Grazie all’investimento di oltre 1 milione e mezzo di euro sostenuto dalle due aziende cesenati all’ospedale Bufalini è entrato in funzione il Robot Da Vinci Xi. Sono già 26 gli interventi ad alta complessità effettuati con successo da dicembre La chirurgia robotica più avanzata è entrata nelle sale operatorie dell’ospedale Bufalini di Cesena.
Grazie al significativo contributo di oltre 1 milione e mezzo di euro donato dalle Aziende Amadori e Orogel ha fatto il suo ingresso nel Blocco operatorio dell’ospedale cesenate il nuovo sistema robotico Da Vinci Xi, l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva chepermette al chirurgo, seduto a una consolle, di operare ‘manovrando’ a distanza 4 braccia robotizzate. È entrato in funzione a inizio dicembre con i primi interventi in campo urologico. Il suo utilizzo è stato via via implementato e oggi viene impiegato per le procedure chirurgiche più complesse (soprattutto oncologiche) dall’Urologia, dalla Chirurgia Generale e d’urgenza, dalla Ginecologia e dalla Chirurgia a degenza breve: il suo vantaggio è quello di aumentare la precisione del chirurgo, garantendo libertà dei movimenti, maggior facilità di accesso negli spazi anatomici più difficili e incisioni ridotte. Questo, per i pazienti, si traduce in minor dolore post operatorio, tempi di recupero più rapidi con una degenza più breve. L’importante passo in termini di innovazione tecnologica è stato presentato oggi nella Sala Convegni dell’ospedale Bufalini di Cesena. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini, il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori, l’amministratore delegato del Gruppo Amadori Denis Amadori, l’amministratore delegato del Gruppo Orogel Bruno Piraccini, la direttrice sanitaria di Ausl Romagna Francesca Bravi, la direttrice amministrativa di Ausl Romagna Agostina Aimola, il direttore del presidio ospedaliero Marisa Bagnoli, il direttore del dipartimento chirurgico e grandi traumi del Bufalini Carlo Lusenti, il direttore dell’unità operativa fisica medica e ingegneria clinica Stefano Sanniti e numerosi professionisti sanitari.
I vantaggi del sistema robotico Da Vinci Xi
Il nuovo sistema robotico può trovare applicazioni in tutte le specialità, dall’urologia alla chirurgia generale, dalla ginecologia oncologica alla otorinolaringoiatria, con numerosi vantaggi rispetto alla chirurgia open, alla chirurgia laparoscopica tradizionale o alla più avanzata laparoscopia teleassistita: sia per i clinici che per i pazienti, come minor rischio di complicanze, riduzione dei tempi di degenza e di recupero.
I principali vantaggi clinici:
• Radicalità oncologica, quindi asportazione
• Eccellente visualizzazione e facilità di accesso ad anatomie difficoltose
• Maggior precisione nella procedura demolitiva e maggior precisione ricostruttiva
• Possibilità di configurare l’accuratezza del movimento chirurgico
• Eliminazione del tremore fisiologico
• Minor tempo operatorio rispetto alla laparoscopia
I vantaggi per il paziente:
• Piccole incisioni con migliori risultati
• Minore necessità di trasfusioni
• Minor dolore post-operatorio
• Riduzione dei tempi di ospedalizzazione e una più rapida della normale attività
L’acquisizione del nuovo sistema robotico grazie ad AMADORI e OROGEL Il nuovo robot chirurgico Da Vinci Xi è entrato in funzione nel Blocco operatorio dell’ospedale Bufalini di Cesena il 5 dicembre 2023, dopo una fase di sperimentazione clinica organizzativa avviata a novembre 2022. Il progetto della chirurgia robotica, dati i risultati estremamente positivi della fase sperimentale, ha mostrato di avere le caratteristiche per diventare una tecnologia stabile del presidio ospedaliero cesenate, come fin da subito colto dal Sindaco Enzo Lattuca che, allaluce delle difficoltà del contesto economico attuale per le aziende sanitarie, si è attivato in prima persona coinvolgendo le principali realtà imprenditoriali del territorio. Il sostegno è arrivato dalle Aziende Amadori ed Orogel che insieme si sono fatte carico in parti uguali del 100% dell’investimento, per un valore complessivo circa 1.586.000 euro, dimostrando ancora una volta grande sensibilità e attenzione all’implementazione del parco tecnologico dell’ospedale della città. Da novembre 2022 ad oggi all’ospedale Bufalini sono stati effettuati 111 interventi di chirurgia robotica. Di questi, sono 26 quelli eseguiticon il nuovo robot Da Vinci Xi finanziato da Amadori e Orogel: 9 in urologia, 7 in chirurgia generale e d’urgenza, 6 in chirurgia a degenza breve, 4 in ostetricia ginecologia. La previsione è di arrivare ad effettuare 250 interventi annui. “Come assessorato siamo impegnati a implementare le nostre strutture ospedaliere con le tecnologie necessarie e interventi di riqualificazione del comparto chirurgico – ha sottolinea l’assessore regionale Raffaele Donini. Il sistema Da Vinci Xi, che da qualche settimana è a disposizione anche dei professionisti sanitari del Bufalini, rappresenta la piattaforma robotica più evoluta e diffusa nel mondo, e va nella direzione del nostro impegno, per assicurare ai cittadini una presa in carico sanitaria che sia la più efficace possibile. Il mio ringraziamento, anche a nome della giunta regionale, va ad Orogel e ad Amadori che con la loro donazione hanno permesso un innalzamento della qualità che qualifica ulteriormente la nostra sanità”. “Essere oggi alla presentazione di questo straordinario strumento sanitario è motivo di grande orgoglio e la migliore conferma che ‘Gente che Ama’ è molto di più di un’originale campagna di comunicazione” – commenta l’AD Denis Amadori. “Significa dare concretezza al Purpose aziendale, ovvero il “senso” stesso della nostra esistenza e ribadire, come imprenditori, la vicinanza alle comunità di cui facciamo parte, a partire da Cesena e dalla Romagna dove Amadori è nata, impegnandosi a sostenere il benessere economico e, nello specifico, sociale. Ringraziamo il Sindaco di Cesena che si è fatto promotore dell’iniziativa, a cui abbiamo aderito con entusiasmo, ulteriormente confermato dai nostri stessi collaboratori, che hanno voluto testimoniarci in queste settimane il loro senso di orgoglio nel far parte di un’azienda che si è dimostrata, ancora una volta, parte attiva di una comunità forte e coesa.” “Essere sensibili e sostenere il nostro Ospedale Bufalini con attrezzature all’avanguardia nel campo sanitario e chirurgico è un dovere che abbiamo sentito nostro non da oggi – dichiara Bruno Piraccini, Presidente di Orogel – e siamo convinti che non vi sia modo migliore per rendere la sanità pubblica in grado di fornire servizi di alto livello per la cura e la tutela della salute a favore della collettività. E’, in pratica, la riconoscenza che dobbiamo al nostro territorio attraverso la restituzione di quanto abbiamo ricevuto per lo sviluppo e per la crescita aziendale grazie ai nostri produttori agricoli, alle maestranze e alla nostra comunità.” “Ringrazio le Aziende Amadori ed Orogel per aver condiviso questo progetto e per aver contribuito, distinguendosi, al bene della comunità e alla crescita del territorio. Questo investimento tecnologico – dichiara il Sindaco Enzo Lattuca – consente non solo di qualificare il lavoro dei professionisti che operano all’Ospedale Bufalini, ma anche di migliorare in concreto le condizioni di cura dei pazienti. Per il nostro ospedale si è aperta l’era della chirurgia robotica e da questo avanzamento non si tornerà più indietro”. “Esprimo profonda gratitudine e riconoscenza, anche a nome di tutti i professionisti per il grandissimo sostegno che ancora una volta le aziende Amadori e Orogel hanno voluto assicurare alla sanità pubblica locale con questa donazione che è il frutto di un importante gioco di squadra al quale ha fortemente contribuito anche il sindaco Enzo Lattuca – afferma il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori. Questa nuova piattaforma va a consolidare l’attività di chirurgia robotica avviata a Cesena nell’ambito di un percorso di innovazione tecnologica che è partito a Forlì’ e che proseguirà anche a Ravenna e a Rimini. Racchiudo questa giornata con due parole: Orgoglio per la sensibilità e il senso di appartenenza testimoniato dalla nostra Comunità che investe sui nostri professionisti e Responsabilità da parte nostra di mantenere e sviluppare questo riconoscimento”.
Il nuovo sistema robotico Da Vinci Xi E’ composto da tre componenti: una colonna o carrello Visione che contiene l’unità centrale di elaborazione dell’immagine, una consolle dove siede il chirurgo che governa l’intervento e muove a distanza gli strumenti per mezzo di due manipolatori e di pedali e, infine, il carrello paziente che porta gli strumenti robotizzati al letto operatorio ed è composto di quattro braccia mobili e interscambiabili dedicate al supporto della fibra ottica e di strumenti chirurgici da 5 mm a un massimo di 8 mm. . Sviluppato sul concetto della “Immersive Intuitive Interface” il robot Da Vinci XI traduce i movimenti del chirurgo in modo intuitivo, consentendo un controllo completo della fibra ottica e dello strumentario, evitando i complessi movimenti laparoscopici e permette una reale visione tridimensionale del campo operatorio: il chirurgo viene letteralmente “immerso”, senza ausilio di occhiali o altre apparecchiature, così da valutare al meglio i piani di dissezione anatomici e “vivere” l’intervento chirurgico quasi dall’interno del corpo del paziente. Il sistema robotico, inoltre, consente una visione 3D con ingrandimento fino a 10 volte, assicurando una chiarezza e precisione dei dettagli nettamente superiore alla tecnica laparoscopica; elimina il tremore fisiologico delle mani del chirurgo o di movimenti involontari; possiede quattro bracci robotici, interscambiabili, montati su un’unica colonna; è compatibile con le altre tecnologie presenti in sala operatoria ed è dotato di un sistema di posizionamento tramite laser che permette di ottimizzare il posizionamento delle braccia in base al tipo di intervento per ridurre i tempi di preparazione e i tempi operatori; utilizza strumenti chirurgici che consentono libertà di movimento su 7 assi (a differenza dei 4 gradi degli strumenti di laparoscopia convenzionale) e una rotazione di circa 540°; consente una chirurgia multiquadrante, ovvero di effettuare interventi più complessi agendo su organi posizionati in diversi quadranti anatomici, senza la necessità di prevedere spostamenti del paziente o del robot; La console robotica è dotata anche diun simulatore per la formazione in un ambiente virtuale simulando i gesti e l’anatomia di un paziente reale per acquisire tecnica ed esperienza. Il chirurgo senior interagisce con il junior attraverso la strumentazione robotica evidenziando in tempo reale i gesti da compiere, le strutture anatomiche da riconoscere. Il senior guida il junior durante l’intervento chirurgico seguendo ogni suo movimento passo a passo e, se necessario, prende il controllo della console nelle fasi più delicate.