Sabato 16 marzo alle 15.00 il Sindaco di Sestino Franco Dori ha tagliato il nastro al “Giardino Ritrovato”. Si tratta di un’area verde poco utilizzata di circa 3000 metri quadri, in via Mazzicone, una trasversa lungo via dei Tigli, che conduce alla riserva Sasso di Simone Simoncello. Nella nuova area inaugurata, che appartiene a tutti adottato da famiglie e singoli sono state interrate diverse specie di piante di frutti antichi, nutraceutiche. Per dare un nome alla pianta trapiantata, è stato depositato sopra la buca una specie di logo di identificazione in pietra, dipinto da alcuni pittori locali.
Il parco vuole essere un esempio virtuoso nel rapporto uomo – natura, un risultato di un’importante attività di recupero in zona degradata a costo zero – spiega la neo Presidente Giuseppina Matteucci- grazie all’iniziativa promossa dall’associazione: ” mani che lavorano 3.0”, è stato ottenuto un grande consenso, qui è possibile imbattersi in un nuovo spazio per promuovere attività ricreativa. La realizzazione dell’area verde dedicata alla biodiversità nel pieno centro di Sestino – dice il Sindaco: Franco Dori- è un risultato importante per molteplici ragioni: il miglioramento della qualità e della vivibilità a ridosso del paese, alla promozione del ruolo della natura che genera bellezza e benessere, collocandosi tuttavia in una prospettiva di educazione e sensibilizzazione verso tutta la popolazione che va ben oltre al benefico utilizzo di un luogo tranquillo. Invitiamo tutti i cittadini, famiglie e associazioni del territorio che hanno partecipato alla riuscita dell’evento a prendersi cura di questo spazio, viverlo e frequentarlo. All’ingresso del nuovo giardino è posizionata una bacheca dove sono scritte alcune poesie di Mariapia Renzi, con dedica alle piante e allo spazio libero. Più in là, una specie di mappa che indica i nomi presenti nel luogo. Teniamo molto a questo progetto – conclude il presidente onorario: Brunella Nocentini – e grazie a questi lavori molto gratificati, si possono superare eventi di criticità a cui spesso siamo sottoposti ma aiutano a promuovere e valorizzare le nostre terre come da veri protagonisti.
Francesco Crociani