Alessio Boni e Iaia Forte in “Iliade. Il gioco degli dei”

Arezzo riscrittura di Omero per riflettere sulla ferocia umana Il mito greco come specchio della natura umana oggi come ieri nella drammaturgia firmata dallo stesso Boni – volto noto anche del piccolo e grande schermo – insieme a Roberto Aldorasi, Francesco Niccolini e Marcello Prayer

Sono Alessio Boni e Iaia Forte i protagonisti di “Iliade. Il gioco degli dei”, riscrittura del celebre poema omerico che andrà in scena domani, mercoledì 17 gennaio ore 21.00 al Teatro Petrarca di Arezzo (via Guido Monaco 12) nell’ambito della programmazione nata dalla sinergia tra Fondazione Toscana Spettacolo onlus (riconosciuta dal Ministero della Cultura come primo Circuito Multidisciplinare in Italia per il 2023), Fondazione Guido d’Arezzo e Comune di Arezzo. Sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. Capricciosi, vendicativi, disumani: sono gli dèi immortali, e la loro commedia è la tragedia degli uomini, da sempre. Da un po’di tempo però qualcosa è cambiato: sono diventati pallidi, immagini sbiadite dell’antico splendore, hanno perso i loro poteri e non sanno spiegarsi né come né quando sia iniziato il loro tramonto. Non si incontrano da secoli, dai tempi di Elena, Achille, Ettore, Andromaca, Priamo, Ecuba, Agamennone, Patroclo, Odisseo e degli altri personaggi di cui si divertivano a muovere i fili del destino, ma oggi un misterioso invito li riunisce tutti, dopo tanto tempo. Chi li ha invitati? Per quale motivo? Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo/Fondazione Teatro della Toscana/Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo/Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (in replica giovedì 18 gennaio alle 21.00, info www.fondazioneguidodarezzo.com).

A dieci anni dalla nascita, dopo “I Duellanti” e “Don Chisciotte”, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichidella poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre. Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore.

Teatro Petrarca il giorno dello spettacolo alle 17: orario 12 -17 il giorno dello spettacolo alle 21: orario 12 -14, 18-21Via Guido Monaco, 12 – Arezzo

Fondazione Guido d’Arezzo Chiarello Puliti & Partners

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