Tanti visitatori per “Ànemos” di Giuliano Caporali a Lucignano

LUCIGNANO – Prosegue fino al 4 agosto 2024 “Ànemos”, personale di pittura di Giuliano Caporali allestita nella Sala “Don Enrico Marini” (ex Oratorio del Corpus Domini) e nel Museo Comunale, in piazza del Tribunale a Lucignano (AR) La mostra di pittura proseguirà fino al 4 agosto nella Sala “Don Enrico Marini” e nel Museo Comunale

La mostra, presentata da Marco Botti e patrocinata dal Comune di Lucignano, è visitabile dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Nelle prime due settimane di apertura già tanti turisti hanno visto la nuova esposizione dell’artista aretino, inaugurata lo scorso 22 giugno nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia, alla presenza delle autorità locali. Partendo dal titolo, il termine greco “ànemos” che significa letteralmente “vento”, il visitatore è invitato a intraprendere un viaggio fisico e dello spirito alla ricerca di se stesso, incoraggiato dal quel soffio vitale la cui presenza non è direttamente percepibile, ma influisce nella vita di tutti noi. Per l’occasione Giuliano Caporali presenta una serie di opere inedite, sempre sul solco della sua incessante ricerca, in cui le stratificazioni di materia e colore si fanno ancor più complesse, alla ricerca della sintesi e della purezza. Apparentemente questo concetto può sembrare un paradosso, ma in realtà esprime in pieno la poetica del pittore. Il mio lavoro attuale è orientato a esprimere la calma della mente, a manifestare il silenzio – spiega Caporali. – Chiedo all’io di azzerarsi, convinto che debbano essere le mie opere a parlare. Cerco di mettermi in ascolto con il dipinto, cercando una lunghezza d’onda che permetta allo spettatore di andare oltre ciò che si vede, per poter contemplare la pura presenza degli elementi che compongono il quadro. Le opere sono universi di significato che chiedono di essere guardati intensamente, scavati al loro interno, con l’obiettivo di ritrovare luoghi della memoria e offrirsi a una meditazione infinita”. In “Ànemos” il visitatore troverà tutti gli elementi che fanno apprezzare l’arte di Giuliano Caporali, una pittura ai margini dell’informale, gestuale e immediata, in rapporto stretto con l’inconscio. L’artista sperimenta e approfondisce equilibri e armonie tra forma, materia, segno e colore, attraverso i quali rivivere il vissuto personale che si fa collettivo, recuperare valori mai dimenticati, provare emozioni istintive e rivelare verità celate nell’angolo più intimo dell’anima. 

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