Omicidio nautico. Legge inutile e diseducativa

E’ legge il cosiddetto omicidio nautico. Sulla scia emotiva di un tragico incidente del 2021 sul lago di Garda, ora abbiamo anche questa fattispecie di reato. Si tratta della modifica di un articolo del codice penale sull’omicidio stradale, con l’aggiunta delle parole nautico (1)


Quindi, quando si ammazza una persona, per quanto colposo possa essere il delitto (2), se accade per strada o in acqua, le pene sono maggiori. Non mancano fatti di cronaca perché tale logica possa essere applicata a vari tipi di omicidio colposo: sbandare perchè un cane/gatto attraversa la strada all’improvviso o casca qualcosada da un palazzo accanto o da un veicolo merci che è davanti, finire sul marciapiede e ammazzare qualcuno. Insomma, dipende dal clamore… che se il morto è poi un bimbo, lo sdegno collettivo è maggiore. Ma ci sono alcuni fatti di cronaca che, al di là della lacrimuccia per il fatto in sé, non sembrano degni di poter rientrare in questa aggravante: per esempio, un bimbo morto in un barchino di migranti che non sono stati soccorsi in tempo… in casi del genere, non solo non è contemplato l’omicidio colposo (e neanche l’omesso soccorso… magari anche voluto/colpevole)… figurati se fanno una legge alla bisogna… Ci sono quindi gli omicidi colposi di primo e di ultimo grado. Dipende dalle emozioni, e soprattutto dagli intenti propagandistici, di chi se ne fa alfiere e promotore. Che vuoi che sia un bimbo africano morto in un barchino rispetto, come nel nostro caso, a due italiani doc ammazzati sul lago di Garda da turisti ubriachi… Si può continuare a iosa con esempi che, trovando i giusti sponsor parlamentari, porterebbero a molteplici modifiche della legislazione in materia. Ma il problema centrale è se una maggiore pena (già di per sé non piccola) possa realmente servire ad impedire che certi omicidi si verifichino. Non ce lo vediamo un ubriaco (nel caso del Garda, tra l’altro, anche non-italiano e quindi presumibilmente meno consapevole delle pene in merito) che non si mette alla guida perché, nel caso ammazzasse qualcuno, invece di tot anni rischierebbe il doppio o il triplo. Creare l’illusione che un problema sia risolto (e il codice della strada, per esempio, è pieno di queste illusioni – 3), è uno degli alibi per non affrontare alla radice una serie di carenze educative e informative e, alla fine, non cambiare nulla. I proponenti (e votanti: il voto finale alla Camera ha visto 268 sì, un contrario e due astenuti) si mettono la coscienza a posto e credono di essere meglio graditi ai loro attuali e futuri elettori. Al prossimo morto, se fa giusto scalpore, però. Noi crediamo che non si educhino le persone col terrore di più anni rispetto ad una legge che già c’è e che, nelle sue aggravanti prevede anche 15 anni di reclusione. Si tratta di leggi inutili fatte solo, a spese dei contribuenti, per mettersi al petto medagliette di “salvatori della patria”… quando non c’è da salvare nulla ma solo da applicare le leggi già esistenti e, nel caso, punire chi non le fa rispettare.

1 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2023/settembre/leg.19.pdl.camera.911.19PDL0025020.pdf
2 – un delitto è colposo quando è conseguenza non voluta di una condotta negligente, imprudente o inesperta, oppure inosservante di leggi, regolamenti, ordini o discipline: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-i/art589.html#:~:text=Si%20%C3%A8%20di%20fronte%20ad,%2C%20regolamenti%2C%20ordini%20o%20discipline.
3 – https://www.aduc.it/editoriale/mobilita+privata+flagello+codice+della+strada_36614.php

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

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