Riparte il progetto avviato nel 2017 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le nuove generazioni Ripartono le attività didattiche della Fondazione Progetto Valtiberina dedicate alla prevenzione del rischio sismico e idrogeologico. Un’iniziativa organizzata grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale di Sansepolcro, realtà scolastica che negli anni ha mostrato un interesse sempre crescente verso il progetto, volta a informare e sensibilizzare le nuove generazioni su una tematica prioritaria per la comunità.
Il primo incontro si terrà il prossimo 15 febbraio presso la Scuola Media “Buonarroti”. Le ragioni del progetto La Valtiberina Toscana è una zona che presenta diverse criticità, tra cui il dissesto idrogeologico e una pericolosità sismica elevata. Terremoti ed altri eventi calamitosi del passato hanno provocato danni ingenti, creando situazioni di pericolo e disagi per la popolazione e gli edifici.Il ciclo di incontri formativi seguirà un percorso logico, partendo dalla struttura fisica del pianeta Terra per approfondire gli effetti del sisma sulle strutture. Le lezioni saranno divise in una parte teorica e una pratica, coinvolgendo attivamente gli studenti grazie a brevi esperimenti. Il progetto nasce dalla necessità di informare le nuove generazioni sulle buone pratiche da adottare per limitare i danni legati al rischio sismico e idrogeologico del territorio.Per far questo, dal 2017, Progetto Valtiberina coinvolge un team di architetti e geologi altamente qualificati che in maniera volontaria mettono le proprie conoscenze e competenze a disposizione dei ragazzi. Le lezioni sono suddivise in due macro categorie: il primo incontro illustrerà i fenomeni e le leggi che li regolano, fornendo una base di nozioni scientifiche e geologiche agli studenti; il secondo affronterà le problematiche che derivano da un evento sismico, con particolare riferimento al comportamento degli edifici. Lezioni laboratoriali, soprattutto nel modulo 2, permetteranno agli studenti di essere protagonisti attraverso esperimenti pensati per mantenere alto il loro coinvolgimento.Negli anni passati, il progetto ha coinvolto circa un migliaio di alunni di scuole secondarie di primo grado (classi seconde e terze). In futuro, l’iniziativa mira a estendersi anche alle scuole secondarie di secondo grado e alle scuole primarie, adattando i contenuti all’età degli studenti, oltre che ad un ampliamento territoriale negli altri comuni della vallata.