avrà sempre come conseguenza amari castighi” recita il personaggio di Odisseo, ribellandosi assieme ai satiri contro l’ingiustizia del tiranno Ciclope.
EVENTI DI STAGIONE ,“ADDUE” a cura di Appiccicaticci Da Ottobre ad Aprile. Una domenica al mese. 8 OTTOBRE · 5 NOVEMBRE · 10 DICEMBRE · 14 GENNAIO 11 FEBBRAIO · 10 MARZO · 14 APRILE
Dopo i soldi out della scorsa stagione, torna al Teatro Trastevere “ADDUE”, l’appuntamento teatrale firmato Appiccicaticci, che unisce l’improvvisazione teatrale a grandi nomi dello spettacolo. Da Ottobre ad Aprile. Una domenica al mese. Tiziano Storti,il maestro Alessio Granato, improvviseranno con Davide Calabrese (Oblivion), Saverio Raimondo, Edoardo Ferrario, Chiara Becchimanzi,
Andrea Paone e Fabrizio Lobello (Bugiardini). Appiccicaticci significa Improvvisazione, e Improvvisare non è stato mai così divertente. Teatro Trastevere Il Posto delle Idee
Vania Lai