I cammini possono essere poi molti, sempre aggrovigliati a quelli degli altri… possono essere solitari e meditativi. In salita, pianeggianti, in discesa, impervi o sicuri. Impossibile è dunque pensare a qualcosa che ci è accaduto, ci sta occupando o potrebbe accadere, senza un richiamo esplicito a questa parola. Già di per sé densa di tensione, di mutamento, di rinvii al trascendente. Cercare, trovare, percorrere il proprio cammino è già un camminare. Il sostantivo e il verbo si fondono insieme, nella soddisfazione o nel rammarico di aver imboccato una certa direzione. Di continuare a volerne cercare altre.
Poco meno di un anno fa, ad Anghiari, si è svolto il convegno Sensi e modi dello scrivere in cammino, prima tappa di nuove idee che si sono fatte strada e che trovano ora una loro collocazione nel programma delle numerose iniziative del Circolo Thoreau, nel cui manifesto è possibile rintracciare con chiarezza principi, fondamenti, valori che accompagnano ogni iniziativa di scrittura in cammino, da anni praticata e promossa nelle iniziative della Libera Università dell’Autobiografia. Gli eventi partono dal primo fine settimana di aprile e si svolgeranno, anche nei mesi successivi, in differenti contesti territoriali.
Ad aprire questo cammino è Umberto Maiocchi, domenica 7 aprile, con l’esperienza Le voci del grande Fiume. Il conduttore, che è nato e vive sulle rive del Po e lavora come educatore professionale e realizza attività di “montagnaterapia”, questa volta si muove nella grande pianura, guidando chi partecipa in un cammino di Primavera nelle golene del fiume Po a Casalmaggiore (Cremona), passeggiando a fianco del fiume con passo lento e silenzioso per raccogliere poi, durante le soste, con penna e taccuino, emozioni, pensieri e ricordi evocati dalle voci del fiume.
Il 13 aprile sarà invece la volta di una passeggiata nella natura urbana, a Schio, dove Maria Grazia Dal Pra e Elena Dal Ben, conducono A passo lento nella Manchester d’Italia, un cammino all’ascolto delle voci che raccontano i luoghi protagonisti della Grande Guerra, ma anche della fioritura di un’industria operosa che ha determinato la crescita economica, sociale e culturale di un’ampia comunità. Schio offre insolite parentesi di natura, preludio degli ampi spazi di valli, altopiani e montagne circostanti. Nel percorso si cerca di intrecciare la sua autobiografia con quella personale, muovendosi in un’alternanza di luoghi trasformati dall’uomo per lavoro con luoghi che conservano giardini e aree verdi.
A partire dal 27 aprile, per tre sabati consecutivi, guidati da Marisa Nardini, a Prato, nel parco delle Cascine di Tavola, nel parco della Villa Medicea di Poggio a Caiano e nel Parco di Galceti, si ha la possibilità di partecipare a Diari dal silenzio, un laboratorio di scrittura autobiografica in cui il dialogo fra interno ed esterno, tra ciò che sentiamo e ciò che vediamo intorno a noi, nella calma prodotta dal passo lento ad accarezzare con i piedi pietre ed erba, si apprende con naturalezza, ascoltando particolari della natura quali il vento, lo scricchiolare dei rami, la voce di un piccolo uccello o anche di un insetto che passeggia nell’erba.
Il mese di Maggio vede in programma due eventi: uno che si svolge nelle valli del Parco di Montevecchia e della valle del Curone, in provincia di Lecco e prosegue fino al 2025, l’altro nell’Alta valle del Tevere toscana e umbra, tra Anghiari e Città di Castello, nel fine settimana dal 17 al 19 Maggio. L’11 maggio prende avvio con il cammino di primavera, Dare voce alla natura, ai luoghi, a se stessi con gli haiku, (che proseguirà il 9 Novembre con il cammino d’autunno e il 18 gennaio 2025 con il cammino d’inverno) sotto la guida di Gilberto Bettinelli. Si tratta di tre cammini stagionali sullo stesso percorso di immersione nell’ambiente naturale a cui dare voce con la scrittura di haiku, ma non solo. Mantenere lo stesso percorso consentirà di calarsi nelle manifestazioni stagionali della natura cogliendo variazioni e continuità anche di emozioni e sentimenti personali. Ogni camminata si articola in una fase di “raccolta” di sensazioni, emozioni, pensieri che possano condurre alla scrittura degli haiku, anche in collaborazione con gli altri camminanti. Le passeggiate saranno precedute da un incontro online in cui i partecipanti verranno introdotti al particolare tipo di scrittura degli haiku. Dal 17 al 19 maggio, Daniele Ceddia conduce In-Natura, un’esperienza itinerante di due giorni in cammino tra Anghiari e Città di Castello passando per Citerna, seguendo le vie di Francesco, ispiratrici di modalità esistenziali di stare nel mondo che si sperimentano camminando e condividendo l’esperienza in gruppo. Un’ occasione di riflessione ed esplorazione del rapporto tra umano e natura attraverso la pratica della scrittura autobiografica, ripercorrendo i passi che hanno generato la cultura ecologica, dalla genesi alla crisi contemporanea, nella speranza che lo stare in-natura e il lavorare con-la-natura, possa contribuire a generare benefici anche per-la-natura, cercando di dare voce e anima a ciò che sta intorno.
L’ultimo appuntamento è previsto a fine estate: dal 5 all’8 settembre, alle Isole Tremiti, Elisa Barbieri, conduce A passo Poetico alle Tremiti, esplorando l’isola di San Domino in cammini mattutini, allenando lo sguardo alla bellezza e facendo esperienza di come l’unione di due gesti semplici come camminare e scrivere, esercitati secondo un particolare metodo basato su casualità, attenzione e curiosità possano risvegliare l’immaginazione, stimolare nuovi sguardi, dilatare il senso del tempo, condurre all’incanto, suscitare il sentire poetico per ritrovare una connessione con il mondo.
Proseguono inoltre le molteplici iniziative della Libera Università dell’Autobiografia, ad Anghiari e non solo. Ad Anghiari dal 5 al 7 aprile si tiene il seminario Parole per curarsi. Curarsi con le parole, a cura di Marisa del Ben e Sabina Ferro. È stato invece rinviato il seminario di Antonio Zulato, Parole per riabitare il mondo che doveva tenersi dal 19 al 21 aprile, si terrà ad ottobre dal 4 al 6.
A Forlì viene presentato il 6 aprile un nuovo laboratorio di scrittura autobiografica per ricordare, scrivere, attraversare i luoghi della città, organizzato dall’assessorato al Welfare in concerto con la Libera Università dell’Autobiografia. Chi partecipa potrà esplorare parti della propria storia personale in relazione ai luoghi della città abitati, scoperti, incontrati muovendosi tra memorie individuali e collettive. Il primo incontro, il 6 Aprile in Sala Calamandrei in via delle Torri, vede la partecipazione di Stefania Bolletti e Isabella Tozza e rientra tra le iniziative che l’assessorato al welfare del comune di Forlì mette in campo in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia, grazie ad una convenzione specifica ( per informazioni sul laboratorio e l’evento tel. 0543.712685) e, anche, tra le numerose iniziative curate nel territorio della provincia di Forlì da Ermes Fuzzi e Astrid Valeck.
Tra queste nell’ultimo periodo è stato realizzato anche lo spettacolo Sopravvissute, nell’ambito del progetto Forlì- Storie di donne, portato in scena da Compagnia Bella, che racconta storie di donne colpite dall’alluvione del maggio 2023, raccolte da Ermes Fuzzi. Il progetto, sostenuto dalla Commissione sulle Pari Opportunità, ha coinvolto le rappresentanti dei quartieri colpiti. Ne è nata una raccolta di scritture autobiografiche e un reading teatrale in cui finalmente le voci delle protagoniste hanno trovato spazio.
A Parma, organizzato dal circolo di Scrittura e cultura autobiografica, si tiene il 10, 17, 24 aprile, l’8 e il 21 maggio FLOU- un laboratorio di Scrittura autobiografica sull’infanzia come luogo da cui attingere per imparare dalla propria storia. Il laboratorio sarà tenuto da Maria Concetta Antonetti, Elisa Barbieri, Elisabetta Borciani presso Casa madre dei Saveriani in Viale S. Martino 8 a Parma e si concluderà il 21 maggio con un incontro con Duccio Demetrio
Il concorso l’Albero della ciliegie
Abbiamo ricevuto i primi testi per il concorso L’albero delle ciliegie e siamo in attesa di riceverne molti altri, come negli anni passati.
Il concorso è incentrato sui ricordi legati ai luoghi: un paese, borgo, villaggio di campagna o montagna, o anche un quartiere cittadino che possa raccontare di sé, magari incontrato anche solo una volta, ma che ha avuto nel proprio percorso di vita un posto particolare. Quello in cui si vive, o quello che si è lasciato, ma che resta nel cuore.
Volti di persone, mestieri, botteghe, giochi, leggende, odori e sapori, momenti di gioia e di dolore, vie e piazze, spazi di natura: su questo potrete riflettere e scrivere un racconto, oppure tirare fuori un racconto che riposa tra le vostre scritture. Tutti i racconti saranno conservati nella Biblioteca delle letterature dei luoghi che sta prendendo avvio ad Anghiari.
La scadenza per l’invio è il 31 maggio 2024.
Oltre a trovare una custodia nella Biblioteca, i testi vincitori saranno premiati nell’ambito del Festival dell’Autobiografia a fine Settembre e molti saranno pubblicati nel terzo libro dell’Albero delle ciliegie (quelli del 2022 e 2023 li trovate nel sito e potete ordinarli scrivendo alla segreteria).
(Duccio Demetrio, Filosofia del camminare)