Citta di Castello che unisce 7 comuni e 25 spazi culturali dell’Alto Tevere Umbro. Secondi e Botteghi: “Strumento al servizio del territorio, che ha contributo ad accorciare le distanze anche tra comuni e a fare un passo verso la Valle Museo”
Per il quinto anno consecutivo la rete dei musei dell’Alto Tevere è stata finanziata dalla Regione Umbria nell’ambito del bando della legge 24/2003 per la promozione culturale.La rete dei musei, conosciuta come RIM, dal 2023 ha cambiato denominazione in MUA, Musei Umbria Alto Tevere, “per collegarsi in modo più immediato alla Regione Umbria e alla Valtiberina umbro toscana” ricordano il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, commentando positivamente come amministratori del Comune capofila della rete, anche a nome dei colleghi di Umbertide, San Giustino, Montone, Monte Santa Maria Tiberina, Citerna, Lisciano Niccone, il contributo di poco meno di 32 mila euro con cui sono state finanziate le attività del progetto 2024 dal titolo Rinascimento e Contemporaneità, in continuità con l’identità quattro e cinquecentesca di questa parte dell’Umbria e con la campagna di marketing territoriale La Valle di Signorelli, svolta nel 2023 in occasione del Cinquecentenario dell’artista.
Attualmente della rete MUA fanno parte 7 comuni e 25 musei e spazi culturali, dalla Fondazione Burri alla Scuola di musica Puccini, dal Museo Galleria Rometti all’Archivio Nuvolo o al Museo civico di Montone, una rete con una sua web-app in cui oltre alle informazioni si musei e percorsi, è possibile anche prenotare on line le visite.
“I primi anni del progetto RIM-MUA sono stati dedicati alla costruzione di una infrastruttura digitale efficiente, completa e agile che fosse al servizio della rete e che permettesse una visione a 360 gradi su tutte le peculiarità e le presenze museali del territorio. Anche all’oggi è l’unico strumento reale, operativo di integrazione nelle politiche di promozione esterna dell’area vasta. Tale attività non ha impedito di muoversi anche in altre direzioni, ad esempio verso Cortona, con cui Città di Castello ha siglato un protocollo di intesa, o di approfondire identità altrettanto importanti e dominanti come il Medioevo, contribuendo ad elevare l’offerta culturale del territorio” spiegano Secondi e Botteghi, aggiungendo le principali attività del progetto in corso: “In primo luogo grazie al lavoro svolto proseguiremo con il tema portante Rinascimento e Contemporaneità, due parole che evocano naturalmente interesse e fascino in ogni target di pubblico, attraverso la conferma di sponsorizzazioni sui social e progettazione e alla scrittura di un video in cui siano rappresentate tutti i soggetti aderenti, che sarà proposto attraverso un monitor in ogni sito MUA, così da superare la produzione su supporto cartaceo, destinata ad un’obsolescenza rapida, con un’opzione facilmente aggiornabile o modificabile. I video saranno touch screen in modo rendere interattivo l’utilizzo e saranno preveduti solo nei musei che non abbiamo supporti alternativi in cui proporre il video”.
“Se il 2023 è stato l’anno del Rinascimento con il Cinquecentenario di Luca Signorelli, per la rete MUA il 2024 sarà l’anno della Contemporaneità, tematismo a cui afferiscono, a partire dai musei Burri, molti siti e spazi museali della rete e in previsione nel 2026 del Centenario di Nuvolo, Giorgio Ascani. In relazione alla attività “Musei on” della Regione Umbria che, per incentivare ulteriormente la fruizione, da parte del pubblico – residente e non – dei musei regionali, ha dotato la Pinacoteca comunale di Città di Castello di particolari strumentazioni tecnologiche specifiche per la “visita aumentata”, la rete nel 2024 svilupperà un percorso relativo al Contemporaneo da collegare sia al tematismo previsto nei totem di Musei on sia nell’attività di rete che la Regione incentiva tra le strutture selezionate, a partire dall’attività coordinata dalla GNU “La sottile linea d’Umbria”. Collegato al sistema satellitare attraverso i luoghi geolocalizzati della rete MUA, nel 2024 si procederà ad approfondire il filo degli itinerari storici-ambientali, con l’implementazione di un percorso a carattere monumentale nel quale saranno inseriti le rocche, le torri e i castelli visitabili o presenti nel territorio con le informazioni di apertura e le modalità di visita. Nel corso dell’anno il percorso sarà oggetto di una specifica campagna attraverso l’organizzazione di week end tematici organizzati in collaborazione con le associazioni del territorio in cui arte, ambiente e cultura materiale possano essere di valorizzazione anche per i territori che non hanno ancora attrattive museali ma che possono contare su attestazioni antiche di particolare suggestione. Nel 2024 una delle attività prevalenti di MUA sarà rivolta ad un’alfabetizzazione delle giovani generazioni, sia interne che esterne al territorio, sull’identità artistica e storica dell’Alta Valle del Tevere. In questa azione avrà una specifica applicazione il binomio “Rinascimento e Contemporaneità” nel quale viene evocato, anche se non descritto pienamente, una delle più evidenti caratteristiche di quanto sopravvissuto al passato. Dopo l’adozione delle audioguide, disponibili sull’app gratuitamente, l’estensione dell’accessibilità culturale per pubblici con bisogni specifici sarà incrementata attraverso supporti guide in comunicazione CAA (alternativa e aumentativa) dei principali musei. L’impiego di una stampante 3D al servizio della rete, inserita nel progetto della Regione Umbria “Musei on”, sarà un ulteriore spunto per realizzare riproduzioni delle opere da utilizzare come elemento di supporto nelle visite e nelle attività laboratoriali.