Remember. Novello Bruscoli, cento anni di arte: tanto pubblico al vernissage della mostra nella Event Room della Pinacoteca comunale di Città di Castello. Secondi e Botteghi: “Cultura un motore del nostro essere comunità”. Fiorucci: “Bruscoli, artista, tifernate e animatore culturale” Dopo il Lascito Pillitu-Meroni, dopo il tributo a Gerardo Dottori nel 140°, la Event room della Pinacoteca comunale di Città di Castello conclude il suo primo anno di attività l’antologica “Remember. Novello Bruscoli. Cento anni di arte” nel centenario della nascita, inaugurata nei giorni scori nella Pinacoteca comunale.
Annunciata la donazione dell’opera con lo skyline di Città di Castello al Comune da parte della famiglia. La mostra “Remember Novello Bruscoli” celebra i 100 anni dalla nascita e i 30 anni dalla morte dell’artista altotiberino, curata da Lorenzo Fiorucci, in collaborazione con la famiglia Bruscoli- Righetti, l’esposizione allestita nella Event room dell’Ala Nuova della Pinacoteca comunale, propone opere e filoni molto identitari dell’artista, che nella sua creatività multidimensionale, realizzò alcuni interventi pittorici all’interno di segnali stradali. Ora quella particolare e anche leggera forma di arte urbana è stata riproposta come un percorso dentro il giardino della Pinacoteca ed accompagna il visitatore dall’ingresso fino a la nuova dove si trova la mostra. Luca Secondi, sindaco di Città di Castello e Michela Botteghi, assessore alla Cultura del comune di Città di Castello hanno sottolineato come l’impegno dell’Amministrazione sia particolarmente concentrato nella valorizzazione del paradigma del patrimonio culturale locale: il Rinascimento che hanno lasciato in eredità i Vitelli e la Contemporaneità, suggellata dai tre musei Burri, ma popolata da tante personalità che hanno lavorato e hanno nutrito un senso estetico e dell’arte molto tifernate. Da qui l’idea, insieme al critico Lorenzo Fiorucci, che ha curato anche questo terzo allestimento nell’Event room, di riscoprire il collezionismo tifernate e di valorizzare i principali artisti del Secondo Novecento, tra i quali Bruscoli svolge un ruolo sia attivo come autore di opere sia come promotore culturale, grazie alla Galleria il Pozzo”.
La storia di Novello Bruscoli, la sua storia come artista e animatore culturale, è stata ripercorsa dal curatore Lorenzo Fiorucci, che ha ricordato lo spirito di quei tempi, “molto esposti alla sperimentazione, alle avanguardie, con uno sguardo aperto sul mondo e la libertà espressiva, a volte anche parodistica e dissacratoria, ereditata dagli anni Cinquanta e Sessanta. Tra le pareti della Galleria il Pozzo a Palazzo Lignani Marchesani sono passati artisti come Picasso, Beyus, D’Orazio, testimoniati dai depliant degli eventi; ma Bruscoli era anche l’autore dell’acqua di San Florido e di altri divertimenti intellettuali, che hanno segnato un clima di opinione”. Non per ultimo Fiorucci ha sottolineato il valore artistico dell’attività di Novello Bruscoli, ancora pienamente evidente nel suo tratto che non sembra conoscere il segno del tempo. All’inaugurazione sono intervenuti anche Marco Baldicchi, autore di un testo introduttivo sulla mostra, che ha ricordato l’attività di scouting e di condivisione a cui Bruscoli si dedicava nei confronti dei giovani amanti e studiosi di arte. Giuliano Giuman, artista che ha avuto un interessante connubio con Bruscoli, ha ripercorso la sua personalità e i numerosi interessi che li legavano, Lucia Masi, presidente dell’Associazione Architetti Alto Tevere, ha ricordato la mostra allestita nei confronti del precedente anniversario, soffermandosi sulla sua attività di animatore culturale e sull’importanza di riattivare un movimento culturale ed artistico dal basso. Chi è Novello Bruscoli: nasce nel 1924 a San Giustino e viene considerato uno dei protagonisti della storia dell’arte umbra del secondo Novecento. Bruscoli è stato un personaggio eclettico, un gallerista, un opinionista, uno scrittore e un attore teatrale sempre disponibile al confronto, dimostrando come la sua arte vada oltre i luoghi in cui si è evoluta. Bruscoli nei primi anni di produzione artistica si dedica a una pittura figurativa, dando prova di un’ottima capacità nell’utilizzo del colore e del disegno. Importante fu la vicinanza con Alberto Burri, la collaborazione con il Gruppo di Spoleto e la partecipazione attiva nel movimento “Linea Umbria” appoggiato dalla galleria tifernate “Il Pozzo” e da quella spoletina “Plinio il Giovane”, che lo portano ad esplorare delle soluzioni pittoriche più complesse ed elaborate, ricche di contenuti ed accostamenti apparentemente inusuali, ma significativi per un animo consapevole e audace come quello di Bruscoli.
Pinacoteca comunale di Città di Castello. Ala Nuova Remember. Novello Bruscoli, cento anni di arte