“Il direttore della manutenzione degli stabili lascia il Comune di Arezzo

Ennesimo abbandono di un funzionario dalla riconosciuta professionalità” “Era il Consiglio Comunale del 25 gennaio scorso quando ho sollevato la questione della rinuncia all’incarico da parte del direttore dell’Ufficio manutenzione stabili comunali: un aretino va a ricoprire analogo ruolo, non dirigenziale, a vari chilometri di distanza, nel Valdarno fiorentino.

Evidentemente, a parità di condizioni lavorative, lo reputa migliore. Sorvolo sulla risposta data in quella occasione dell’assessore Carlettini, che rasentò l’offesa personale, e sottolineo come quelle che erano ‘voci’ due mesi fa sono diventate realtà: l’oramai ex direttore ha preferito lasciare il suo posto per migrare in un altro ente e senza, ribadisco, avanzamenti di carriera. Semmai con qualche difficoltà logistica in più. E dire che l’assessore, sempre nella sua risposta ‘spiritosa’, ebbe perfino il coraggio di dire che ‘l’amministrazione Ghinelli non impedisce ai dipendenti di realizzarsi professionalmente’, facendo supporre chissà quale progressione per la persona in oggetto. Mi sembra logico dedurre che l’amministrazione comunale non sa creare le condizioni per tenersi stretti e per motivare i dipendenti. Ma se anche dalle ‘voci’ siamo passati ai ‘fatti’ io non mi accontento e con una interrogazione depositata il 26 marzo chiederò anche ‘parole’ in risposta a varie domande: come spiega l’assessore questa scelta? Sono state indagate le ragioni che hanno spinto l’interessato a farla? Perché da quando si è insediata questa amministrazione siamo a parlare dell’ennesimo caso di un lungo elenco di abbandoni? Non è che i dipendenti comunali avvertano la mancanza di meritocrazia e la scarsa valorizzazione delle competenze?”

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