CITTA DI CASTELLO – Dibattito in consiglio comunale sugli investimenti per l’ex ospedale e per villa Montesca con l’accordo di sviluppo e coesione firmato da Governo e Regione: soddisfazione del consigliere Lignani Marchesani (Castello Civica), ma per il sindaco Secondi e i consiglieri Gatticchi (PD) e Arcaleni (Castello Cambia) serve un confronto istituzionale sulla destinazione effettiva dei fondi Nell’accordo per lo sviluppo e la coesione firmato tra il Governo e la Regione Umbria per Città di Castello sono stati previsti 12 milioni di euro per il recupero dell’ex ospedale e 2 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione del Centro studi Villa Montesca, ma servirà un confronto istituzionale per comprendere a cosa saranno effettivamente destinati i fondi.
E’ quanto emerso dal botta e risposta nell’ultima seduta del consiglio comunale partito dalle dichiarazioni del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani, che in fase di comunicazioni ha sottolineato l’importanza dell’intesa, “grazie alla quale nel nostro territorio arriveranno circa 16 milioni di euro complessivamente, 14 in forma diretta e 2 spalmati su varie situazioni che si potranno creare tra spese tecniche, progetti culturali e sentieristica ambientale”. “Dopo tanti anni di immobilismo, finalmente partirà il cantiere dell’ex ospedale”, ha detto Lignani Marchesani, che ha ringraziato “il collega Valerio Mancini (Lega) per l’abnegazione che ha avuto nel portare avanti questo obiettivo, l’assessore regionale Paola Agabiti, che non solo gestirà questi fondi, ma è anche impegnata molto col governo nazionale perché le risorse vengano confermate, la presidente Donatella Tesei e la giunta regionale, perché hanno messo a bilancio i cofinanziamenti regionali necessari”. “Quella vissuta a Bastia Umbra – ha sostenuto l’esponente di Castello Civica – è stata una bella giornata per la città, che ha dimostrato l’attenzione al territorio da parte del Governo nazionale, a prescindere dai colori politici”. “Con i 2 milioni previsti, è evidente che non solo si inizia il cantiere di Villa Montesca ma lo si termina anche – ha evidenziato Lignani Marchesani – si mettono a regime gli impianti e questo bene, anche se di proprietà regionale, potrà essere riconsegnato alla città e utilizzato dalla Fondazione Villa Montesca, insieme al parco e ad altre possibilità di natura culturale che ci auguriamo possano crearsi in questo periodo”. Sull’assenza del sindaco Luca Secondi alla firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione, il consigliere ha osservato: “non intendo in questa sede istituzionale polemizzare con il sindaco, ognuno è responsabile delle proprie azioni e in privato abbiamo già parlato delle potenzialità che una sua presenza avrebbe avuto a favore sia suo che della città”. A prendere la parola è stato quindi il capogruppo del PD Gionata Gatticchi, per il quale “gli interventi di cui si parla riguardano da vicino anche il dibattito di questa assise comunale, perché più e più volte ci è capitato di discutere ordini del giorno, interrogazioni sui confronti che avrebbero dovuto esserci a proposito di questi investimenti con i livelli istituzionali regionali competenti, dai quali non è mai venuta nemmeno una risposta agli inviti del consiglio comunale della quarta città dell’Umbria”. “Questo è un grandissimo sgarbo istituzionale”, ha chiarito il rappresentante della maggioranza, che ha aggiunto: “la campagna elettorale porta a dover mettere delle bandierine, ma non è a suon di bandierine che si vince: io credo che l’interesse dei cittadini sarebbe stato sostenuto meglio se i rappresentanti della Regione si fossero degnati di confrontarsi in questa assise e nelle commissioni competenti”. Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Luca Secondi, che ha chiarito: “la mia assenza a Bastia era dovuta ad altro e non sicuramente a un mero ragionamento politico, il mio senso delle istituzioni mi porta a pensare che i ruoli devono sempre essere rispettati ed esercitati, al di là delle appartenenze politiche”. “Il consigliere Lignani Marchesani parla di cantieri che partiranno con i fondi dell’accordo di sviluppo e coesione, ma magari fosse così”, ha puntualizzato il primo cittadino. “Il cantiere che partirà ora all’ex ospedale – ha affermato il sindaco – è relativo ai 3 milioni di euro per la ristrutturazione del tetto, quelli sì che sono stati già definiti con la progettualità relativa e penso che a breve ci sarà l’affidamento dei lavori”. “I 14 milioni di cui si parla, conoscendo le modalità della programmazione degli investimenti da quando si stabiliscono le risorse a quando si erogano, magari arrivassero in questa legislatura”, ha detto Secondi, che ha piuttosto eccepito: “c’è la necessità di un confronto, perché onestamente non è stata specificata la destinazione effettiva di queste risorse e, in particolare per l’ex ospedale un conto è recuperare il contenitore, un altro è parlare del suo utilizzo e della funzionalizzazione poi della struttura”. “Serve una programmazione e questa va fatta con il territorio, soprattutto dal punto di vista della destinazione di questo intervento di recupero di cui si parla”, ha precisato il primo cittadino. “Da parte della nostra amministrazione c’è piena disponibilità al confronto, al ragionamento per valutare poi la destinazione, la funzionalizzazione dell’ex ospedale”, ha ribadito Secondi, auspicando che “la Regione possa avviare questo percorso, perché è un valore aggiunto per un territorio avere delle risorse a disposizione, ma serve poi che queste risorse vengano paracadutate a terra in maniera funzionale ed efficiente a supporto degli interessi della collettività”. “Tempo addietro – ha ricordato il sindaco – era uscita la notizia che si pensasse a una vocazione socio-sanitaria dell’ex nosocomio, il che significherebbe tornare al progetto antico della passata legislatura, ma la verità è che non abbiamo nulla di scritto su cui poter fare delle valutazioni”. La capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha preso il microfono per evidenziare che “l’Umbria è stata la decima regione, e siamo già alla quindicesima con la Toscana, in cui la presidente Meloni ha firmato accordi per i fondi di coesione: mi pare che siamo in pienissima campagna elettorale e ci sta in una regione come la nostra che andrà al rinnovo della giunta regionale in autunno”. “Rimarco certamente con soddisfazione la destinazione dei 12 milioni per l’ex ospedale, che è stata una vittoria del centrodestra – ha detto Arcaleni – ma prima di parlare di cantierabilità occorrono anni. Se i fondi ci sono o sono stati comunque iscritti a bilancio e richiesti, bisogna sapere per farci che cosa intanto, perché per un comune come Città di Castello la destinazione di quell’immobile è estremamente importante, farà la differenza anche rispetto al tessuto economico e sociale della città, ma non sappiamo proprio nulla”. La consigliera si è quindi associata al sindaco per auspicare “un confronto molto più serrato e molto più chiaro per la destinazione dell’ex ospedale”.