Alessandro Fiorito si lancia con la tuta alare e precipita dopo un volo di 300 metri: forse la vela non si è aperta L’episodio ad Abbadia Lariana: un testimone lo ha visto scendere a vite e schiantarsi. La vittima, 62 anni, era un pilota di cargo commerciali
Le cause e la dinamica dell’incidente non sono ancora note. Alessandro Fiorito, pilota di linea, è stato visto lanciarsi con la tuta alare dalla parete del Forcellino, ad Abbadia Lariana, un Comune in provincia di Lecco, ma qualcosa è andato storto ed è morto dopo essere precipitato da un’altezza di circa 200-300 metri.I soccorsi si sono attivati subito dopo la chiamata di una persona che ha assistito alla scena. Erano circa le 11.30 quando è giunta la segnalazione da Abbadia. Una persona ha allertato il 118 dicendo di aver visto qualcuno lanciarsi dalla parete del Forcellino. Le ricerche sono partite immediatamente da parte dei tecnici della Diciannovesima delegazione Lariana del Soccorso Alpino che si sono occupati delle ricerche e dell’elisoccorso partito da Como. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto nell’area boschiva sopra Pradello, una zona solitamente utilizzata per gli atterraggi di chi fa questo sport lanciandosi con paracadute o tuta alare dal Forcellino. Qui si trova, infatti, una grande parete rocciosa che cade a picco per 400 metri verso il lago dal bordo del “Profilo di Napoleone”, al limite occidentale dei Piani Resinelli.Secondo le prime ricostruzioni il testimone che ha chiamato i soccorsi avrebbe visto lo sportivo lanciarsi per poi cadere in avvitamento. E questo perché, stando al racconto, la vela non si sarebbe aperta. La caduta, poi, sarebbe avvenuta da una quota di circa 200/300 metri.Fiorito aveva 62 anni, era pilota di linea commerciale e abitava a Gallarate, in provincia di Varese. Lo schianto con il suolo gli è stato fatale.