Gli Amici della Musica offrono un nuovo appuntamento nell’ambito delle iniziative per il centenario dalla morte di Giacomo Puccini, insigne compositore toscano che nella sua vita ebbe importanti relazioni in Valtiberina. Domenica 5 maggio alle 16:30 si terrà all’Auditorium di Santa Chiara una prova aperta sulla Messa a 4 voci composta da Puccini. L’esecuzione sarà del coro dell’Anghiari Festival, sotto la direzione del M° Simon Over, fondatore e direttore principale della Southbank Sinfonia di Londra, mentre al pianoforte ci sarà il M° Nicholas O’Neill, premiato compositore, organista e direttore di coro inglese.
La compagine ogni estate partecipa alla realizzazione di importanti produzioni corali ed orchestrali nell’ambito dell’Anghiari Festival che si svolge in luglio. La “prova aperta” sarà di fatto un’anteprima dell’esecuzione della Messa che mercoledì 24 luglio verrà effettuata con orchestra e solisti ad Anghiari. La Messa a quattro voci è una messa per coro a quattro voci dispari e orchestra, con parti soliste di tenore e baritono, composta tra il 1878 e il 1880. E nota anche come “Messa di Gloria” (il Gloria costituisce la parte più complessa e ricca dell’intera composizione); tuttavia nella nomenclatura musicale la definizione indicherebbe una messa composta dalle sole prime due parti Kyrie e Gloria, mentre la Messa di Puccini è completa dei 5 movimenti comprendendo anche Credo, Sanctus-Benedictus e Agnus Dei. Puccini la compose per il diploma all’Istituto Musicale Boccherini di Lucca, dove venne eseguita per la prima volta. La composizione venne apprezzata per la bellezza della melodia, per la struttura notevole e per l’originalità. Dopo la prima esecuzione però lo spartito non venne pubblicato e per una esecuzione successiva si dovette attendere fino agli anni ‘50 del 1900, quando un sacerdote amico di Puccini, Dante Del Fiorentino, acquistò un manoscritto e lo fece pubblicare dall’editore americano Mills, per cui la prima esecuzione dopo la pubblicazione avvenne a Chicago. Un’opportuntà dunque di ascoltare un’anticipazione del programma estivo e di accostarsi al compositore anche per la sua produzione sacra, meno nota ma altrettanto valida rispetto a quella operistica.