Un libro per crescere

CITTA’ DI CASTELLO – Dalla culla dell’ospedale alla biblioteca comunale con il “libricino” delle favole e dei sogni accanto a biberon e ciuccio. Un gruppo di neo-mamme che la scorsa estate poco prima di partorire aveva condiviso un progetto finalizzato alla lettura anche in ospedale ora si sono ritrovate con i figli in biblioteca per proseguire il progetto – Assessore alla Cultura, Michela Botteghi: “esperienza di vita straordinaria”. 

Un libro per crescere. Dalla culla dell’ospedale alla biblioteca comunale con il “libricino” delle favole e dei sogni accanto a biberon e ciuccio. Leggere fa bene alla salute ad iniziare da piccoli. Da qualche settimana la Biblioteca “G. Carducci” ospita il giovedì mattina un gruppo di giovani mamme accompagnate dai loro bambini, tutti sotto l’anno di età, che si erano conosciute nell’’estate del 2023 durante il corso di accompagnamento alla nascita organizzato presso l’ospedale di Città di Castello dalle ostetriche della USL Umbria 1. In seguito a un accordo stipulato circa tre anni fa tra la “Carducci” e il Consultorio Distretto Alto Tevere, uno degli appuntamenti del percorso di accompagnamento alla nascita prevede un incontro, “Primi passi in biblioteca”, che si svolge in ospedale o direttamente in biblioteca – finalizzato a far conoscere alle future mamme il programma nazionale “Nati per Leggere” (che quest’anno festeggia venticinque anni di attività) e per sensibilizzarle sull’importanza della lettura in famiglia fin dai primi mesi di età per prevenire e combattere la povertà educativa. Particolarmente recettive, il gruppo di giovani neomamme – che si sono date anche un nome, “Team. Mamme alla riscossa”, hanno mantenuto contatti tra loro anche dopo il parto e si sono rivolte alla responsabile della biblioteca, Patrizia Montani, chiedendo di poter essere ospitate settimanalmente in uno spazio dove incontrarsi e leggere autonomamente i libri prescelti ai loro bambini. Accanto allo spazio riservato, allestito per l’occasione con morbidi cuscini, arredo colorato, il gruppo sa che in biblioteca può contare su una grande offerta di libri adatti alle primissime letture, tutti selezionati con attenzione e segnalati nelle bibliografie specializzate, su consigli mirati da parte del personale e su un ambiente ospitale e confortevole: tale e quale alla cameretta di casa. “Per noi si tratta di una grande soddisfazione – sostiene Patrizia Montani – segno che il messaggio sull’importanza della lettura precoce in famiglia ha raggiunto il suo scopo e soprattutto che la biblioteca è sempre di più percepita come spazio comune, a disposizione della comunità e dei suoi bisogni.” Tra i libri utilizzati, alcuni degli autori più noti per la fascia dei piccolissimi: Lo sai chi siamo? di Tana Hoban. – Editoriale scienza, Mi diverto, di Helen Oxenbury,  edito da Camelozampa, Giallo, rosso, blu, di Tana Hoban, edito da Camelozampa, Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme, di Bruno Tognolini ePia Valentinis, edito da Il Castoro, A fior di pelle, di Chiara carminati e Massimiliano Tappari, edizioni Lapis, Buonanotte luna, di Margaret Wise Brown e Clement Hurd, edizioni Nord Sud. Le “mamme alla riscossa” si sono fin da subito dichiarate entusiaste, nel ricordo della bellissima esperienza comune dell’estate scorsa in ospedale e torneranno anche il prossimo giovedì mattina per proseguire una esperienza unica iniziata come gestanti ed ora con i figli in braccio. Le famiglie con bambini piccoli possono sempre contare su un servizio di consulenza per capire quali sono i libri più adatti alle varie fasce d’età e quali gli approcci più adatti per la lettura ad alta voce con bambini molto piccoli. “Queste bellissime esperienze in ospedale ed ora in biblioteca sono davvero un segnale straordinario con al centro la voglia di leggere, di conoscere, fin da piccoli ed anche prima di nascere”, dichiara, Michela Botteghi, assessore alla Cultura, “ringraziando la responsabile della Biblioteca e le collaboratrici e collaboratori per l’entusiasmo e dedizione che hanno dimostrato fin da subito nell’intraprendere queste nuove iniziative e progetti.” Si chiama “primi passi in biblioteca” la serie di incontri, organizzata dalla Biblioteca Comunale “G. Carducci” di Città di Castello in collaborazione con la struttura ospedaliera ed il consultorio territoriale della Usl Umbria1. Un progetto che rientra in un programma nazionale, “Nati per leggere”, sviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, presente in tutte le regioni italiane. Propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli.  Le attività sono realizzate con il contributo economico del Centro per il Libro e la Lettura, delle Regioni, delle Province e dei Comuni partecipanti al programma, e grazie all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari. “La collaborazione con il Distretto Usl Umbria 1 – conclude Patrizia Montani, responsabile della Biblioteca Comunale “G. – è cominciata nel 2022, quando – dopo esserci sentiti per i Patti per lettura abbiamo proposto alla coordinatrice del distretto di collaborare con il servizio di accompagnamento al parto incontrando periodicamente le gestanti sotto la supervisione di un’ostetrica,  in biblioteca o presso l’ospedale, per presentare il Progetto nazionale Nati per Leggere, spiegare l’importanza della lettura rivolta a bambini fin dai primi mesi, illustrare i libri più adatti, le favole da leggere fin dai primi di mesi di vita”. E’ nato così Primi passi in Biblioteca, un appuntamento bimestrale in cui la biblioteca si presenta alle future mamme, fa conoscere i propri servizi dedicati alla prima infanzia e illustra il programma nazionale Nati per leggere. E’ assodato che il piacere della lettura – che una volta acquisito ci accompagna lungo tutto l’arco della vita e contribuisce a migliorarla – non è innato, ma va promosso e coltivato, preferibilmente in famiglia, dove sono le figure di riferimento più importanti a fare da tramite.  La Biblioteca Carducci ha ottenuto il riconoscimento “Umbria culture for family”, istituito dalla regione Umbria per segnalare quelle istituzioni culturali (Biblioteche, musei  ecc.) che promuovono attività a misura di famiglie con figli piccoli. “

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