Giovedì 29 febbraio dalle ore 10 si svolgerà, presso la Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia di Arezzo l’evento ”La vita: una seconda possibilità”. L’iniziativa, promossa dall’Azienda Usl Toscana Sud Est con il patrocinio della Provincia di Arezzo, farà un focus sul sistema di Emergenza-Urgenza dell’Area Provinciale Aretina, che ha visto nascere, nel 2010, il Progetto Arezzo Cuore, affiancato poi nel 2014 dal progetto “Arezzo Cuore scuola”, con lo scopo di ridurre la mortalità extraospedaliera
Nasce così l’esigenza di formare quante più persone possibile a queste manovre, per colmare l’inevitabile vuoto, in termini di tempo, che intercorre tra la chiamata e l’arrivo del mezzo sanitario, utilizzando l’unico strumento in grado di far ripartire il cuore: il defibrillatore. In poco tempo ed in maniera capillare abbiamo assistito all’istituzione di un sistema di defibrillazione precoce non sanitaria sul territorio, fatta dai cittadini. I progetti PAD (Publico Accesso alla defibrillazione) hanno successo nel momento in cui riescono a coinvolgere il territorio di interesse sia in termine di defibrillatori presenti che di personale non sanitario formato al loro utilizzo unito alla presenza di un valido sistema di ricezione della chiamata di soccorso (Centrale Operativa Emergenza Sanitaria). A tutto questo negli anni si annovera l’importante collaborazione con il Provveditorato agli studi della provincia di Arezzo che ha reso possibile la nascita del progetto “Arezzo Cuore Scuola” e la formazione di tantissimi studenti ed insegnanti e con il Centro di Formazione Etrusco, partner strategico fondamentale per la riuscita ed il mantenimento attivo del progetto. Durante la mattinata saranno consegnati dei riconoscimenti ad alcune persone che si sono attivate per prestare i primi soccorsi e salvare così una vita.