Dell’ambiente stamattina all’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina “Bambini che amano la natura, ma hanno anche consapevolezza e rispetto dei propri diritti, sono i pilastri di una comunità che può guardare al futuro facendo affidamento su cittadini che sapranno dare il giusto valore alle basi della convivenza civile: ecco perché le nostre iniziative sull’ambiente sono costantemente rivolte alle nuove generazioni e perché oggi, nella Giornata Nazionale degli Alberi, abbiamo voluto sposare anche l’impegno di Unicef per la difesa dei diritti dei bambini, in modo da responsabilizzarli ad avere cura di sé e dei beni comuni”.
L’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri e l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli inquadrano così la mattinata vissuta insieme agli studenti dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina per la celebrazione della Giornata Nazionale degli Alberi e dell’iniziativa “Diritti come alberi”, promossa da Unicef con il patrocinio del Comune di Città di Castello nell’ambito del ciclo di iniziative intitolato “Una luce sui diritti” in programma fino all’11 dicembre. “Mettere a dimora nuove piante è un appuntamento fisso di questa giornata, alla quale abbiamo voluto dare non solo il senso di una celebrazione, ma anche di una riflessione sull’importanza di essere responsabili della propria comunità di appartenenza, della quale i bambini devono sentirsi pienamente cittadini”, hanno evidenziato Guerri e Mariangeli, che alla presenza del comandante del Nucleo Forestale dei Carabinieri di Città di Castello Claudio Bartolini, si sono uniti alla dirigente scolastica Stefania Migliorucci, alla vice dirigente Giuliana Leandri, agli insegnanti e al personale ausiliario dell’istituto nel comune intento di rafforzare la consapevolezza del proprio ruolo da parte dei piccoli protagonisti dell’iniziativa. La messa a dimora di alcune piante di tiglio, acero, azzeruolo, biancospino, sorbo e nespolo nel giardino della scuola primaria e nell’area verde antistante la palestra della scuola Gregorio da Tiferno, sotto la supervisione della responsabile delle Aree Verdi Vilma Conti, è stato il contributo del Comune alla Giornata Nazionale degli Alberi e alla riflessione sull’importanza di promuovere e difendere i diritti dei bambini, che gli alunni della scuola primaria hanno approfondito con la lettura di pensieri a tema poi affissi su un cartellone. Come negli ultimi due anni, l’Arma dei Carabinieri è stata protagonista della giornata in attuazione del progetto nazionale di “Un albero per il futuro”, promosso con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per creare un bosco diffuso della legalità. Le piante di farnia messe a dimora nell’area verde che circonda la palestra saranno geolocalizzate grazie a un QR Code ed entreranno a far parte della rete nazionale che conta già oltre 40 mila essenze arboree. “Chi pianta un albero pianta una speranza”, ha ricordato Bartolini citando la frase di Lucy Larcom per rimarcare “l’importanza di dare un contributo a contrastare i cambiamenti climatici in atto con un mondo più verde”. “Unire questo gesto alla crescita della consapevolezza dei diritti dei bambini trovo sia un bellissimo modo per porre l’accento sul fatto che ogni piccolo rappresenti la speranza di un futuro migliore per la nostra società”, ha osservato il comandante del Nucleo Forestale dei Carabinieri, che ha plaudito all’iniziativa della scuola in collaborazione con Unicef e il Comune. “Unire i diritti dei bambini e i diritti dell’ambiente ci è sembrato il giusto modo di sottolineare messaggi di civiltà che cerchiamo di trasmettere quotidianamente ai nostri studenti, perché abbiano consapevolezza dell’importanza di essere i primi a costruire radici salde per il proprio futuro”, ha detto la dirigente scolastica Migliorucci, che ha ricordato anche come la scuola “dia esempi concreti di responsabilità nella tutela della natura, prestando particolare attenzione a ridurre il consumo di carta e cartone per preservare la sopravvivenza degli alberi”.