Le fughe dal ritiro per assecondare una cotta amorosa, le tazzine di caffè in campo, l’attivismo da sindacalista e giornalista, la passione per l’atletica e il salto in alto (nel 2014 si laureò campione del mondo di salto in alto nella categoria over 70) ed è ricordato per le parate senza guanti. Tant’è che la sua autobiografia è intitolata “Il portiere senza guanti”.Nella storia resta l’impresa col Cesena arrivato alla qualificazione in Coppa Uefa nel 1975-76.Infine la longevità: Lamberto ha giocato fino alla soglia degli 80 anni. Ma, del resto, Boranga è medico. Oggi ne compie 82, chissà se festeggia con un paio di tuffi tra i pali di una porta.
“Albertosi è stato il mio maestro ma il mio scopritore per caso fu invece il telecronista Nando Martellini che, ragazzino, mi vide giocare sulla spiaggia. Quel giorno, eravamo alla metà degli anni ’50, accettai di andare in porta. Mi tuffavo come un gatto, anche tra le onde per recuperare il pallone, quando a un certo punto passò questo signore elegante che ogni estate villeggiava a Marotta. Si avvicina e mi fa: ‘Come ti chiami? Guarda che sei veramente bravo, se ti alleni un giorno diventerai un gran portiere’. La domenica dell’8 gennaio 1967 in un Atalanta-Fiorentina entrai in campo al posto di Albertosi infortunato e feci il mio debutto in serie A. Poi, al termine della gara successiva giocata contro l’Inter, quel signore elegante incontrato a Marotta, terminata la telecronaca scese dalla postazione Rai del Franchi, entrò nello spogliatoio della Fiorentina e disse salutandomi: ‘Lamberto, ti ricordi di me? Che ti avevo detto…’Compie oggi 82 anni l’eterno Lamberto Boranga, portiere plastico ed eclettico ex tra le altre di Fiorentina, Reggiana e Cesena. Personaggio estroso e mai banale è stato uno spettacolo dentro e fuori dal campo. Durante i 90 minuti capitava di vederlo sorseggiare un caffè accosciandosi sulla linea di porta oppure aggrapparsi alla traversa toccando il montante coi piedi. E poi quel gesto forse scaramantico di lanciare per aria il berretto quando gli avversari cominciavano a palesarsi minacciosamente dalle sue parti. Appassionato di poesia, dichiaratamente comunista e ideologicamente influenzato dal pensiero del ‘Che’, Boranga è stato uno dei primi calciatori professionisti a conseguire la laurea durante il periodo di attività (ben due ad onor del vero: in biologia e in medicina). Raro esempio di longevità sportiva il Bongo si è scoperto inoltre atleta poliedrico, cimentandosi con grande profitto anche nel mondo dell’atletica leggera e segnando svariati record nella categoria master del salto in alto, del salto triplo e di quello in lungo. Auguri di buon compleanno al Dottore Lamberto Boranga