PAROLE IN CAMMINO

FESTIVAL DELL’ITALIANO E DELLE LINGUE D’ITALIA PRESENTATE A SIENA LE EDIZIONI 2024 Siena 3-6 aprile 2024 Firenze 11-13 aprile 2023 Siena, 3 aprile 2024 – Parole in cammino – Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia – VII edizione a Siena, III edizione a Firenze – è stato presentato oggi a Siena nell’Aula Magna Virginia Woolf dell’Università per Stranieri di Siena alla presenza delle Autorità e del Direttore Artistico della manifestazione Massimo Arcangeli.

Il Festival si terrà a Sienadal 3 al 6 aprile e aFirenze dall’11 al 13 aprile 2024 con un programma ricco di interventi spostandosi tra varie sedi istituzionali nelle due città, passando anche per le Scuole, le verre protagoniste e coinvolte da tutta Italia con laboratori, approfondimenti, incontri e premi. Le tematiche di questa edizione sono: Linguaggio “ampio” (o inclusivo), Ecologia e diversità linguistica, Linguaggi giovani, I linguaggi della politica fra passato e presente, Le parole dello sport, Le parole e l’ambiente. Anche quest’anno sarà coinvolta una rappresentanza degli studenti del Parlamento degli Studenti del Consiglio regionale della Toscana. Nelle varie giornate, declinate in vari momenti di confronto con esperti della materia, si approfondiranno:

L’ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO AL TEMPO DI INTERNET. L’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche – fra tattiche e strategie – per affrontare nel modo migliore i conflitti, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia (e di sostenibilità ambientale, da ricondurre in gran parte proprio alla consapevolezza nell’uso dello strumento). Tutto questo porta a ritenere strategico, in qualunque serie riflessione sull’argomento, il concetto di una “ecologizzazione” e un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire).

IL NEOGIOVANILESE E LA GENERAZIONE Z. I giovani e i giovanissimi non sono mai stati creativi come negli ultimi anni. Sono gli zoomer, quella della generazione Z. Prelevano numerose parole ed espressioni dall’inglese, in molti casi adattandole, ma attingono anche alle lingue e alle parlate della nostra penisola, valorizzandone la diversità linguistica e contribuendo ad alimentare, a vivificare e a rilanciare i nostri dialetti.

FORME E SIGNIFICATI DEL LINGUAGGIO DELLA “NUOVA” POLITICA. Una serie di percorsi mirati nel dominio del neolinguaggio politico (o presunto tale), anche nei suoi fitti scambi con la lingua del giornalismo, dell’economia e della burocrazia, attraverso le parole e le espressioni più interessanti, o in grado di rappresentarlo meglio, fra vecchie, ma più esposte al cambiamento (nazione, merito, patria, tradimento, devianza, destra, sinistra, ecc.), e nuove, seminuove o più recenti (flat tax, price cap, fringe benefit, recovery plan, booster, lockdown, drive in, hub, resilienza, ristoro, frugalità, sovranità alimentare, ecc.).

LE PAROLE DI GIACOMO MATTEOTTI. Nel centenario della sua tragica scomparsa, un inedito approccio alla memoria e alla celebrazione dell’uomo, del politico ma soprattutto del comunicatore e dello studioso fondato sui fatti, attraverso le sue parole. Un viaggio nei suoi discorsi celebri ma anche in quelli assai meno conosciuti, per riscoprirne la modernità, ma anche l’estrema attualità e significatività nel contesto contemporaneo.

LE PAROLE DELLO SPORT NELL’ANNO DEL TOUR. Lo sport, e il ciclismo in particolare nell’anno storico della partenza del Tour de France dalla Toscana, rappresenta un’autentica miniera di parole storie inedite. Quali erano gli ideali e gli intenti dei pionieri del ciclismo in terra di Toscana, che significato davano ai concetti di sfida, progresso e innovazione. Come ne parlavano? In riva all’Arno, dove si tenne la prima corsa in linea della storia, e a Siena, meta di curiose storie di competizione in velocipede, si è scritto un capitolo poco conosciuto della storia dello sport.

LE PAROLE E L’AMBIENTE. Si parla molto di ambiente, a volte abusando, fino ad indebolire la loro forza, di parole come sostenibilità e cambiamento climatico. Ma qual è, per così dire. ‘l’impatto ambientale’ sul mondo dell’espressione artistica e della letteratura? Un itinerario particolare tra tematiche ambientali e letteratura, canzone e poesia degli ultimi cinquant’anni in Italia, da Pasolini alla musica trap.

PROGETTI SPECIALI PER LE SCUOLE

Durante il festival ci saranno le premiazioni dei progetti che hanno visto impegnati istituti scolastici di tutta Italia:

“La Costituzione più bella del mondo” che ha visto ufficialmente il suo lancio il 13 marzo scorso a Roma presso il Liceo Classico Giulio Cesare alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione e del merito Paola Frassinetti. Il progetto è rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Rifacendosi all’art. 21 della Costituzione Italiana l’obiettivo è di sensibilizzare gli studenti su temi civici che ruotino attorno alle parole-tema della Costituzione (libertà, lavoro, diritti e doveri, ecc.) o ne introducano di nuove (inclusione, identità di genere, diritto di cittadinanza, ecc.). Gli studenti dovranno (a) scegliere una parola-tema; (b) stendere un nuovo articolo della Costituzione (ma anche più d’uno) contenente la parola scelta, riflettendo sulla sua etimologia.

“La scuola che vorrei”. Il progetto è rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, prevede la stesura di un breve testo (compreso fra i 100 e i 500 caratteri, spazi inclusi), un video (della durata di 10 minuti al massimo) o un audio (della durata di 10 minuti al massimo).

“Alfabeti e grammatiche inclusive”. Il progetto, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, consiste in un’esplorazione dei nuovi immaginari della contemporaneità, sviluppata con la collaborazione dei giovani del Parlamento della regione Toscana, per la costruzione di una grammatica inclusiva della lingua italiana e la ricodificazione nella stessa chiave di alcune parole di suo corrente, al fine di potersi orientare consapevolmente e responsabilmente verso modi convergenti di stare nel mondo. Sono tanti i vocaboli dell’italiano comune, inclusivamente sensibili, bisognosi di essere riempiti di nuovo senso, di essere risemantizzati in un’ottica improntata al perseguimento del bene comune e adattata alla sfera dei sentimenti e dei comportamenti al tempo di Internet: A come amicizia o altruismo, B come benvolere, C come condivisione, D come Dialogo, E come empatia, F come fiducia, G come generosità, I come incontro o integrazione, L come lealtà, ecc. (e tante altre: abbraccio, affetto, aiuto, amicizia, amore, apertura, appartenenza, ascolto, assistenza, attenzione, calore, compassione, comprensione, comunità, cooperazione, cordialità, cura, dedizione, disponibilità, educazione, eguaglianza, fratellanza, gentilezza, gesto, giustizia, partecipazione, responsabilità, riconoscenza, rispetto, sensibilità, simpatia, solidarietà, sostegno, umanità, vicinanza, ecc.).

Tornano i PREMI:

Premio “Visioni”, premio itinerante assegnato a una o più personalità di spicco del panorama nazionale o internazionale. Il premio, nato nel 2015, viene attribuito, di tappa in tappa, a personaggi che si siano distinti nel campo del giornalismo, della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, dello spettacolo, ecc., ed è stato conferito, negli anni, ad Antonio Ricci, Cristina Comencini, Enrico Mentana, Corrado Augias, Barbara De Rossi, Carlo Freccero, Gian Antonio Stella, Lucia Annunziata, Zygmunt Bauman, Sergio Castellitto, Agnes Heller, Luciano Canfora, Piergiorgio Odifreddi, Franco Cardini, Teresa Forcades, Alberto Asor Rosa, Massimo Bernardini, Giorgio Vallortigara, Antonio Presti, Michele Mirabella, Francesco Bruni (regista), Giorgio Colangeli, Mario Martone, Gian Luigi Beccaria, Alessandro D’Avenia, Antonio Scurati, Massimo Cacciari e tanti altri.

“Per vie brevi” è nato nel 2021 come concorso letterario nazionale riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni che fa seguito al progetto Recensio in giro per l’Italia, con classi, insegnanti e studenti di tutte le età e di tutti indirizzi di studio che da ben cinque anni avvicina migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili. Il premio “Per vie brevi” vuole essere prima di tutto un gioco e una porta d’accesso per i giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. Nasce dal lavoro fatto nelle scuole e focalizzato sulla lettura sugli interessi degli stessi studenti attraverso delle micro-narrazioni. Il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora un adeguato spazio editoriale nel nostro paese.

“Studiare la lingua italiana – dichiara Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito – apre la porta a un ricco patrimonio culturale, letterario e artistico, consentendoci di esplorare le profondità della storia umana e di esprimere pensieri e sentimenti con una raffinatezza e bellezza senza tempo. La scuola ha un ruolo principale nello studio della lingua italiana e occorre potenziare l’insegnamento della grammatica, della lettura e della scrittura soprattutto nelle classi primarie”

“Anche quest’anno – dichiara Stefano Scaramelli vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana – il Festival ha ottenuto il supporto del Consiglio regionale della Toscana. L’ecologia del linguaggio nel tempo degli influencer, le parole della generazione Z e tutti gli altri temi affrontati in questa nuova edizione sono la cifra dell’importanza di queste giornate di studio e riflessione sul linguaggio. Le parole, le espressioni sono lo spazio in cui le persone apprendono, comprendono, si confrontano, possono evolvere o soccombere. Ecco perché è importante analizzare e studiare lo spazio linguistico”.

“Siamo ben lieti come Amministrazione – ha aggiunto il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – di ospitare nuovamente nella nostra città l’edizione 2024 di questo festival nato nel 2017 proprio a Siena. E’ giusto dare valore ad un progetto culturale che promuove le radici della nostra storia e della nostra identità. Questo rimarcare le origini deve necessariamente andare di pari passo con i nuovi linguaggi e le nuove forme di comunicazione utilizzate oggi dalle nuove generazioni e da un pubblico sempre più eterogeneo. Le diverse occasioni di incontro che si susseguiranno a Siena nel corso del festival saranno l’occasione per integrare conoscenze e saperi finalizzati ad accrescere il significato attuale di lingua”.

“Ci aspetta un Festival coinvolgente e ricco – dichiara il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena Roberto di Pietra – dove la lingua italiana e le lingue d’Italia saranno protagoniste, raccontate e studiate. All’Università di Siena si parlerà delle forme del dialogo e delle buone pratiche comunicative. Prenderemo in esame le parole per raccontare la sostenibilità, che da anni permea la nostra azione istituzionale. Racconteremo le varie sfaccettature dell’accento, fenomeno linguistico, ma anche sociale e della sua interpretazione nei contesti educativi; ma parleremo anche della cura delle pratiche comunicative e di tanto altro. Infine ospiteremo e saremo interpreti dei 100 Canti per Siena, partecipando con cantrici e cantori alle letture dantesche. Un plauso agli organizzatori e buon cammino in questo appassionante percorso fra le parole”.

“L’Università per Stranieri di Siena – dichiara il Magnifico Rettore dell’Università per Stranieri di Siena – lavora con le parole, lavora sulle parole dell’italiano e di tutte le lingue (sono 14, diventeranno anche di più) che da noi si insegnano: è un intreccio di parole, di significati, di idee, di persone e lo studio della parola, in tutte le sue forme è il nostro cammino. Quindi Parole in Cammino riassume perfettamente l’identità dell’Università per Stranieri. Le parole dell’accoglienza, le parole del cambiamento, le parole della diversità sono le nostre parole. Siamo molto grati agli organizzatori del festival per questa nuova occasione di lavoro comune”.

Il progetto generale, sviluppato negli anni con il sostegno, il partenariato e la collaborazione di diversi soggetti fra pubblici e privati, è pensato come un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro paese dalle tante altre “lingue” presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici, ecc.), dalle maggiori lingue di cultura (con riferimento alla traduzione letteraria, alle parole “in viaggio”, ecc.), dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio del corpo).

Il progetto e la manifestazione hanno sempre avuto come obiettivi prioritari: 1) il coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti delle scuole di Firenze, della Toscana e dell’intera penisola; 2) la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e urbanistico del territorio fiorentino, anche periferico, attraverso una serie di percorsi cittadini; 3) la comprensione dei luoghi individuati per approfondirne la conoscenza, due componenti da sviluppare prioritariamente a favore delle giovani generazioni (e, in prospettiva, di quelle future), per la loro crescita personale e culturale, in collaborazione con le stesse scuole e con le associazioni giovanili presenti sul territorio; 4) le politiche d’inclusione, con particolare riguardo alla popolazione carceraria e agli anziani; 5) le collaborazioni, le contaminazioni e gli scambi di competenze tra i diversi operatori culturali (pubblici e privati) per una valorizzazione delle ricchezze e delle risorse locali. Tra le attività proposte negli anni: conferenze, incontri, staffette letterarie, letture ad alta voce, collegamenti video in diretta, laboratori e seminari pensati espressamente per le scuole e le università, performance artistiche e spettacoli teatrali e musicali, destinati al largo pubblico, in cui le arti potesse incontrarsi con le lingue e i linguaggi, eventi da realizzare presso punti di ristorazione. Altri eventi culturali rivolti o dedicati ai giovani hanno riguardato le culture e le pratiche comunicative con riferimento ai loro linguaggi e alle loro interfacce, a Internet e ai social network e alle nuove forme di identificazione e di esclusione che stanno generando (anche con l’obiettivo di lavorare per un modello di comunicazione quasi-mediata con cui gestire le aggressioni verbali e di contribuire alla costruzione di buone pratiche per l’interazione a distanza).

La partecipazione è gratuita. Saranno in vigore le regole di prenotazione e accesso alle sale secondo le rispettive sedi.

Sponsor dell’edizione fiorentina UniCoop Firenze.

L’evento è accreditato dal MIM valido come corso di formazione docente ed è valido come ‘corso di formazione docente’. Il personale è esonerato per tutte le giornate dal servizio, ai sensi del CCNL vigente. Per iscrizione codice SOFIA: 136821. Per informazioni inviare una e-mail all’indirizzo paroleincammino2@gmail.com .

Quest’anno il Festival ospita a Siena le tappe finali della Rassegna dedicata ai temi dei Linguaggi e della comunicazione contemporanea: “Empowerment Femminile e Futuro Digitale: Parità di Genere, IA e il Ruolo dei Giovani nella Società Contemporanea” e “Donne al Timone”.

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