PONTICINO AREZZO – Ore 15.00 – Una giornata apparentemente tranquilla per Giovanni e Bernardo Contena, due fratelli che come sempre a quell’ora si trovavano a fare manutenzione ai locali dove vengono ricoverate le loro pecore la notte. Poi il telefono di Giovanni ha iniziato a squillare. Era un collaboratore che li stava chiamando per comunicargli il disastro appena avvenuto a poche decine di metri da casa, un lupo ha attaccato, eludendo i cani e uccidendo treanimali: due agnelle e una pecora gravida (che si è scoperto aspettasse due gemelli) che avrebbe partorito tra pochi giorni.
Il lupo ha attaccato in pieno giorno, a 70 metri dalla casa di Giovanni.
Questa è la realtà della non-gestione dei lupi in Toscana; Giovanni e Bernardo, con il loro gregge, non sono gli unici pastori toscani (e italiani) ad essere stati vittime dei lupi. Praticamente ogni giorno il Comitato Emergenza Lupo riceve segnalazioni di predazioni da tutta la Regione e ci chiediamo come sia possibile che la Regione Toscana, che vanta il supporto della mitologica “Task Force Lupo”, ignori questi fatti e non si attivi per prendere provvedimenti. La Toscana è la regione con più lupi, con più ibridi dell’intera penisola Italica, ed è arrivata a stanziare 500.000€ per il 2024 per risarcire i danni da predazione da lupo agli allevatori che hanno predisposto i sistemi di protezione contro questi predatori. Nell’ultimo decennio la Regione Toscana ha stanziato quasi 6 milioni di euro per risarcire i danni causati dall’icona sexy degli animalisti, con l’aggiunta di un altro milione di euro di contributi per la realizzazione di strumenti di protezione. La femmina gravida che stava per dare alla luce due agnelli.
Denaro pubblico sprecato per la non-scientifica difesa ad oltranza di un animale nocivo, infestante e che in Italia non è a rischio di estinzione da almeno 20 anni. Tanti soldi (troppi) che non aiuteranno comunque Giovanni e Bernardo, perché gli agnelli che gli sono stati uccisi non verranno risarciti e non conta nulla che la pecora fosse in procinto di partorire due gemelli. Gli sforzi e l’esperienza di Giovanni e Bernardo
sono stati vani, nonostante l’impiego di elementi di difesa come i cani da guardiania, hanno dovuto subire la perdita di tre (cinque, considerando i due feti mai nati) pecore senza poter fare nulla e riceveranno l’indennizzo per un solo esemplare. In seguito a questo episodio, il Comitato Emergenza Lupo ha voluto sensibilizzare il candidato alle elezioni europee per Fratelli d’Italia per l’Italia centrale, Mario Pellegrini, noto per il suo eroismo durante il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Nella notte fra il 12 e il 13 Gennaio 2012, mentre il Capitano Schettino abbandonava la nave, Pellegrini, allora vicesindaco del Giglio, saliva a bordo e insieme a un medico e un ufficiale salvarono oltre 500 persone. Un eroe nazionale insignito della medaglia al valor civile, che venerdì mattina è giunto a Ponticino, ed è andato oltre le più rosee aspettative aiutando, con le sue stesse mani, Giovanni e Bernardo a spostare le carcasse delle pecore predate, in attesa dell’arrivo dell’ASL per i dovuti controlli ed il successivo smaltimento. Il valore di una persona lo si valuta anche da queste cose. L’auspicio di Giovanni e Bernardo è che le loro pecore non vengano destinate al Monte Amiata, dove laRegione Toscana raccoglie le carcasse di animalipredati per alimentare lupi e ibridi che non possono essere reimmessi in natura (non stiamo scherzando, è davvero così). Questa è la trovata geniale di Stefania Saccardi, Vice Presidente della Regione Toscana, un vero e proprio oltraggio al lavoro degli allevatori. In un periodo di campagna elettorale, in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 Giugno, Mario Pellegrini ha dimostrato di essere più di un politico, presentandosi
come uno di noi, una persona disposta ad aiutare chi è in difficoltà, a fianco di chi lotta ogni giorno contro la cattiva gestione dei lupi e il lento declino del proprio lavoro. Ci auguriamo che Mario Pellegrini possa raggiungere il Parlamento Europeo e finalmente dare voce a coloro che combattono quotidianamente per preservare il proprio lavoro, ma più di tutto che contribuisca a tagliare i finanziamenti al fanatismo animal/ambientalista, che fa piovere milioni di euro nelle tasche di quegli “esperti” che lavorano per i lupi e contro le persone. Uno dei due agnelli uccisi. Mario Pellegrini, un politico decisamente fuori dall’ordinario
L’eroe della Concordia Mario Pellegrini offre il suo aiuto agli allevatori danneggiati.