La storia inedita del connubio fra Cesena, il suo ippodromo, Citta’ di Castello

La storia inedita del connubio fra Cesena, il suo ippodromo, Citta’ di Castello e la Mostra Nazionale del Cavallo rivive ancora oggi dopo più di mezzo secolo grazie ad una serata di corse al trotto interamente dedicata all’altotevere umbro sabato 24 agosto inserita nel palinsesto dell’ippica nazionale – Tutto ebbe inizio alla fine degli anni ’60 quando i cavalli del cavalier Ferri della scuderia ALMAFRA’, scendevano in pista al “Savio” con i con i colori di Città di Castello, le giubbe indossate dai driver con il simbolo bianco-rosso cittadino con Croce di Lorena centrale

La storia inedita del connubio fra Cesena, il suo ippodromo, Citta’ di Castello e la Mostra Nazionale del Cavallo rivive ancora oggi dopo più di mezzo secolo grazie ad una serata di corse al trotto interamente dedicata all’altotevere umbro. Tutto ebbe inizio alla fine degli anni ’60 quando i cavalli del cavalier Ferri della scuderia ALMAFRA’, scendevano in pista al “Savio” con i con i colori di Città di Castello, le giubbe indossate dai driver con il simbolo bianco-rosso cittadino con Croce di Lorena centrale. La “classica” dell’estate si avvicina: una serata all’ippodromo “Savio” di Cesena con le eccellenze del territorio. Da oltre 50 anni, Città di Castello e Cesena, grazie all’intuito di “pionieri dell’ippica” degli anni ’60, come i cavalieri, Furio Ferri, protagonista assoluto, Riccardo Gualdani ed altri appassionati, ancora oggi insieme più che mai all’insegna della cultura, arte, storia e tradizioni. La serata dedicata dedicata all’altotevere umbro ormai costituisce l’evento simbolo di amicizia e collaborazione fra la città di Raffaello, Luca Signorelli e Alberto Burri e la Valle del Savio. Quella in programma sabato 24 Agosto, sarà infatti una riunione di corse al trotto dedicata al Comune di Città di Castello, alla Mostra Nazionale del Cavallo (oltre mezzo secolo di edizioni, in programma il 7 e 8 settembre) a padre Danilo Reverberi, frate francescano esperto sopraffino e amico dei cavalli scomparso tre anni fa. Ed ancora i premi intestati all’allevamento umbro di cavalli di qualità con il titolare di una delle più prestigiose scuderie del Centro-Italia, Sergio Carfagna, (allevatore di Iglesias, Irina e Via Lattea, la cavallina bianca che ha stupito il mondo e la scienza ed ora di Love Pax con il cuore bianco in fronte) e al “collega” di galoppo e “re” Palio di Siena, Rodrigo Bei (nella leggenda per averne vinti addirittura due, nel 1998 con Re Artù e nel 2000 con Urban II) con la sua azienda Tecnosport Italia e l’imprenditore, Giuliano Martinelli, titolare di “Giuliano Tartufi”, sportivo a tutto tondo e presidente del comparto alimentare della Cna Umbria. “Anche questa estate con orgoglio e soddisfazione si prosegue nella strada tracciata di accostare il nome della città, il marchio prestigioso della Mostra Nazionale del Cavallo, la qualità e le eccellenze dei nostri allevamenti umbri alla città di Cesena, al Savio, a cui ci legano da decenni, grazie in particolare al compianto cavalier, Furio Ferri, noto imprenditore (titolare della “mitica” scuderia Al.ma.fra. e di cavalli al trotto) al cavalier Riccardo Gualdani ed altri ancora, un’amicizia e collaborazione che risale alla fine degli anni sessanta”, hanno dichiarato il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e gli assessori, Letizia Guerri, Michela Botteghi e Riccardo Carletti a nome di tutta la giunta, nel ribadire “la costante occasione di promozione del territorio e delle bellezze artistico, culturali, ambientali ed eccellenze agroalimentari che da anni ormai in estate si rinnova grazie alla serata dedicata a Citta’ di Castello, alla Mostra Nazionale del cavallo e ai suoi protagonisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’ippica.” “Ci sarà spazio anche per rinsaldare i vincoli di amicizia e collaborazione istituzionale – hanno concluso sindaco e assessori – con il comune di Cesena a cui lo scorso anno abbiamo consegnato il ricavato della raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate, attivata nell’ambito del torneo di calcio in amicizia che ha visto scendere in campo allo stadio “Bernicchi” di Citta’ di Castello, le squadre dell’amministrazione comunale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Un segnale concreto di amicizia e solidarietà che si rinnova ancora una volta nell’ippodromo faro dell’ippica estiva: Cesena e Citta’ di Castello sotto i riflettori del bellissimo impianto del Savio”. Nel corso della presentazione della serata “altotevere” di corse al trotto, (che precede il gran finale di sabato 7 settembre con i fuochi d’artificio e la Race Off del Campionato Europeo) il Presidente e direttore generale di Hippogroup Cesenate, Massimo Antoniacci e Marco Rondoni ed il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, hanno riconfermato la sinergia con Città di Castello, la Mostra Nazionale del Cavallo e il settore allevatoriale dell’Umbria e le sue imprese, divenuta ormai strutturale all’interno della programmazione estiva del trotto nazionale.” Allo studio progetti di collaborazione fra i due comprensori su diversi ambiti. CDCNOTIZIE/2024/08/17/COMUNINLINEA/309/GGAL

LA STORIA INEDITA

Il connubio fra Città di Castello e l’ippodromo “Savio di Cesena” coincide con l’origine della Mostra del Cavallo di Città di Castello datata 1967 ed in particolare con l’attività e la passione per i cavalli, l’ippica e il mondo delle corse al trotto di grandi imprenditori tifernati come il compianto cavalier, Furio Ferri, (alla cui memoria il comune di Città di Castello ha attribuito una targa ufficiale). Fin dai primi anni ‘60 fu artefice, assieme ad altri amici che lo seguirono, di mettere in atto un’adesione speciale con Cesena, il suo ippodromo, intessendo un reciproco rapporto fatto di amicizia, lavoro, partecipazione dentro quelle realtà sportive e imprenditoriali. Nel 1967 decise di fondare la scuderia ALMAFRA’ che in oltre un decennio di attività fece squadra e filiera per allevare puledri, allenarli, farli esordire e correre in pista (nelle foto). I cavalli alcuni dei quali sono nati e facevano le prime sgambature vicino Città di Castello, a Promano, (fu costruita anche una pista di allenamento presente fino a poco tempo fa), successivamente venivano trasferiti nei box interni della scuderia all’ippodromo del Savio per il perfezionamento e il debutto agonistico in gara. Le competizioni oltre a Cesena erano previste anche all’ippodromo bolognese di Arcoveggio. I driver designati che si alternavano alla preparazione e alla guida in corsa dei cavalli furono, Armando Tugnoli e Antonio Trivellato. Naida (nella foto), Bavarì, Sacalo, Mister Lorenzo, sono solo alcuni dei cavalli che hanno debuttato con il team ottenendo ottimi risultati complessivi evidenziato buone performance e vittorie. Immagini ancora oggi vivissime grazie alla presenza di quei ricordi in bacheca e library custodite dai figli. Furio Ferri era molto legato alla terra dove viveva e decise di realizzare le uniformi ufficiali da indossare in pista con i colori di Città di Castello, il simbolo bianco/rosso cittadino con Croce di Lorena centrale (come potete vedere nella foto a colori sulla pista di Cesena) che ha certificato per molte stagioni il primo vero legame ippico tra Romagna e Tifernate, aiutando con ogni probabilità a far conoscere questo lembo di territorio Umbro alla moltitudine di pubblico che allora frequentava assiduamente gli ippodromi. Le divise, cappelli e corredi di corsa esistono ancora ad imperitura memoria. Dal 1973 Furio Ferri venne iscritto con qualifica di socio nell’organigramma Anact – Associazione Nazionali Allevatori Cavallo Trottatore. Il cavalier Riccardo Gualdani, era un amico e profondo ammiratore di Furio Ferri e spesso lo affiancava a Cesena aprendogli di fatto le porte delle scuderie e facendogli conoscere da vicino il background unico dell’ippodromo. Da quel momento in poi il legame indissolubile fra Citta’ di Castello e Cesena è proseguito fino ad oggi, sancito a livello istituzionale da una delibera che ancora oggi trova fortunata conferma.

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