TAGLI ALLA SANITA’ IN VALTIBERINA

DAL CONSIGLIERE CASUCCI SOLO IPOCRISIA E STRUMENTALIZZAZIONE, FORSE SI E’ DIMENTICATO CHI AMMINISTRA E CHI GOVERNA? AVS – Alleanza Verdi e Sinistra Italiana della Valtiberina apprende con piacere dalle parole lo stupore del Consigliere Regionale, nonché Vice Presidente del Consiglio Regionale, pubblicate il 5 settembre nel quotidiano La Nazione nella pagina dedicata alla Valtiberina Toscana per ulteriori tagli al personale, ed in particolare nell’organico del reparto di medicina, “stimolando” quindi una “denuncia” sull’ulteriore depauperamento dei servizi sanitari di base nei territori più a est della Toscana

Leggiamo da diverso tempo numerosi articoli con giuste preoccupazioni della Lega, pubblicate nei media d’informazione: da quella stampata a quelli in digitale, ai social alla tv, rappresentate attraverso esponenti locali i quali speriamo, e ci auguriamo, non si fermino alle c.d. “giornalate” di propaganda ma facciano modo che tali preoccupazioni arrivino alle sedi istituzionali dove sono largamente rappresentati ovvero: sia nel governo nazionale con il Segretario Matteo Salvini Ministro, nonché Vice Presidente del Consiglio, dal Ministro delle Economie e Finanze Giorgetti e il Sotto Segretario alle Politiche Sociali Durigon il quale hanno voce nel capitolo sanità pubblica assieme a tutta la maggioranza di Governo che omette, però, tramite i propri rappresentanti zonali, di informare delle preoccupazioni e perplessità per il taglio di 1,2 miliardi perpetuati attraverso il def di aprile 2024 a scapito della messa in sicurezza degli edifici ospedalieri e quindi costringendo le Regioni a rivedere i servizi. Non solo questo ultimo taglio, uno dei tanti cui assistiamo oramai da anni, a scapito delle strutture ospedaliere periferiche, come nel caso della Valtiberina, ma anche a scapito dei servizi minimi essenziali, la carenza di personale medico, infermieristico e tecnico in quanto vede sempre più frequentemente questi professionisti sottoposti a turni assurdi e straordinari che comportano conseguenze soprattutto sulle prestazioni. Ovvio non ricordare che queste pratiche c.d. “di rimodulazione” (in pratica tagli) favoriscono la sanità privata con costi aggravati per cittadini e Regioni aggravate, è obbligo dirlo, da scelte spesso non oculate ed economiche rispetto alla spesa pubblica e ai cittadini. Non dimentichiamo le affermazioni pubbliche degli esponenti di governo a favore di un servizio sempre più privatistico dove, spesso, non importa se la sanità privata funzioni meglio o peggio. L’importante è il profitto di società private che gestiscono strutture e servizi. Il Partito della Lega è ben rappresentato in Valtiberina ed in particolare nel Comune di Sansepolcro che vede un’Amministrazione a maggioranza con traino leghista, ricordiamo la campagna elettorale da “civici” ora quasi tutti collocati in quei stessi partiti che governano l’Italia, che dovrebbe imporsi istituzionalmente sul futuro dell’Ospedale della Valtiberina e battersi in un fronte comune per il mantenimento dei servizi minimi assistenziali e il definitivo ripristino di servizi come, per esempio, la grave carenza di Medici Pediatri in Valtiberina. Tema quest’ultimo, uno dei tanti, oramai annoso e non più sostenibile per i cittadini privi di punti di riferimento stabili per le visite dei propri figli. Purtroppo notiamo solo tagli di nastri ed eventi poco appetibili nella valorizzazione del territorio e mai nessuna presa di posizione dell’Amministrazione di Sansepolcro a difesa del Servizio Sanitario locale e dei servizi minimi essenziali. Pertanto auspichiamo meno ipocrisia dagli attori che ci governano ai vari livelli e da chi fa eco dalle sezioni politiche della Lega affinché si battano per invertire la rotta continua dei tagli alla sanità pubblica perpetuata dal Governo nazionale e dalle Regioni, Regione Toscana compresa, spronando le Amministrazioni locali affinché non tralascino la rappresentanza delle loro comunità a difesa dei servizi e dei beni comuni Come AVS Valtiberina riteniamo necessario che la Regione e l’ASL Toscana Sud Est aprano un confronto con le aree periferiche, quindi anche con la Valtiberina, con l’obbiettivo di definire una “programmazione” che, nonostante le difficoltà in cui le politiche nazionali lasciano il SSN,  riesca a dare stabilità ai servizi dell’ Ospedale di Sansepolcro, del Distretto e dei Servizi, evitando interventi che ogni volta vanno a coprire un’emergenza ma non affrontano la situazione dell’ insieme delle attività. Sinistra Italiana della Valtiberina sta costituendo una realtà attenta a questi temi a garanzia dell’informazione delle cittadine e dei cittadini, a difesa del lavoro, dei beni comuni, della sanità pubblica, dell’ambiente e del futuro delle nuove generazioni. Siamo fermamente contrari al ddl Calderoli, un progetto che spacca l’Italia e aumenta le disuguaglianze tra le diverse regioni del nostro Paese e per questo aderiamo convintamente alla raccolta firme per il referendum, la difesa della democrazia e della coesione nazionale è una priorità. Non possiamo rimanere inerti di fronte a tentativi di frammentazione del nostro Paese.

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