CITTA DI CASTELLO – Tra qualche giorno, l’ 11 aprile, il Parlamento Europeo dovrebbe votare una mozione per inserire l’interruzione volontaria di gravidanza nella Carta dei Diritti fondamentali della UE. E’ chiaro l’
intento di emulare quanto accaduto in Francia poche settimane fa. Una vergogna da fermare.
L’ aborto viene presentato come “valore comune” di tutti gli Stati membri quindi, in quanto tale,
come valore fondamentale.
Tutti ricordiamo che era stato presentato come una sorta di “dolorosa
necessità”, cui ricorrere in particolari casi disperati, come violenza sessuale o condizioni di
indigenza estrema o malattie della gestante, e per porre fine alla criminosa e clandestina attività
delle “mammane”. Oggi, a distanza di pochi decenni, la soppressine volontaria di una vita innocente e senza difesa alcuna, viene esaltata come una azione talmente nobile e civile da dover essere annoverata fra i “diritti fondamentali” degli Stati della UE. Tutto sta accadendo nel silenzio mediatico più assoluto, con l’ evidente volontà di mettere tutto nelle mani dei burocrati europei, saltando a piè pari la sensibilità e la storia dei popoli di cui l’ Europa è fatta. Pur sapendo che una dichiarazione del genere non ha giuridicamente valore e non è vincolante per i singoli Stati membri, è fuori di dubbio che sul piano culturale e sociale l’ impatto è enorme. Chiunque volesse esprimere una opinione contrari all’ aborto, diviene automaticamente un violento reazionario che si scaglia contro la Carta dei diritti fondamentali.
La stessa obiezione di coscienza, valore sacrosanto di una società civile, libera e democratica, deve
essere cancellata, in quanto condotta antisociale da condannare. Dobbiamo fuggire la rassegnazione, mettere in campo ogni iniziativa che protegga la vita, del bimbo e della mamma, finanziare il diritto a portare a termine la gravidanza, se le condizioni di indigenza economica sono un ostacolo, e non dimenticare che tra due mesi si vota per il nuovo Parlamento Europeo: votiamo candidati, leali ed onesti, che pongano al primo posto la difesa della vita umana, dal concepimento alla morte naturale.
Viva la vita, sempre !
Per L’ Associazione Persona&PERSONE
Alessandro Bartoli