L’eredità viva”: consegnate stamattina le borse di studio intitolate a Silvana Benigno e Flavio Paladino

Città di Castello, con cui sono stati premiati due allievi meritevoli della Scuola di Arti e Mestieri G.O. Bufalini     Non è stato probabilmente un caso che proprio oggi si celebra la Giornata internazionale dell’educazione. Sì, perché stamani al Centro Congressi Officina della Lana della Scuola di Arti e Mestieri G.O. Bufalini si è parlato di educazione, ricordo, formazione, lavoro, integrazione e non solo.

Con protagonisti loro, i giovani studenti dell’istituto che, all’inizio di quest’anno, ha visto il record di iscrizioni (80) nei vari corsi. E due di questi ragazzi che, nel corso della loro esperienza attuale alla Bufalini hanno dimostrato particolari caratteristiche, sono stati premiati con le borse di studio nel ricordo di Silvana Benigno (oggi ricorreva il quarto anno dalla scomparsa di mamma-coraggio) e Flavio Paladino, suocero di Silvana e storico consigliere del Cda della Bufalini per quasi 20 anni. Le motivazioni relative al doppio riconoscimento sono state introdotte dal giornalista Massimo Zangarelli che con la solita competenza ha fatto un ritratto di Silvana e Flavio. Al suo fianco, difronte a una sala congressi gremita con, sullo sfondo, la foto di Silvana e Flavio insieme sorridenti, il presidente della scuola tifernate, Giovanni Granci, il direttore della stessa struttura, Marco Menichetti e il marito di Silvana, Fabrizio Paladino, presente insieme alla figlia Federica e alla mamma Giuseppina. Il ricordo, la sensibilità, l’impegno nella ricerca dei fondi per sostenere la battaglia contro il cancro, con quella grandissima “arma” del sorriso, hanno caratterizzato le parole di affetto nei confronti di Silvana da parte di chi è intervenuto, a cominciare dall’assessore comunale di San Giustino, Simone Selvaggi, a quello del Comune di Città di Castello, Benedetta Calagreti, fino a don Paolino Trani, parroco di Selci. Gli amministratori hanno anche portato il saluto dei sindaci Fratini Secondi. Poi il presidente Granci ha ricordato l’attività quasi ventennale di Flavio all’interno della scuola, quando alla Bufalini – come ora – si registravano numeri da record per quanto riguarda le iscrizioni ai corsi; a quello gastronomico, nel 2003, aveva preso parte Silvana che poi, nel periodo del tirocinio, si era fatta conoscere al ristorante Il Sesto Canto della famiglia Boriosi guidata magistralmente dal compianto Nazzareno. Ed è stato proprio il figlio, Federico, che nel suo intervento ha descritto con commozione come Silvana si era inserita all’interno dell’attività lavorativa, sempre con quelle caratteristiche che noi tutti conosciamo. Il clou della mattinata, tra la commozione generale non solo dei congiunti di Silvana e Flavio, c’è stato durante la consegna delle due borse di studio dal valore di 500 euro ciascuna. La prima è stata assegnata – dopo le valutazioni del corpo docente – a Ibrahima Kebe, un ragazzo non ancora 17enne originario del Senegal, accompagnato da una vicina di casa che con amore e dedizione lo ha seguito, al pari dei genitori (era presente anche il babbo) nel suo percorso di crescita. Ibrahima è arrivato in Italia nel settembre 2022. Il padre era già in Italia, a Umbertide, da oltre 10 anni insieme alla sua seconda moglie (che lui chiama zia); il fratello (di 4 anni) e la sorella (di 8 anni) sono nati in Italia. La madre è rimasta in Senegal. In Senegal ha frequentato per 4 anni una scuola francese. Il padre fa il lucidatore di mobili. Il ragazzo ha scelto di venire in Italia non solo per seguire il padre ma anche per studiare, imparare un mestiere e trovare lavoro. È venuto a sapere dei corsi della scuola Bufalini tramite il padre, che conosce il territorio. Ama fare il metalmeccanico e sogna un buon lavoro in questo settore, anche per aiutare la mamma e i nonni in Senegal. Secondo i docenti il ragazzo “ha mostrato esemplare educazione e rispetto, nonché tenacia e determinazione nel superare l’attuale ostacolo imposto dalla barriera linguistica, mostrandosi costantemente motivato e impegnato nelle attività teoriche e pratiche proposte”. A Ibrahima Kebe è stato consegnato un attestato con assegno della somma prevista dalla borsa di studio. Subito dopo, la consegna, anche in questo caso tra gli applausi, della borsa di studio assegnata a Orlando Bushaj, 16 anni, che segue il corso di ristorazione. Orlando è arrivato in pullman in Italia nel maggio 2022. Vive ad Arezzo, accolto in una comunità per minori. La sua famiglia (madre, padre e sorella di 12 anni) vive in Albania. Il padre fa il muratore e spesso si reca in Grecia per lavoro. La madre è casalinga. In Albania ha frequentato le scuole ordinarie, fino ai 15 anni. Tutti giorni in pullman parte da Arezzo per raggiungere Città di Castello. Ha subito manifestato interesse per la cucina, motivo per cui l’equipe della comunità lo ha iscritto alla Scuola Bufalini. Il ragazzo ha passione per il mondo della ristorazione e ha già avuto piccole esperienze lavorative nel settore. Il suo sogno è diventare chef e aprire un suo ristorante! Vuole lavorare per aiutare la famiglia, mandando soldi in Albania. Di lui i docenti dicono che “si è sempre distinto per la piena partecipazione e impegno. Responsabile e rispettoso delle norme scolastiche, presenzia con attenzione e si distingue per motivazione e assiduità nell’esecuzione delle attività pratiche e teoriche preposte”. Subito dopo la consegna delle borse di studio, il presidente Granci ha chiamato sul palco la figlia di Silvana, Federica, alla quale ha regalato copia del diploma che la mamma aveva conseguito dopo la conclusione del corso per aiuto-cuoco. La stessa Federica ha consegnato al presidente Granci le copie dei due libri “Il tuo sorriso ribelle” e “Dalla stessa parte – in viaggio con lei” scritti nel ricordo della mamma e che ora saranno all’interno della biblioteca della Bufalini. Il finale, come tutti i finali che si rispettano, non è stato affatto banale, visto che Federico Boriosi, titolare del Ristorante Il Sesto Canto, preso atto delle qualità di Orlando in cucina, si è già proposto per offrire al ragazzo un posto di lavoro. Ma non solo, perché Fabrizio Paladino, dopo aver ringraziato la scuola per aver aperto le porte a questa iniziativa e ringraziato tutti per la presenza e il supporto (in particolare gli sponsor Ilce, Cepu, Csm, Edil Giorni, l’Abbondanza, K2 e Il Sesto Canto), ha annunciato che la consegna delle borse di studio nel ricordo di Silvana e Flavio proseguirà per sempre, il 24 gennaio di ogni anno, e che questo evento dovrà servire da stimolo a tutti i ragazzi dei vari corsi per raggiungere un obiettivo di valore sotto vari punti di vista.

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