CITTA’ DI CASTELLO – Giovanni Talamelli, nato il 27 Febbraio 1923, ha voluto festeggiare il 101esimo compleanno all’interno del suo negozio nel centralissimo corso Cavour, aperto nel 1946, dietro al banco di lavoro con l’immancabile “monocolo” da orologiaio ben calzato nell’occhio. In realtà lo ha utilizzato per leggere bene i tre numeri conficcati nella panna della torta che familiari e amici gli hanno preparato per festeggiare come si conviene un traguardo di vita così importante, 101 anni, come quello che oggi ha raggiunto. Sindaco, Luca Secondi: “che esempio straordinario”
Ha voluto festeggiare il 101esimo compleanno all’interno del suo negozio nel centralissimo corso Cavour, aperto nel 1946, dietro al banco di lavoro con l’immancabile “monocolo” da orologiaio ben calzato nell’occhio intento a mettere a fuoco gli ingranaggi più piccoli degli articoli da esaminare e riparare. In realtà lo ha utilizzato per leggere bene i tre numeri conficcati nella panna della torta che familiari e amici gli hanno preparato per festeggiare come si conviene un traguardo di vita così importante, 101 anni, quello che oggi ha raggiunto, Giovanni Talamelli, nato il 27 Febbraio 1923 ad Umbertide. Da tutti conosciuto come “ “Nanni”, è lo storico maestro orologiaio e orefice di Città di Castello per eccellenza che ha segnato dal dopoguerra ad oggi il cambiamento di costumi e tradizioni di tante persone. Non c’è famiglia che almeno una volta nella vita in occasioni simbolo come battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e ricorrenze varie non abbia fatto tappa nel suo negozio anche per acquistare o riparare catenine, orologi, fedi nuziali, anelli od altri monili in oro e argento che hanno “marchiato” la loro esistenza. Oltre un secolo di vita scandito dalle “lancette” di orologi di ogni marca e modello, sessanta anni dei quali spesi a visionare e riparare orologi, una media di 3.000 ogni anno, da quelli a ricarica manuale fino al quarzo con le pile. Tradotto in cifre quasi 200.00mila interventi, un primato che la dice lunga sul personaggio ancora in attività, seppur con orario “ridotto” per ovvie ragioni. Non c’è giorno che il “Signor Nanni” si reca in negozio accompagnato dall’amico di famiglia, Franco Milli, che de anni lo segue e lo sostiene. “Il lavoro, la famiglia e l’affetto dei clienti e amici, mi hanno sempre dato la forza per andare avanti ogni giorno ed anche oggi sono qui fra i miei orologi, l’oggetto che ha segnato la mia vita. Sono commosso di tanta vicinanza – ha dichiarato il maestro “orologiaio da guinness”, affiancato dai figli Rita e Franco, da nipoti e bisnipoti prima di spengere le fiamme sopra i tre numeri della torta. Alla sentita cerimonia ha partecipato il sindaco, Luca Secondi, che ha rinnovato gli auguri di buon compleanno a nome della comunità tifernate con gratitudine e ammirazione per l’esempio che ha dato con il suo straordinario percorso di vita: “grazie maestro Giovanni”. Giovanni Talamelli, è nato il 27 Febbraio 1923 ad Umbertide. Ha trascorso la sua infanzia a Gubbio sino al 1939, quando si è trasferito a Genova per frequentare la scuola Ansaldo. La guerra poi ha cambiato la sua vita per sempre. Infatti nel 1943 è stato catturato dai nazisti e deportato in un campo di lavoro a Dresda. “Nanni” ricorda ancora oggi con commozione e lucidità le tribolate giornate della prigionia, quando per andare dagli alloggi del campo alla fabbrica, era sempre scortato da un cane lupo addestrato per attaccarlo, se avesse tentato la fuga. La fame, il sacrificio e le privazioni hanno fortificato il suo carattere, rendendolo testimone e protagonista di numerosi fatti storici, come il bombardamento di Brema. E’ riuscito a tornare a Città di Castello solo nel 1945 dove ha iniziato la sua vita familiare e lavorativa: il matrimonio con Nerina e poi gli amati figli, Rita e Franco ed il nipote Luca Rubechi. Alle dipendenze di Severo Severi ha imparato l’arte orafa e orologiaia, rilevando poi l’azienda e dando vita alla storica “gioielleria” di oggi. Da subito ha dimostrato una grande passione per il funzionamento degli orologi: dai movimenti meccanici agli automatici sino ai moderni quarzi e “Swatch” che lo hanno portato a lavorare nelle più prestigiose fabbriche elvetiche per mesi. Nonostante il progresso, “Nanni”, ha sempre paragonato l’orologio all’amore: “la cura e l’attenzione devono essere quotidiani, come la carica di un orologio, e non annuali come una pila.” I movimenti e gli ingranaggi hanno scandito tutta la sua vita, sia i momenti più difficili che i grandi successi, ed ancora oggi, dopo 101 anni, ama trascorre i suoi pomeriggi ad insegnare ai nipoti i segreti del tempo. Giovanni Talamelli è entrato di diritto a far parte della classifica degli ultracentenari tifernati, 18, di cui ben 14 femmine e 4 maschi.