Bologna – Dall’11 al 13 ottobre 2024, l’iniziativa si terrà nel territorio di Castiglione dei Pepoli e,
in un’ottica di rete, in tutta l’area dell’Appennino bolognese. Quest’anno, la scuola sbarca anche in Piemonte con l’edizione zero che si terrà da venerdì 20 a domenica 22 settembre in Valle Vermenagna (CN) Cosa favorisce la permanenza delle nuove generazioni in Appennino? Quali sono gli spazi di cultura e socialità che possono alimentare il loro presente e renderle capaci di costruire nuovi futuri possibili? Futuro è il tema della quinta edizione della Scuola di Ecologia Politica in Montagna.
Dall’11al 13 ottobre 2024, i corsi si terranno anche quest’anno nel territorio di Castiglione dei Pepoli e, in un’ottica di rete, in tutta l’area dell’Appennino bolognese (grazie alla collaborazione con i Comuni di Camugnano e San Benedetto Val di Sambro e con l’Unione Appennino Bolognese). Ideata dell’Associazione Boschilla in collaborazione con Articolture, casa di produzione culturale di Bologna e Bottega Bologna APS, la scuola gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna ed è realizzata grazie al contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e in partnership con l’Associazione Riabitare l’Italia. Le iscrizioni si sono aperte il 15 luglio e ci sarà tempo fino al 15 settembre 2024 per mandare la propria adesione. La scuola prevede un massimo di 20 partecipanti. Il tema del Futuro verrà declinato in due filoni principali: la “memoria” e le “scuole”, intesi come presidi imprescindibili soprattutto nelle terre alte, per costruire nuovi percorsi e affrontare le sfide contemporanee, in modo rigorosamente ecologico. L’obiettivo delle docenze è quello di restituire una panoramica tanto del delicato stato dell’arte, quanto di nuovi processi e sperimentazioni sia nell’ambito dell’educazione e della formazione, che nella gestione e valorizzazione degli archivi e di tutte le forme di memoria storica, quali fondamenta identitarie di una comunità. Tutte le informazioni le trovate qui.
La scuola di ecologia politica sbarca in Piemonte La novità di quest’anno è l’apertura di una nuova Scuola di Ecologia Politica in Montagna, in Piemonte, a Vernante e in valle Vermenagna (in provincia di Cuneo). L’edizione zero rappresenta l’inizio di un’esperienza che nei prossimi anni punta a coinvolgere tutte le valli cuneesi, per strutturare un dialogo continuativo tra terre alte alpine e appenniniche. La valle Vermenagna è stata scelta come territorio pilota per le sue specificità ambientali, sociali e culturali che la rendono spazio ideale di un confronto sui temi dell’ecologia politica. Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione con Noau Officina Culturale e NEMO Nuova Economia in Montagna, con il supporto di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRC. I corsi si terranno da venerdì 20 a domenica 22 settembre nel Centro Visita del Parco Alpi Marittime a Vernante. La Scuola è rivolta ad amministratori e imprese locali, studenti universitari e giovani under 35 del territorio. La partecipazione è gratuita e sono previste cinque borse di ricerca del valore di 500 euro l’una. Le iscrizioni sono possibili fino al 1 agosto. Tutte le informazioni le trovate qui.
Perché una Scuola di Ecologia Politica in Montagna
L’ecologia politica è una disciplina che intreccia i fattori economici, sociali e culturali ai fenomeni ambientali, per interrogarsi – e interrogare il potere politico – su come sia possibile inciderem positivamente sulla crisi ecologica che il mondo sta attraversando. Aprire la riflessione e il confronto nelle terre alte italiane è un modo per osservare il centro, il modello-città, i suoi cortocircuiti e i suoi fallimenti da una prospettiva alternativa. La rete pubblico-privata che si è creata e cresce, attorno al progetto, anno dopo anno dal 2020 a oggi, dimostra la necessità dei territori di strutturare un confronto attivo con professionisti multidisciplinari e le comunità di riferimento, per trovare risposte – ma soprattutto porsi le giuste domande – per affrontare sfide irrimandabili della contemporaneità.