AREZZO – Un colloquio sui temi dell’accoglienza, della sicurezza, della PACE, del commercio delle armi e dello sfruttamento, anche europeo, delle materie prime dei paesi extra europei ad iniziare dalla vicina Africa. La Rete Aretina Pace e Disarmo ha presentato a Don Sevére Boukaka il percorso che ha animato la sua attività: dalla maratona di lettura per le donne iraniane davanti alla basilica di San Francesco, al muro della Pace in piazza San Jacopo, alla riflessione di Don Pasetto e il giornalista Cefaloni su Guerra e Pace all’Auditorium Ducci del 13 ottobre scorso, alla storica Marcia per la PACE a cui ha partecipato il Vescovo Andrea e che ha riempito le vie di Arezzo.
Don Sevére ha illustrato l’impegno del “Centro pastorale diocesano per le migrazioni”, mettendo in luce il lavoro di ascolto, il conoscersi e riconoscersi tra identità e diversità, e le azioni messe in campo per il doposcuola dei bambini dei migranti e l’accoglienza delle loro famiglie. La RETE aretina ha segnalato una particolare attenzione per le problematiche dei bambini migranti NON accompagnati, per il Servizio Civile, per lo studio dei regolamenti U.E. sull’immigrazione. La Rete Aretina Pace e Disarmo ha ribadito grande preoccupazione per la corsa globale al riarmo e la crescita esponenziale del commercio delle armi. La RETE ha infine segnalato a Don Sevére l’esperienza del “liutaio dei barconi” Giulio Vecchini, promotore dell’associazione Mare di Mezzo, che vive a Cortona. Vecchini costruisce chitarre e liuti con i resti dei barconi naufragati nel mar Mediterraneo e, recentemente, ha donato la chitarra dei “migranti” a Papa Francesco. Il Direttore Don Sevére ha auspicato altri incontri per confrontarsi su questi temi e ha invitato la Rete al convegno “Accoglienza-sicurezza-pace. Un impegno comune” organizzato per volontà del Vescovo Andrea Migliavacca il 14 giugno prossimo.
La Rete Aretina Pace e Disarmo ringrazia il Direttore Don Sevére per l’attenzione e l’accoglienza.
RETE ARETINA PACE E DISARMO