InterGen, bambini e ragazzi delle scuole del territorio comunale

Città di Castello – Bambini e ragazzi delle scuole del territorio comunale protagonisti del progetto “InterGen”, basato sull’incontro e sullo scambio tra giovani e anziani. Guerri: “la scuola al centro della comunità, guardando al futuro con l’idea di servizi integrati per giovani e anziani come fattore di coesione di una comunità educante”.   

 All’Asp Muzi Betti centinaia di bambini e i ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Città di Castello saranno protagonisti del progetto “InterGen”, promosso dalla Comunità educante Altotevere APS con l’Asp Muzi Betti e il Comune, insieme al Primo Circolo didattico “S. Filippo”, al Secondo Circolo didattico “Pieve delle Rose”, all’Istituto Comprensivo “Alberto Burri” di Trestina, alla scuola “Alighieri Pascoli”. Un percorso educativo senza precedenti, di durata triennale, pensato per stabilire un ponte generazionale tra giovani dai 3 ai 14 anni di età e gli ospiti della residenza protetta per anziani non autosufficienti, che sarà basato sull’incontro, sulla condivisione di tempo, esperienze, ricordi, cura e attenzione. Ciò che può far sentire gli anziani ancora al centro della vita sociale e arricchire gli studenti di conoscenze e insegnamenti, ma soprattutto far capire loro i valori alla base dei legami tra le persone, che sono più forti dell’età, della diversità, della malattia. Un “no” alla cultura dello scarto e all’esclusione sociale, un “sì” alla vita, alla bellezza di stare insieme e prendersi cura degli altri. Con il valore aggiunto di poterlo fare nel meraviglioso parco dell’Asp Muzi Betti, nella sala conferenze da 50 posti del complesso, che saranno messi a completa disposizione dal consiglio di amministrazione guidato dalla presidente Annalisa Lelli con l’idea di aprire alla città un luogo che custodisce le persone e le memorie della comunità tifernate. “Questo progetto mette la scuola al centro della comunità di Città di Castello per farne una vera comunità educante, che trasmette e consolida i valori della convivenza civile, del rispetto, della solidarietà, che valorizza la relazione tra le generazioni per farne un pilastro saldo della società”, commenta l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, nell’evidenziare come “l’Asp Muzi Betti sarà un centro di apprendimento intergenerazionale in cui sviluppare attività finalizzate all’educazione alla cura, alla prevenzione dell’esclusione sociale, percorsi di service learning, di custodia della memoria e della storia locale”. “In una società nella quale nascono meno bambini e gli anziani vivono più a lungo, l’idea profonda di questa progettualità è quella di guardare al futuro non più e non solo con servizi per entrambe le fasce di popolazione, ma con servizi che si integrano e siano fattore di coesione di  una comunità educante capace di valorizzare la ricchezza dell’incontro intergenerazionale”, sottolinea Guerri, che ringrazia l’Asp Muzi Betti, la Comunità educante Altotevere e le istituzioni scolastiche cittadine coinvolte “per la determinazione, lo spirito propositivo, il senso di comunità, con cui hanno intrapreso questa iniziativa”.  Il progetto “InterGen” trasformerà l’Asp Muzi Betti in un centro di apprendimento intergenerazionale in cui i bambini e bambine, ragazzi e ragazze, saranno protagonisti con i propri insegnanti di attività di animazione ed intrattenimento per gli ospiti della struttura, sperimentando percorsi educativi di cura, di prevenzione della cultura dello scarto e di service learning, esperienze di volontariato, ma anche attività sulla memoria e la storia locale. Gli studenti provenienti dai plessi periferici potranno utilizzare il parco e la sala conferenze attrezzata situata nell’ala sud dell’edificio principale per le attività sportive o per i percorsi didattici delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), ma anche uno spazio ristoro funzionale in particolare alle visite dei plessi più distanti. La loro presenza permetterà di animare e rendere più stimolante il contesto di vita abituale degli anziani, mantenere un contatto continuativo con sia con loro che con gli operatori sanitari.  Il parco del complesso sarà inoltre una palestra all’aperto per attività di orienteering, corsa campestre e iniziative sportive delle scuole, che contribuiranno a coinvolgere gli ospiti della Muzi Betti e a stabilire i rapporti di amicizia e conoscenza che sono così importanti per salvaguardare le loro facoltà relazionali, la loro socialità. “Il valore di questo progetto risiede nel mettere insieme le diversità intendendole come una ricchezza, nel far percepire ai bambini e ai ragazzi l’importanza di considerare che la cura delle persone anziane sia un arricchimento personale e che lo siano anche le loro conoscenze, le loro capacità e persino le loro fragilità”, spiega il presidente della Comunità educante Altotevere APS Massimo Belardinelli. “Aver cura significa recuperare i valori alla base della vita comunità”, puntualizza Belardinelli, rimarcando che “quest’esperienza permetterà di ricreare le condizioni di una famiglia, dove bambini, ragazzi e anziani vivono insieme e c’è una costante trasmissione di saperi, ma anche di attenzioni. Un modello educativo molto sviluppato nel nord Europa, che sarà importante nella quotidianità sia degli ospiti della Muzi Betti, che dei giovani impegnati ad acquisire nuove conoscenze e competenze nell’ambito dei programmi educativi scolastici”. Il presidente Comunità educante Altotevere APS sottolinea la riconoscenza alla presidente Lelli e al consiglio di amministrazione della Muzi Betti, “per l’apertura totale della struttura alla città, con una visione molto avanzata che va oltre l’aspetto dell’assistenza e guarda a fare del complesso un punto di riferimento per la comunità”, e al Comune, “costantemente interessato all’evoluzione dei percorsi educativi, che assicurerà la possibilità di partecipare al progetto anche alle scuole del territorio più lontane”. Le prime attività sono già partite in questi giorni è c’è un’agenda degli eventi con le prenotazioni delle classi e dei gruppi scolastici provenienti da tutti i plessi.  Tutte gli aspetti del progetto saranno gestiti in modo integrato dal personale delle Scuole e dell’ASP Muzi Betti, con il supporto del Comune e della Comunità Educante Aps. 

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