Bonifacio Chiovitti, Ha inaugurato una “via tutta italiana” allo studio dell’antichità e dell’epigrafia

BOJANO – Bonifacio Chiovitti, eclettico intellettuale molisano colpito da ingiusta damnatio memoriae. Lunedì 1 luglio a Bojano lo studio inedito di Francesco Tavone. A Bojano in esclusiva la presentazione del lungo, difficile, rigoroso e approfondito studio di Francesco Tavone, alle 17,3 a Palazzo Colagrosso. Un’esistenza dedicata alle scienze dell’antichità e ai beni archeologici, ma non solo, tra medicina, erudizione, scienza, epigrafia, passione, politica. La diatriba col Momsen, il ruzzolone del tedesco, la morte improvvisa, i figli degeneri

Ha inaugurato una “via tutta italiana” allo studio dell’antichità e dell’epigrafia, in piena autonomia rispetto alla Germania, che, nella prima metà dell’800 pretendeva una sorta di supremazia in tale settore. Uno studioso a tutto tondo, ridotto e annullato da una damnatio memoriae dovuta, certo, al fatto che egli in vita non ha pubblicato gli esiti di tutte le sue ricerche, ma soprattutto determinata dalla dispersione, dopo la sua morte, della sua collezione di antichità, della sua biblioteca e soprattutto del suo prezioso archivio, contenente manoscritti, appunti, progetti di ricerche, carteggi e scritti vari. Bonifacio Chiovitti, morto inaspettatamente, ha avuto la sfortuna di lasciare due figli che invece di porsi a custodi della rilevante eredità culturale paterna la fecero diventare oggetto, insieme ai beni materiali ricevuti dal padre, delle loro annose beghe giudiziarie con il risultato che essa stoltamente fu frazionata. Il tutto, nell’indifferenza dell’Amministrazione comunale di Bojano, città natale di Chiovitti, della Provincia di Campobasso e dello stesso Governo italiano, che, invece, avrebbero dovuto operare per salvaguardare almeno la collezione- museo chiovittiana.

A riportare la luce sulla vicenda, uno studioso quale Francesco Tavone, grazie al sostegno del Lions Club di Bojano e Molise Noblesse. Lunedì 1 luglio alle ore 17,30, presso la Sala Universitaria di Palazzo Colagrosso, la presentazione del volume “Bonifacio Chiovitti, eclettico intelletutale molisano fra erudizione, ricerca e politica” che racconta di un’esistenza dedicate alle scienze dell’antichità e ai beni archeologici, ma non solo. L’evento, che ha il Patrocinio del COMUNE DI BOJANO, Assessorato alla Cultura, si aprirà con i saluti di CARMINE RUSCETTA Sindaco di Bojano; RAFFAELLA COLUMBRO, Assessore alla Cultura del Comune di Bojano, CARMEN D’AMICO Presidente Lions Club di Bojano, MINA CAPPUSSI Ceo di Molise Noblesse, docente a contratto Università Roma Tre, giornalista, direttrice del quotidiano internazionale “Un mondo di italiani”

Interverranno: SEBASTIANO MARTELLI, Professore di Letteratura italiana Università di Salerno; ORESTE GENTILE, Studioso di storia e archeologia; PIETRO PETTOGRASSO, Studioso di storia, FRANCESCO TAVONE, Autore del libro. Coordinamento e conclusioni affidate al giornalista GIORGIO RICO

“Il mio interesse per Bonifacio Chiovitti – ricorda Francesco Tavone, autore, tra l’altro, di uno scritto su Girolamo Pallotta – risale a molti anni addietro e a destarlo sono stati i giudizi lusinghieri espressi nei suoi confronti da vari uomini di cultura della fine dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento enel contempo questo disconoscimento post mortem del suo valore di studioso autorevole, di erudito, di ricercatore e di politico. Obiettivi della ricerca sono stati: una ricomposizione della sua figura di uomo di talento che dedicò tutta la sua vita allo studio; attenzione alla sua formazione e i suoi interessi culturali di botanico, medico, esponente della letteratura di montagna, studioso di rilievo di archeologia, ed epigrafia, numismatica, filologia, collezionista, appassionato di libri, politico aderente al cattolicesimo e al neoguelfismo, nonché al ruolo da lui svolto nella tutela dei beni storico-culturali, in particolare di quelli archeologici”.

“Come Molise Noblesse – spiega Mina Cappussi – ci siamo interessati al Chiovitti per la sua passione per l’archeologia e le antichità, ma soprattutto per l’interesse verso i Sanniti. Una nota di colore. La diatriba tra il Nostro e Teodor Mommsen il quale aveva pensato, erroneamente, di identificare la Bovaianom sannita con l’attuale Pietrabbondante, mentre è acclarato che non possa che essere l’attuale Bojano la nota capitale dei Sanniti Pentri di cui parla Tito Livio e altri eminenti studiosi del passato. A Bojano si racconta che, stizzito dalle tesi del collega tedesco che era andato a trovarlo nella sua casa di Bojano e lo stava salutando sull’uscio, Chiovitti lo abbia spinto per scale in una rovinosa caduta rimasta nella storia locale”

La monografia si chiude con un’appendice con le epistole scritte o ricevute da Chiovitti avendo per interlocutori varie personalità di spicco, fra cui Giuseppe Fiorelli, i ministri Bonghi e De Sanctis, Cavedoni, Garrucci, De Gubernatis e Mommsen

Direttore UN MONDO D’ITALIANI  — ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE  

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