80° anniversario della Liberazione di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere dal nazifascismo  

Il consiglio comunale approva l’istituzione del comitato per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere dal nazifascismo     Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti (PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Castello Cambia, Gruppo Misto Azione, Lega, Lista Civica Marinelli Sindaco, Unione Civica Tiferno) l’istituzione del Comitato per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere dal nazifascismo

“nell’intento di conservare la memoria della Liberazione dal nazifascismo quale valore storico fondante della democrazia e della Repubblica Italiana”. In base alla deliberazione, il comitato sarà composto dall’amministrazione comunale, che parteciperà con rappresentanti della giunta comunale e rappresentanti del consiglio comunale; dall’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti; dall’ANPI di Città di Castello; dall’associazione Trestina per la Pace; dall’Associazione dei Caduti, dei Mutilati e dei Deportati di Guerra e delle Vittime Civili. Il consiglio comunale demanderà al comitato l’organizzazione di un calendario di iniziative commemorative da tenersi nelle diverse località del territorio comunale. Il presidente dell’assemblea Luciano Bacchetta ha illustrato l’ordine del giorno di cui è stato proponente, evidenziando che il documento sia “prodromico a iniziare i lavori e le riflessioni per organizzare gli eventi che si dovranno svolgere nel prossimo luglio, quando cadrà l’80° anniversario della Liberazione di Città di Castello”. “Per celebrare tale ricorrenza, come condiviso nella conferenza dei capigruppo consiliari del 5 febbraio scorso – ha spiegato Bacchetta – si ritiene opportuna la costituzione di un comitato cittadino per coordinare le numerose iniziative che verranno proposte e a tal fine è necessario coinvolgere le associazioni del territorio che operano nella conservazione e valorizzazione della memoria della lotta di liberazione: l’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti, l’ANPI, l’associazione Trestina per la Pace e l’Associazione dei Caduti, dei Mutilati e dei Deportati di Guerra e delle Vittime Civili”. “Parliamo di un evento storico che ha riguardato l’intera comunità, che, quindi, va al di là delle differenze politiche e partitiche e credo possa essere condiviso da tutti”, ha osservato il presidente del consiglio comunale, rimarcando “l’intenzione della giunta comunale, nella figura dell’assessore alla Cultura Michela Botteghi, di coinvolgere il consiglio comunale nella sua interezza come istituzione per rispecchiare tutta la comunità”. Bacchetta ha quindi rammentato ai presenti come “l’amministrazione comunale abbia ricordato adeguatamente e in modo molto significativo e sentito dalla comunità gli anniversari del 2004, quando vennero i successori dei soldati del battaglione che erano entrati per primi a Città di Castello nel 1944, e del 2014, con il bellissimo film realizzato da Alvaro Tacchini e da Sandro Busatti che ebbe un grande successo”. Parlando di “un tema che deve unire anche la politica”, il consigliere Valerio Mancini (Lega) è intervenuto per chiedere chiarimenti sui criteri per l’individuazione dei rappresentanti del consiglio comunale e per far presente “la necessità che ci sia da parte dell’amministrazione comunale un sostegno finanziario alle celebrazioni”. “Sarebbe anche importante a parer mio coinvolgere, oltre alle associazioni menzionate nell’ordine del giorno, l’Associazione Nazionale dei Carabinieri e l’Esercito Italiano, in rappresentanza di chi all’epoca visse le vicende storiche e i drammi che oggi commemoriamo”, ha proposto il rappresentante della Lega, auspicando il recepimento delle proprie indicazioni. “Ci penserà la conferenza dei capigruppo a dirimere tutte le questioni poste”, ha replicato brevemente Bacchetta. A prendere il microfono è stato quindi il capogruppo del PD Gionata Gatticchi, che ha sottolineato “l’esigenza di coordinare gli eventi, andando incontro anche a una richiesta formalizzata da alcune associazioni del territorio”. “Come ci ha detto l’assessore Botteghi, il coordinamento dell’amministrazione comunale, che è utile anche a evitare il sovrapporsi degli eventi, sarà molto aperto a qualsiasi tipo di proposta e a qualsiasi tipo di idea possa contribuire alle celebrazioni di questa importante ricorrenza per la nostra città”, ha aggiunto Gatticchi, che ha condiviso con Mancini l’importanza di una dotazione economica, “che – ha detto – potrebbe certamente essere maggiore se il governo nazionale smettesse di tagliare i fondi agli enti locali”. Gatticchi ha concluso rimarcando la volontà di “sostenere un’iniziativa politica trasversale, anche se poi vediamo in quest’aula che al momento del voto manca un pezzo di destra”. “Ma l’ordine del giorno in conferenza dei capigruppo era condiviso anche da chi manca”, ha puntualizzato Bacchetta, che ha poi dato la parola al sindaco Luca Secondi. Nel “ringraziare il presidente del consiglio comunale e tutti i capigruppo che hanno predisposto questo ordine del giorno”, Secondi ha ricordato che dell’istanza della creazione di un coordinamento si è fatto promotore in particolare l’Istituto Gabriotti, riconoscendo al sodalizio un “ruolo scientifico nella ricostruzione storica della vicenda”. “Il comitato serve a dare un’organicità alla celebrazione – ha chiarito il primo cittadino – il coordinamento necessario a evitare eventi scollegati tra loro e a organizzare le associazioni che hanno un ruolo di rappresentanza storica della vicenda della Liberazione”. “E’ ovvio che ci sarà un finanziamento da parte dell’amministrazione comunale, pur in una situazione di forte compressione del bilancio per tutti gli enti locali”, ha puntualizzato Secondi, che ha evidenziato come “la rappresentanza di tutte le forze politiche del consiglio comunale avrà una valenza istituzionale nell’ambito del comitato, non un ruolo prettamente organizzatore, e credo che l’ufficio di presidenza dell’assise, che rispecchia maggioranza e minoranza consiliari, sia il più titolato a interpretare lo spirito unitario dell’iniziativa, ma sarà la conferenza dei capigruppo a decidere”.

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