AREZZO – Sabato 13 luglio 2024, dalle ore 16.30, a San Severo di Arezzo si svolgerà “Ricordo dagli 80 anni dell’eccidio”, un pomeriggio dedicato alle vittime della strage nazista che il 14 luglio 1944 sconvolse la località lungo la strada panoramica che sale verso l’Alpe di Poti L’inizia tiva è inserita nel calendario di “Estate all’Alpe di Poti” ed è organizzata da La Fattoria in Cammino Ets e dalla comunità rurale Viviamo Poti. Alla vigilia dell’ottantesimo anniversario dall’efferata strage nazista, sabato 13 luglio a San Severo si ripercorre l’episodio che insanguinò l’Alpe di Poti nel 1944. Ci sarà anche la Casa del Vento.
I FATTI Il mattino del 14 luglio 1944, un gruppo di quindici militari tedeschi eseguì un rastrellamento a San Severo, dove vivevano tredici famiglie di contadini, boscaioli e carbonai, in quel periodo impinguate da alcuni sfollati di Arezzo. I soldati arrestarono venti uomini accusati senza prove di far parte delle bande partigiane o di proteggere la loro clandestinità, ne rilasciarono tre e accompagnarono gli altri in un vicino boschetto, dove li trucidarono. Le diciassette vittime avevano un’età compresa tra 17 e 67 anni. Ancora oggi un monumento in pietra e marmo, di fronte alla chiesa romanica di San Severo, ricorda quel crimine disumano.
IL PROGRAMMA Alla vigilia degli ottant’anni dai terribili fatti, San Severo ospiterà un’iniziativa per ricordare una delle più efferate stragi naziste nel territorio aretino e ridare voce a quelle persone che morirono o rimasero segnate per sempre da quei giorni. Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti alle ore 16.30 accanto alla chiesa. Da lì partirà una camminata verso il luogo dell’eccidio, guidata dal giornalista culturale Marco Botti, che spiegherà il contesto in cui svolse la rappresaglia e racconterà la storia del monumento inaugurato nel 1952. Sul luogo esatto in cui i civili vennero trucidati ci sarà un toccante intervento musicale della band Casa del Vento, accompagnata da altri musicisti di tutta la provincia. Dopo il rientro alla chiesa di San Severo, alle ore 18, verrà presentato il libro “Madre di partigiano. Diario di Rita Nencetti” (Aska Edizioni) curato da Matteo Scarpelli. Nel corso del pomeriggio testimonianze, racconti e riflessioni sugli eccidi nazisti compiuti e su quelli evitati in terra aretina – ci sarà, ad esempio, la Brigata XXV Maggio di Chiassa Superiore – si alterneranno ad alcuni brani tratti dal repertorio della Casa del Vento, che sarà presente con Luca Lanzi (voce e chitarra), Sauro Lanzi (fisarmonica) e Massimiliano Gregorio (basso). Da ricordare che due membri della band aretina, Luca e Sauro Lanzi, nel massacro persero il nonno paterno. L’intenso pomeriggio si concluderà al tramonto, con una merenda e la proiezione del video realizzato dalla Casa del Vento con le terze classi della scuola media dell’I.C. Vasari di Arezzo dal titolo “Rispolveriamo la nostra memoria. Le loro vite, la nostra libertà”. Durante l’evento saranno allestite, all’esterno della chiesa di San Severo, due emozionanti mostre fotografiche: “Ed io ero Sandokan. Sguardi di partigiani” di Lorenzo Nasi ed “Eccidi nazifascisti ad Arezzo. I luoghi della memoria” acura di Giulia Stanghini e Anpi Arezzo.