Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 Gennaio 2024 è venuto a mancare dopo un breve periodo di degenza nell’ospedale di Sansepolcro, a causa di un male incurabile, Luigi Falasconi. La funzione funebre si svolgerà alle ore 11,00 di Sabato 20 Gennaio 2024 nella Cattedrale di Sansepolcro.Classe 1948, insegnante di educazione fisica in pensione, personaggio multiforme che le testate giornalistiche stanno ricordando in queste ore soprattutto sotto il profilo sportivo.
Falasconi era, infatti, stato prima campione di calcio giocando, tra l’altro, con il Gubbio e si era messo in luce come un autentico fuoriclasse anche nel 1970 nell’ultima amichevole giocata dalla Nazionale, prima dell’avventura messicana; era stato proprio Falasconi, marcato da Rosato, a segnare il gol del momentaneo vantaggio anche se poi gli azzurri finirono per vincere 10 a 1. Era stato anche direttore sportivo sia del Sansepolcro che dell’Arezzo Calcio. Come allenatore aveva avuto anche avventure all’estero, con squadre giovanili in Uzbekistan e, nel 2011, in Thailandia. Era stato lui che aveva convinto Francesco Graziani ad Arezzo a scommettere su Serse Cosmi.Da molti anni aveva lasciato il calcio per dedicarsi alla fotografia e alla pittura. Proprio il 23 dicembre 2023 scorso aveva inaugurata, nella Sala degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna (PG) la mostra di acquerelli denominata “Pellegrinaggio francescano da La Verna ad Assisi” che documenta con uno straordinario numero di acquerelli l’intero cammino che dalla Verna si reca fino ad Assisi.La mostra, nell’estate scorsa, era già stata esposta, con grande successo, al Santuario de La Verna nella ristrutturata straordinaria sala del “Primo Fuoco” che per molti anni ha ospitato il mercatino di beneficenza.Molte le opere dedicate al Santuario dove San Francesco fu stigmatizzato ma molte anche quelle nel territorio della Valtiberina toscana e di quella umbra. Documentati poi la stessa Citerna e tutti gli eremi, le chiese e le stazioni che contrassegnano il cammino fino ad Assisi. Tanti, per esempio, gli scorci nel territorio comunale di Valfabbrica (PG). Si scopre che questo cammino è costellato anche di tappe minori che i pellegrini conoscono bene, cappelle, ostelli, accoglienze. Chi conosce il cammino riconosce tutte le immagini e chi non lo conosce scopre che tutte le tappe di questo cammino sembrano avere molto in comune nella colorazione delle pietre, nella collocazione delle strutture nella natura e in una certa luce che sembra pervadere ogni scorcio. Sarà forse perché la mano dell’artista, frutto anche della lezione acquisita dal suo maestro Mario Baragli, ha reso leggera la visione del tragitto che Francesco ha fatto, ma le opere ci restituiscono un cammino unitario, serafico e pacifico. In effetti è una sorta di itinerario, quasi come fosse una mappa. Questo itinerario per immagini, non è un caso, dovrebbe confluire presto, illustrandola, anche in una pubblicazione con le parole straordinarie di un pellegrino che ha vissuto intensamente questa esperienza, che Falasconi ha avuto modo di incontrare la scorsa estate nell’accoglienza nella Ex Scuola di Gricignano.La mostra, promossa dall’associazione “I Cammini di Francesco in Toscana” con il patrocinio del Comune di Citerna e il supporto della Banca di Credito Cooperativo di Anghiari e Stia, si offre nella sala degli Ammassi; pittura leggera e rigorosa presentata nel migliore dei modi nell’allestimento a cura dello stesso autore, con la collaborazione di Valeria Santi e Michele Foni. La mostra, come si evince dalle locandine è programmata fino al 24 Gennaio 2024 con i seguenti orari: 10,30 – 12,00, 16,30 – 18,00.Aveva esposto, anche in collettive, una delle quali nella Galleria dell’associazione Franco Alessandrini a Sansepolcro, con altri allievi di Mario Baragli che si riconoscevano con il nome de “Gli acquerellisti di Viale Michelangelo” in riferimento all’indirizzo dello studio e dell’abitazione del maestro. Particolarmente significativo, del 2018, il suo volume in edizione limitata, intitolato “Compagni di Viaggio” nel quale ha raccolti i ritratti che aveva realizzato ad acquerello di personaggi caratteristici di Sansepolcro, appartenenti ai vari universi che lui ha finito per attraversare trasversalmente.Fu anche tra gli inventori e principale animatore del Sito informatico Il Ghiozzo, antesignano degli spazi web di oggi, che finì per animare, con pungente ironia, l’ambiente culturale e politico degli anni novanta, periodo in cui non esisteva Giunta comunale in cui non si portasse nelle cartelle dei consiglieri delegati e assessori, piuttosto che dei sindaci di turno, tanti articoli di questo sito.Difficile dunque parlare di Falasconi in maniera univoca essendo davvero variegato, lo spettro dei suoi interessi. Mille vite e opportunità, si potrebbe dire, in una sola vita. La sua attività di fotografo lo aveva portato anche alla pubblicazione di vari volumi sia sul territorio della Valtiberina che della Valmarecchia e di altri dedicati a nazioni straniere che lui conosceva bene perché erano state oggetto di suoi interminabili viaggi nel corso dei quali aveva anche messo in moto una rete di aiuti umanitari; era successo per esempio, con alcune comunità delle montagne dell’Atlante in Marocco nelle quali aveva fatto confluire i fondi da lui raccolti con mostre e iniziative di beneficenza. Tra i volumi da ricordare, sicuramente “Emozioni – La Valtiberina raccontata per immagini” del 2009 e “La Valtiberina – itinerari insoliti tra natura, arte e testimonianze umane” del 2012, dedicato ai suoi tre nipoti Marco, Francesca e Theo.Particolarmente significativa, sempre nell’ambito della fotografia, la sua mostra “Incontri“, del 2011, frutto di un viaggio di tre mesi attraverso Birmania, Cambogia, Laos, Tailandia e Vietnam. Il 4 agosto del 2023 era stato il protagonista della proiezione\spettacolo intitolata “Sulla Via della Seta” al Poggio di Arsicci realizzata con la collaborazione dell’artista Pierluigi Ricci, che avrebbe dovuto svolgersi all’aperto ma, a causa del mal tempo, fu realizzata nel laboratorio dello stesso Ricci.La storia personale di Falasconi è stata indissolubilmente legata a Maria Pia Oelker moglie e compagna di mille avventure, scomparsa il 23 settembre del 2021. Tra i due c’era un legame forte che sconfinava in una complicità intellettuale ed in una costante collaborazione per il raggiungimento dei reciproci traguardi. Anche lei insegnante e personaggio di spicco del mondo dell’associazionismo, di quello culturale e anche di quello politico locale. In effetti era stata anche candidata a Sindaco di Sansepolcro e straordinaria scrittrice che nel 2017 aveva festeggiati i 25 anni di pubblicazioni con la stampa di ben due romanzi, “Frammenti” e “Il re è solo” e con, all’attivo, 22 romanzi, 18 racconti brevi, 22 saggi storici, affidati a varie case editrici di caratura nazionale.Nel romanzo “Le mani del giardiniere” del 2006, la Oelker, aveva delineata la figura di un misterioso giardiniere che venerava la donna che aveva amata e che era scomparsa prima di lui, continuando a curare maniacalmente il giardino della villa in cui avevano abitato. In effetti Falasconi era andato incontro alla scomparsa della moglie nello stesso modo. Era rimasto indissolubilmente legato al ricordo di lei che ha celebrata in vari modi pubblici e privati, tra l’altro, pubblicando il libretto di una serie di poesie postume intitolato “Poesie di Maria Pia Oelker”, e non mancava mai di ricordare giornalmente con racconti e fotografie. La storia del romanzo si era ripetuta e la Oelker aveva dimostrata, anche in occasione della pubblicazione di quel romanzo “Le mani del giardiniere”, una straordinaria lungimiranza.In questi ultimi giorni, a stigmatizzare come lui fosse particolarmente amato in Città c’è stato il costante interessamento e afflusso di ex allievi, di amici, colleghi, ex sportivi che volevano testimoniargli i propri sentimenti; è spirato circondato dall’affetto di tanti e, soprattutto, da quello dei figli Serena e Giorgio e dei nipoti Marco, Francesca e Theo che, senza timore di smentita, gli hanno date le motivazioni e gli stimoli per continuare a sperare fino all’ultimo minuto.—————coartis@libero.it