Il murales alla Chiassa ancora una volta oltraggiato

“Alla Chiassa si è registrato un altro sfregio. Il murales che ricorda l’azione eroica dei due partigiani Mineo e Rosadi è stato imbrattato per l’ennesima volta. Di conseguenza, la prima considerazione è un ringraziamento a chi, anche in questo caso, ha proceduto prontamente alla cancellazione delle scritte offensive e che, tra l’altro, ha organizzato proprio sabato scorso una serata teatrale per ricordare Mineo e Rosadi

dichiarazione dei gruppi consiliari Pd e Arezzo 2020

Sembra diventata una sfida fra civiltà e imbecillità, rispetto alla quale non indietreggeremo. Tuttavia comincia a serpeggiare in noi un sospetto, ovvero che una bella inchiesta in stile Fanpage sia necessaria in qualche partito locale. Riteniamo che i gesti di questi ignoranti, peraltro di carattere confuso e infantile, siano comunque frutto di un’ispirazione ideologica chiaramente riconducibile alla destra estrema e neo-fascista, che mischia come al solito il brodo primordiale di suggestioni razziste, antiebraiche e antisemite, nazionalismo etnico, supremazia bio-genetica, la triade magica Dio – patria – famiglia, coniugata non in senso mazziniano ma come ariete da combattimento contro ‘gl’immortali principi’ della Rivoluzione Francese. Insomma, la tradizionale spazzatura che riempie la pattumiera della storia e che è dura a morire, senza dubbio, in Fratelli d’Italia e, Vannacci docet, anche nella Lega. Ci piacerebbe essere rassicurati dai vertici di questi partiti, sia nazionali che locali, che è in corso o è terminata la ripulitura da quel bagaglio pseudo-culturale che a qualcuno scalda ancora il cuore o suggerisce gesti patetici elevati alla… decima”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.