La scuola delle arti e dei “nuovi” mestieri

Dopo oltre un secolo di attività, il  Centro di Istruzione e Formazione Asp “G.O. Bufalini”, fondato il 21 novembre del 1909, cambia rotta e rinnova logo, immagine e “mission” al passo con i tempi sempre però nel rispetto della tradizione e storia gloriosa – Oggi la presentazione ufficiale con i sindaci di Citta’ di Castello e San Giustino, il Presidente Assindustria Altotevere, rappresentanti di Arpal ed istituzioni locali e regionali.  

   La scuola delle arti e dei “nuovi” mestieri. Dopo oltre un secolo di attività, il  Centro di Istruzione e Formazione Asp “G.O. Bufalini”, fondato il 21 novembre del 1909, cambia rotta e rinnova logo, immagine e “mission” al passo con i tempi sempre però nel rispetto della tradizione e storia gloriosa. La scuola “operaia” così era definita, poi delle arti e mestieri fino alla recente denominazione di Asp, azienda di servizi pubblici alla persona  (unica in Italia che fa anche formazione rivolta ai giovani, 150 allievi oggi nei servizi della ristorazione, meccanica, riparazioni auto e moto, acconciatori) si presenta da oggi con un nuovo marchio rivisitato da esperti del settore e reso più a portata di giovani e maggiormente fruibili su social  campagne promozionali. L’immagine del “bufalo” stilizzata con tanto di “corona”, stemma araldico della famiglia Bufalini, nobile e celebre casata che, attraverso il marchese tifernate Giovanni Ottavio Bufalini nel 1896, aveva disposto che una parte ingente del suo patrimonio venisse devoluto a favore di “una istituzione di beneficenza” a favore di esercenti arti e mestieri nei comuni di Città di Castello e San Giustino, sarà ancora il brand della scuola per i prossimi anni. Un progetto grafico e di contenuti realizzato dallo Studio “Belocal, design & Comunicazione” di Michele Montanucci, direzione creativa e Giuseppe Pasqui, designer. Novità nella tradizione. Una svolta epocale per una istituzione scolastica e di formazione fra le più antiche a livello regionale e non solo. Questa mattina la presentazione ufficiale del “nuovo corso” presso la Sala del Gusto del Centro di Istruzione e Formazione Asp “G.O. Bufalini”, alla presenza del Presidente, Giovanni Granci, dei  consiglieri del Cda, del direttore, Marco Menichetti, dei sindaci di Città di Castello, San Giustino e Monte Santa Maria Tiberina, Luca Secondi, Paolo Fratini e Letizia Michelini, del dirigente del Servizio per il lavoro e ammortizzatori sociali, Arpal, Riccardo Pompili, del presidente della Sezione Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria, Raoul Ranieri,  e dei rappresentanti di enti ed istituzioni regionali e provinciali. “Abbiamo avvertito il bisogno di un cambio di passo e di una risincronizzazione tra il passato e il  presente quest’ultimo pervaso da altri codici linguistici e visivi – ha dichiarato con orgoglio ed un pizzico di commozione il Presidente della “Bufalini”, Giovanni Granci – un cambio di rotta attraverso una comunicazione più efficace, utilizzando tutti quegli stilemi propri di una modernità così da poter far innalzare il percepito di un istituto che  – di fatto – è assolutamente moderno ed concreto nella preparazione ad arti e mestieri di grande rilievo e molto richiesti dal mercato. Una proposta che vuole attualizzare il vecchio marchio rendendolo più adatto S a qualsiasi applicazione”. Come specificato nella scheda tecnica dello Studio che ha realizzato il nuovo marchio ed il brand comunicativo, si tratta di “un nuovo segno le cui linee ricordano l’animale simbolo, il bufalo,  ma che in questa nuova veste assumono anche nuovi significati che potranno dar vita a una comunicazione basata su una narrazione più originale e incisiva. Un logo che fa del pittogramma l’assoluto protagonista e che vuole essere ricordato con facilità anche per la sua originalità pur lavorando in sottrazione e per sintesi visiva. Una denominazione che fa riferimento al suo spirito originario di scuola di arti e mestieri intende sottolineare la   sua   duttilità   e   la   vocazione   a   individuare   le   professionalità   richieste   da   una   società   in   costante trasformazione.” “Il cambio di nome – ha concluso il presidente Granci affiancato dai rappresentanti del Cda e dal direttore, Marco Menichetti, rispetta in toto quanto contenuto ed espresso dal marchese Bufalini nel suo testamento del 1896, che evidenzia chiaramente come la destinazione dei beni fosse finalizzata ad un’istituzione scolastica di Arti e Mestieri e come, pertanto, il cambio che questo CDA ha deciso risponde pienamente alle volontà testamentarie”. L’assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, attraverso una nota ha sottolineato l’importanza del nuovo progetto presentato alla stampa. “Forte di una tradizione ormai centenaria, Bufalini si rinnova captando le sfide della modernità inserendosi con tenacia nel mercato moderno, intercettandone le richieste. Ciò che è emerso dalle esigenze di chi fa impresa – ha puntualizzato Fioroni – è l’importanza del ruolo dei giovani. È necessario che questi si inseriscano nel mercato del lavoro mediante un instancabile  accrescimento delle loro competenze – diventate sempre più specifiche – e che siano costantemente in aggiornamento, data la velocità dell’epoca in cui viviamo. Bufalini – ha concluso – riesce ad interpretare tale dinamismo anche a livello stilistico; la scelta di un nuovo logo, infatti, risponde alla necessità di rinnovamento imposta dalla società e dal modo di fare impresa”. I rappresentanti istituzionali, il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, il sindaco di San Giustino, Paolo Fratini ed il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini  nel ringraziare la “governance” della Bufalini per il lavoro svolto hanno salutato con soddisfazione il nuovo corso della storica scuola di arti e mestieri che giustamente guarda al futuro e alle nuove professioni aggiornando anche immagine, logo e “mission”. “Il centro di istruzione e formazione “Bufalini – hanno detto Secondi e Fratini – è motivo di orgoglio per l’intera comunità locale e regionale, un punto di riferimento storico che nel corso degli anni si è evoluto e perfezionato in base alle esigenze del mercato del lavoro, della richiesta di occupazione dei giovani, diversificando l’offerta formativa, la didattica  e i percorsi di laboratorio in base ai cambiamenti e alle esigenze lavorative. Il presidente Granci assieme al cda, sapranno imprimere nel corso del loro mandato un ulteriore slancio ad una istituzione della formazione, dell’artigianato di qualità, della innovazione tecnologica, della bellezza intesa in tutte le sue forme per giungere alla gastronomia, che rappresenta per tutti noi un fiore all’occhiello” . “Ci fa molto piacere condividere questa importante fase di passaggio del Centro Bufalini – ha commentato Raoul Ranieri, presidente della Sezione Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria – un istituto che rappresenta un patrimonio per tutta la nostra comunità che ha visto nascere nei propri locali anche la storica azienda Godioli&Bellanti. Il tema della formazione e della cura dei giovani talenti ci sta particolarmente a cuore e assorbe grande parte del nostro impegno associativo. Ribadiamo quindi la nostra disponibilità a una sempre più stretta collaborazione per crescita professionale e la realizzazione personale dei giovani del nostro territorio”.  

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