Sabato 18 maggio 2024 seconda edizione della festa voluta da Fipe Confcommercio per sottolineare l’importanza economica, sociale e culturale del comparto, che in provincia di Arezzo è rappresentato da oltre 2.600 attività fra ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, servizi di catering e ambulanti alimentari
“Nell’era del virtuale in cui viviamo, la ristorazione ci permette di restare ancorati al mondo reale, dove contano le persone, la socializzazione, la condivisione. Così lo stare a tavola diventa occasione di incontro”. Ne è convinto Federico Vestri, presidente dei ristoratori aretini di Confcommercio, che ha deciso insieme ai colleghi di tutta la provincia di sostenere anche quest’anno la Giornata della Ristorazione per la Cultura della Ospitalità Italiana, che sabato 18 maggio si celebra in tutta Italia. Una iniziativa nata nel 2023 da un’idea di Fipe Confcommercio, la federazione dei pubblici esercizi italiani, per sottolineare l’importanza del comparto ristorativo sotto il profilo non solo economico, ma anche sociale e culturale. Giunta alla seconda edizione, gode del patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Ministero della Cultura e Ministero del Turismo. “Passione e identità sono i valori trainanti del nostro mestiere, che fa del servizio agli altri la sua missione. Ecco perché vogliamo festeggiare insieme ai nostri clienti questa Giornata, che premia l’impegno che mettiamo ogni giorno per mettere a tavola le persone”, aggiunge il presidente delle pizzerie aretine di Confcommercio Renato Pancini.Vestri e Pancini, insieme al direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni e ad una rappresentanza dei colleghi del settore, si sono dati appuntamento in un luogo simbolo dell’economia aretina, il palazzo di Sugar in corso Italia, per un set fotografico che potesse rappresentare la bellezza e l’orgoglio di appartenere alla categoria, che in Italia produce 54 miliardi di valore aggiunto, ha 1,4 milioni di occupati, ed è componente essenziale della filiera agroalimentare e del turismo, oltre che bandiera dello stile di vita italiano.In Toscana sono oltre 36mila* i pubblici esercizi registrati negli elenchi camerali, unità locali comprese. In provincia di Arezzo sono 2.684* i locali sparsi sul territorio fra ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, servizi di catering e ambulanti alimentari. “La Giornata della Ristorazione li vuole rappresentare tutti in maniera trasversale, dai ristoranti stellati alla pizzeria sotto casa o al ristorante etnico – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – Tutti gli imprenditori, gli chef, i sommelier, i baristi, i camerieri e le altre figure che ruotano intorno a questo mondo hanno fatto del servizio agli altri, dell’accoglienza e della convivialità un mestiere e una ragione di vita. È giusto aver inserito in calendario una occasione per celebrare i valori di cui sono portatori”. La Giornata della Ristorazione avrà anche un volto solidale: nell’occasione si potrà infatti donare qualcosa a sostegno delle mense di comunità gestite da Caritas Italiana su tutto il territorio nazionale per fornire ristoro e socialità a chi vive in condizione di fragilità. Le donazioni potranno essere fatte attraverso la piattaforma “Forfunding” di Intesa Sanpaolo sia su www.forfunding.com, sia inquadrando i QR Code disponibili sui centritavola posizionati nei ristoranti aderenti. Inoltre, chiunque potrà sostenere il progetto con una donazione attraverso gli sportelli ATM del Gruppo Intesa Sanpaolo nei giorni che precedono e seguono la Giornata della Ristorazione. La Giornata conta sul supporto di importanti aziende della filiera: Mulino Caputo, Cirio, Consorzio Tutela Vino Custoza DOC, Consorzio Tutela Grana Padano, Intesa Sanpaolo, Lavazza, Gruppo Sanpellegrino e Zucchetti Hospitality.
* Fonte: Infocamere su dati Registro Imprese
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CONFCOMMERCIO FIRENZE e AREZZO