Per la Stagione Concertistica Aretina l’Orchestra del Maggio

Arezzo, diretta dal Maestro Ion Marin Il cartellone sinfonico a cura di Fondazione Guido d’Arezzo inaugura il 2024 sulle note di Mozart e Čajkovskij Riparte nel 2024 con una delle orchestre più apprezzate dai pubblici di tutto il mondo, condotta da un Maestro d’eccezione, la Stagione Concertistica Aretina, il cartellone di appuntamenti promosso da Fondazione Guido d’Arezzo e Comune di Arezzo con la direzione artistica di Giovanni Andrea Zanon e il sostegno del Ministero della Cultura.

Appuntamento sabato 27 gennaio alle 19.00 presso Auditorium Guido d’Arezzo Caurum Hall (via Lazzaro Spallanzani, 23) con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino che, con la direzione del Maestro Ion Marin, eseguirà la Sinfonia in re maggiore K. 504 “Praga” di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 Pëtr Il’ič Čajkovskij. Protagonista sulla scena musicale internazionale, Ion Marin è uno dei pochissimi direttori d’orchestra ad operare ai massimi livelli sia in ambito operistico che sinfonico. Oltre ad aver lavorato con tutte le maggiori orchestre d’Europa – dalla Berliner Philharmoniker alla London Symphony Orchestra, fino all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e alla St. Petersburg Philharmonic – è ospite abituale delle maggiori istituzioni operistiche del mondo – dal Metropolitan Opera di New York al Teatro all’Opéra national de Paris – con una discografia di oltre 40 titoli che gli è valsa tre nominations ai Grammy (info e ingressi www.fondazioneguidodarezzo.com).

Entrando nel dettaglio del programma, la Sinfonia in re maggiore – intitolata “Praga” in quanto Mozart stesso ne diresse la prima esecuzione a Praga il 19 gennaio 1787, in una serata trionfale che si concluse con una sua improvvisazione pianistica su “Non più andrai” (dalle Nozze di Figaro) – si colloca ai vertici assoluti della musica orchestrale del suo autore. La maturità della scrittura, a cominciare dalla straordinaria valorizzazione dei fiati, ha ormai la pienezza di un modello “classico” che resterà un punto di riferimento per l’ultimo Haydn, Beethoven e il giovane Schubert, e vertici esemplari vengono toccati anche dall’ampiezza del respiro, dalla profondità del pensiero e dalla complessità contrappuntistica. Dai fasti di Mozart passiamo ai cupi presagi della Sinfonia n. 4 in fa minore che Čajkovskij continuerà a definire, fino agli ultimi anni di vita, “una delle mie creature preferite”.L’opera si apre con una spaventevole fanfara simbolo del “fato incombente” – ispirata all’autore, si dice, dalla lettura dell’Apocalisse biblica – per proseguire non tanto con un’evocazione della fine del mondo, quanto con un racconto intimista sull’umana infelicità. La composizione della Sinfonia si situa infatti in uno dei momenti più critici della biografia dell’artista, con il ricorrere costante di un “tema del destino” sempre più incombente e minaccioso fino alla chiusa, se possibile ancor più vorticosa dell’attacco, in un immagine fedele dell’irrequietezza dell’autore.

Fondata nel 1928 da Vittorio Gui come Stabile Orchestrale Fiorentina e rinominata nel 1933 alla nascita dell’omonimo Festival, nel corso della sua storia l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino è guidata da alcuni fra i massimi direttori quali: Victor De Sabata, Antonio Guarnieri, Gianandrea Gavazzeni, Tullio Serafin, Wilhelm Furtwängler, Bruno Walter, Otto Klemperer, Issay Dobrowen, Erich Kleiber, Arthur Rodzinski, Dimitri Mitropoulos, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, Thomas Schippers, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Carlo Maria Giulini, Georges Prêtre, Wolfgang Sawallisch, Carlos Kleiber, Georg Solti, Riccardo Chailly, Giuseppe Sinopoli, Seiji Ozawa, Daniele Gatti e Fabio Luisi. Attualmente Daniele Gatti è Direttore principale e Zubin Mehta Direttore onorario a vita. Illustri compositori come Richard Strauss, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Paul Hindemith, Igor Stravinskij, Luigi Dallapiccola, Krzysztof Penderecki e Luciano Berio dirigono loro lavori al Maggio Musicale Fiorentino, spesso in prima esecuzione. Fin dagli anni Cinquanta l’Orchestra realizza numerose incisioni discografiche, radiofoniche e televisive, insignite di prestigiosi riconoscimenti fra i quali, nel 1990, il Grammy Award.

Teatro Petrarca via Guido Monaco, 12 – Arezzo

il giorno dello spettacolo per gli spettacoli alle ore 20,30: orario 12 -14, 18 – 20.30

INFO Fondazione Guido d’Arezzo

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