AREZZO – “Di ritorno da Firenze, guarda caso in treno, ho raccolto le legittime lamentele di alcuni pendolari che utilizzano il tratto tra Arezzo e il capoluogo di regione. Ritardi e disagi condizionano sempre di più la quotidianità di tante persone
Purtroppo, anche su questo tema, si avverte la solitudine in cui sono lasciati i nostri concittadini. Mentre gli amministratori di altri Comuni, in particolare del Valdarno, provano a segnalare il problema e a chiedere soluzioni, l’amministrazione comunale di Arezzo non manifesta interesse. Nessuna partecipazione ai tavoli istituiti con la Regione e nessuna presa di posizione pubblica. Evidentemente va bene così. Se non fosse per due cose: la prima è la conferma dello scollamento tra chi vive i problemi in prima persona e la campana di vetro in cui si rinchiudono Ghinelli e la giunta. La seconda riguarda le sconfitte subite sino a oggi sulla stazione per l’alta velocità: da Arezzo la voce degli amministratori si è levata con ritardo e quando lo ha fatto si è focalizzata solo su questo tema dimenticando gli altri riguardanti il trasporto su ferro e i pendolari. Questa strategia rischia di portare la città su un binario morto”.