San Benedetto la rondine sotto il tetto è un antico proverbio che parla delle stagioni: cosa significa, quando viene utilizzato e da cosa deriva “San Benedetto la rondine sotto il tetto” è un antico proverbio che parla dell’arrivo della primavera. Una volta, infatti, il giorno in cui si celebrava San Benedetto era il 21 marzo, la data in cui cade l’equinozio di primavera, finisce l’inverno e ha inizio la bella stagione.
Il proverbio annuncia l’inizio della primavera. Secondo la tradizione, infatti, la presenza delle rondini è considerato come uno dei segni che preannunciano l’arrivo della bella stagione. La data chiave è quella del 21 marzo: equinozio di primavera e giorno in cui, secondo il calendario dei Santi, veniva festeggiato San Benedetto da Norcia, fondatore dell’Ordine Benedettino, morto proprio il 21 di marzo dell’anno 547. Successivamente, però, il giorno dedicato al santo umbro è stato cambiato e adesso si festeggia l’11 di giugno.
Sono diversi i proverbi e i detti italiani che riguardano le stagioni e in particolare la primavera. Uno dei più famosi e utilizzati è il celebre “Una rondine non fa primavera” di antiche origini: oltre a essere citato da Aristotele, venne successivamente ripreso da Erasmo da Rotterdam nei suoi Adagia. Questo proverbio, al contrario di quello che vede protagonista San Benedetto, avvisa che una sola rondine non basta per indurci a pensare che sia arrivata la primavera, come un solo indizio non è sufficiente per trarre delle conclusioni affrettate. L’inizio della bella stagione ha dato spunto a un altro proverbio che recita “Marzo è fiore della primavera“: questo modo di dire serve a indicare l’arrivo della primavera che corrisponde proprio al mese di marzo. Per restare in tema di stagioni, si può citare un altro noto proverbio, “Quando canta il cucco, un giorno molle e l’altro asciutto“: durante il mese di aprile, quello in cui canta il cuculo, il tempo è sempre molto variabile e si passa da giorni di pioggia a giorni di sole. Significato Il proverbio, dunque, è nato in riferimento a due eventi che cadevano nello stesso giorno, ovvero il 21 marzo: si tratta dell’equinozio di primavera che tradizionalmente segna la fine dell’inverno e l’inizio della bella stagione simboleggiata dall’arrivo della rondine sotto il tetto, e la festa di San Benedetto da Norcia, successivamente spostata all’11 di giugno. Origine L’affermazione “San Benedetto la rondine sotto il tetto” è un proverbio popolare che utilizza una metafora per annunciare l’arrivo della primavera. Questo modo di dire, entrato da secolo nell’uso quotidiano della lingua italiana, deriva da un altro famoso proverbio, “Per l’Annunziata la rondine è ritornata”, che associa un evento religioso come la celebrazione dell’Annunciazione a uno profano, come la data in cui cade l’equinozio di primavera. A livello metaforico, le rondini sono sempre state associate alla bella stagione: la loro presenza in cielo è sinonimo dell’inizio della primavera, perché dopo la migrazione autunnale, sono solite tornare quando le temperature incominciano ad alzarsi. Per diverso tempo, tra l’altro, l’onomastico di San Benedetto veniva celebrato proprio il 21 di marzo, giorno in cui inizia la primavera: in seguito la data dell’onomastico è cambiata ma il proverbio è rimasto nell’immaginario collettivo.