Citta’ di Castello – che sosterrà le famiglie in condizione di fragilità economica con un contributo una tantum: domande fino al prossimo 10 ottobre “Come Zona Sociale 1 abbiamo deciso di destinare le risorse del Fondo nazionale per le politiche della famiglia che avevamo a disposizione per sostenere le famiglie in difficoltà con responsabilità genitoriali, scegliendo di includere, oltre che ai nuclei con bambini nella fascia di età 0-3 anni, anche le donne in gravidanza, così da accompagnarle verso un cambiamento bellissimo, quanto complesso”.
E’ così che l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti rende noto che il Comune di Città di Castello, in qualità di capofila della Zona Sociale 1 dell’Alta Valle del Tevere, ha pubblicato l’avviso che darà la possibilità di beneficiare di un contributo una tantum ai nuclei residenti negli otto comuni del comprensorio (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide), con ISEE fino a 16 mila euro, figli di età compresa tra zero e tre anni e, in alternativa o in aggiunta, una donna in stato di gravidanza. L’avviso è finanziato per 42.219,86 euro con il Fondo per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in base alle disposizioni della Regione Umbria. Le domande potranno essere presentate esclusivamente in via telematica al Comune di Città di Castello entro il prossimo 10 ottobre. Fino a esaurimento delle risorse disponibili, le famiglie aventi diritto riceveranno 175 euro una tantum, con una maggiorazione di 25 euro in caso di presenza nel nucleo di componenti con disabilità. Per presentare le istanze sarà necessario compilare l’apposito modello reperibile nella sezione “Domande online” della homepage del portale web istituzionale del Comune di Città di Castello (https://comune.cittadicastello.pg.it). Alla scadenza dei termini dell’avviso, il Comune di Città di Castello procederà all’esame delle domande pervenute e i richiedenti saranno ordinati in un’apposita graduatoria, formulata tenendo conto dei valori ISEE in ordine crescente. In caso di ISEE equivalente verrà data precedenza al nucleo familiare con maggior numero di figli, mentre in caso di ulteriore parità prevarrà la domanda pervenuta prima, in base alle risultanze del numero di protocollo