AREZZO – “Vale la pena ricordare ai due consiglieri, quali sono i soggetti interessati e i ruoli di ciascuno nella gestione del patrimonio ERP e in particolare nelle scelte relative alla sua manutenzione. Arezzo Casa non è una società soggetta al controllo del Comune di Arezzo (che ha una quota del 33%) ed è affidataria di un contratto di servizio subordinato all’indirizzo, al controllo e alla verifica da parte della Conferenza dei Sindaci del LODE Aretino. Trattandosi poi di società “in house”, Arezzo Casa è sottoposta al controllo tramite il Comitato di Coordinamento tra i soci della società.
Pertanto il “connubio” amministrativo tra Comune di Arezzo e Arezzo Casa a cui i due consiglieri fanno riferimento è errato e sviante, e solo pretestuosamente sbandierato per alimentare inutili querelle politiche. Il percorso amministrativo relativo alla scelta di ricorrere all’agevolazione del 110 ha trovato i suoi momenti di analisi, valutazione e decisione all’interno dell’assemblea del LODE, dove tutti i trentacinque comuni sono stati chiamati a decidere in merito all’attuazione dei programmi di manutenzione straordinaria e la loro conformità all’agevolazione. I consiglieri del PD, prima di lanciarsi in improbabili accuse, avrebbero dovuto quanto meno esercitare la loro funzione pubblica cominciando a leggere i tanti verbali del LODE da cui emergono chiaramente un’evidente incertezza normativa sull’applicazione di questo incentivo da parte di soggetti pubblici, le conseguenze anche significative sul bilancio degli Enti e la connessa difficoltà nel reperire le risorse finanziarie dai propri bilanci. Il Comune di Arezzo, si è subito attivato sia all’interno del LODE, sia tramite il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al conseguimento dell’incentivo 110, fino ad arrivare a bandire la gara per l’affidamento dei lavori: nel momento in cui la situazione di mercato non ha prodotto adeguate risposte ha comunque confermato lo stanziamento di due milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei complessi ERP Montale e Tortaia.
Ma il PD si ricorda quanti soldi ha stanziato dal bilancio del Comune di Arezzo per intervenire sulla manutenzione delle case popolari? Zero. Per cui rispedisco al mittente qualsiasi critica di ritardo o inefficienza. Per onestà intellettuale il PD tali verifiche le avrebbe dovute condurre anche nei comuni (sempre di meno) in cui ancora governa. Per la prima volta il Comune di Arezzo ha stanziato due milioni di euro dimostrando un’attenzione mai avuta in precedenza, verso il patrimonio ERP e soprattutto verso i concittadini che lo abitano. Gli attacchi arrivati denunciano come ormai la dialettica politica del centrosinistra, avvicinandosi alle scadenze elettorale, si arrabatti solo su insipienza amministrativa e sterili polemiche”.