PIEVE SANTO STEFANO – Questa pagina bianca è il luogo dove si incontrano le anime belle che qualcuno racconta. Quando abbiamo creato una pagina bianca per permettere a chi lo desidera di lasciarci impresso il ricordo di una persona cara, non avremmo immaginato di ricevere scritture che noi stessi andiamo a leggere e rileggere per consolare anche le nostre perdite
Facile ritrovarsi figli nei ricordi di genitori che non sono mancanze ma presenze, struggente condividere la perdita di un amico in parole che puoi fare tue. In queste tracce lasciate da madri, sorelle, compagni di vita o di lavoro l’Archivio dei diari e il suo museo intrecciano la loro esistenza a quella dei tanti scomparsi da pochi mesi o da oltre cento anni. Ricordi forti, chiari, pieni di dolcezza che ogni anno la ricorrenza del 2 novembre ci restituisce nei nomi e nelle storie di chi, nel diventare un solco sulla nostra pagina, guadagna il suo spazio di immortalità. lI 7 luglio 2023 festeggiavamo il centenario della nascita di Saverio. Mi sono sentita in famiglia e non nascondo l’emozione che ho avuto guardando gli ospiti e gli amici, riprovando quella passione e quella gioia che mi aveva mosso, quarant’anni fa, a farmi prendere per mano da Saverio: “Facciamo il paese della memoria”. Un’emozione così forte che mi ha stretto nel ricordo di una persona così speciale! Mi sentivo così tanto lieta che l’arrivo di quel messaggio l’avevo trascurato, per godermi quel clima di festa… perché festeggiare Saverio era una festa! Ma quel giorno un amico, un caro amico ci aveva lasciato. Ho pensato a una strana coincidenza… quel giorno così particolare, ci ha portato gioia e dolore insieme! È stato un susseguirsi di ricordi pensando a come la memoria si fa vivida nel dolore! È un caso che te ne sia andato proprio quel giorno? Non lo so. Non è un caso però che si voglia custodire il tuo ricordo in un posto così prezioso; uno scrigno di tante storie e tante parole, un gioiello che hai visto crescere e diventare quello che oggi è! A te Joan Josep, caro amico, che tanto bene hai lasciato in questo mondo e che conserveremo nel nostro cuore per sempre. All’Archivio di Pieve affidiamo il nostro ricordo, la tua memoria perché il bene ricevuto non si dissolve. “El recuerdo quedara para recordarte!”
Dicono che oggi ti devo ricordare e quindi messa e tanti saluti e baci! Ma una figlia il papà ce l’ha tatuato addosso sempre e per sempre, perché sei tu l’Uomo della mia vita, il vero principe azzurro, il mio Re Tritone. E allora non posso pensare a te come a un vuoto, come a una mancanza, al tuo piccolo posticino al cimitero, a una breve preghierina e anche quest’anno è andato. Io ogni momento penso a noi, a tutto il pieno, a tutto ciò che ha reso indimenticabile il tuo tempo e quello insieme. Alle tue scalate in montagna, alla fiaccolata la notte di capodanno sulla neve, ai tuoi viaggi per il mondo, alla tua e alla mia saint honoré e a chi rubava più bignè e si leccava le dita dolci di caramello, alla solita foto di compleanno con noi tue piccole donne, all’aria frescolina del trullo e ai miliardi di stelle guardate con il naso all’insù, alle frittelle di mele, agli gnocchetti e al sugo che così solo tu lo sapevi fare, alle camicie a quadroni di flanella, agli western e alle battute che mi precedevi tutte a memoria…Sono trascorsi 10 anni da quando te ne sei andata, così, di punto in bianco come facevi spesso. In realtà non ci hai lasciato perché nel nostro cuore sei più viva che mai. E non c’era miglior modo per ricordare questi 10 anni passati “a distanza” visitando il Piccolo museo del diario dove con grandissima emozione ti abbiamo ritrovata.