PIEVE SANTO STEFANO – sabato 14 settembre storie di migrazioni, e di ricerca delle proprie radici nell’incontro con Thaisa Bestetti e Paolo Masini, e nella presentazione del volume DiMMi 2023 | Paola Tellaroli torna a Pieve per presentare la sua memoria vincitrice del Premio Pieve 2023 | A proposito di Saverioè lo spazio dedicato al fondatore dell’Archivio, con Andrea Mulas e Pietro Clemente tra i tanti relatori in dialogo con Guido Barbieri | la memoria in musica e canzoni sul palco del campo alla Fiera con la band Casa del vento
La storia dei migranti è spesso anche quella dei nostri genitori. Conoscerla a fondo è conoscere più a fondo anche noi stessi, ed è quello che ha fatto la giovane brasiliana Thaisa Bestetti, che seguendo le tracce del nonno italo brasiliano, venuto nel nostro Paese con le truppe brasiliane nel 1944 per la liberazione dell’Italia, ha ritrovato le proprie radici. In un incontro indipendente, ma che con DiMMi ha molto in comune, Thaisa parla del suo tour alla ricerca de Le radici della memoria con Pierangelo Campodonico, Maria Grazia Lancellotti, Paolo Masini, Davide Valeri in un incontro, alle 10, con la direttrice Natalia Cangi; Nella stessa acqua, raccolta dei racconti vincitori del concorso DiMMi2023, arricchisce il già rilevante fondo archivistico DiMMi contenuto presso l’Archivio Diaristico, un archivio di fonti e documenti anche per coloro i quali vivono la condizione di apolide. Nelle due postfazioni che accompagnano il volume, Federica Manzoli e Maria Chiara Rioli restituiscono tutta la complessità e la ricchezza biografica, storica e politica del percorso di DiMMi, spazio di rispecchiamento in cui riconoscersi senza perdere se stessi, nella stessa acqua. La raccolta è presentata nell’incontro alle 11.30 dalle curatrici e da Yvette Samnick, Jasemina Zeqiraj, Alessandro Triulzi, Gaia Colombo;Paola Tellaroli è stata premiata nell’edizione 2023 del Premio Pieve per una memoria importante in cui racconta la sua esperienza di riabilitazione da un ictus che l’ha sorpresa a 30 anni, le lungaggini burocratiche del sistema sanitario. Da oggi la sua memoria Tutta la polvere del mondo in faccia è diventata libro con il sottotitolo Quando guarire è un atto collettivo (Terre di mezzo, 2024), Paola ne parla nel pomeriggio, alle 16,con Filippo Maria Battaglia, Massimo Cirri e Sara Ragusa; alle 17, lo spazio A proposito di Saverio porta in primo piano il racconto del Novecento attraverso la figura del fondatore dell’Archivio. Nella sua introduzione a L’occhio del barracuda (Terre di mezzo, 2024) Marcello Flores racconta «Saverio era, e si sentiva, un rivoluzionario, un comunista, un giornalista, un intellettuale che ha attraversato quasi un secolo in cui, se si esclude la Prima guerra mondiale, è stato testimone di cambiamenti inimmaginabili, di tragedie inattese, di speranze entusiasmanti e quasi sempre deluse»; per Andrea Mulas, autore de L’oro introvabile. Saverio Tutino e le vie della rivoluzione (il Mulino 2024) «Tutino è personaggio – inconsapevole – da spy story. Commissario politico della 76ma Brigata Garibaldi durante la Resistenza, poi iscritto al Partito comunista italiano, legato alla rivoluzione cubana e interlocutore riconosciuto da Fidel Castro. Comunista inquieto, curioso, indisciplinato, anti-dogmatico». Intervengono inoltre Mario Avagliano, Enzo Brogi, Pietro Clemente, Guido Barbieri, letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti. Chiude la terza giornata la band aretina Casa del Vento con musica e storie della Resistenza, delle stragi nazi-fasciste, delle lotte operaie, avvenute soprattutto nel territorio di Arezzo. Ore 21:45 al campo alla Fiera.