Conferenza stampa del gruppo consiliare del Partito Democratico per illustrare gli investimenti della Regione Toscana nel territorio aretino. Donato Caporali: “nel territorio ricadono fondi consistenti grazie alla Regione Toscana in un momento in cui dal centro i trasferimenti alla periferia vengono tagliati.
Credo sia utile sottolineare questo sforzo indirizzato a interventi attesi da anni e che si aggiunge a quello già posto in essere per Ponte Buriano. Fra i ponti che uniscono c’è anche quello della Chiassa per il quale abbiamo registrato la collaborazione istituzionale del consigliere regionale Gabriele Veneri”. Alessandro Caneschi: “l’amministrazione comunale non ha scelto un percorso di variante alla S.R. 71 e se qualche idea è emersa ha denotato parecchia confusione: lo dimostra la pratica urbanistica che siamo riusciti a fare ritirare in uno degli ultimi Consigli Comunali e che se approvata avrebbe compromesso il tracciato migliore”. Insieme a Caporali e Caneschi erano presenti i consiglieri comunali Giovanni Donati e Luciano Ralli e i diretti interessati, i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis: “gli interventi riguardano viabilità e infrastrutture sollecitate dal territorio. In un momento di difficoltà del bilancio regionale, basti pensare ai tagli alla sanità disposti dal governo, è stato comunque importante manifestare alcune priorità che rappresentassero la provincia e la città. Per Arezzo, nello specifico, parliamo di 1 milione e mezzo: citiamo i 600.000 euro spalmati su due anni alla Chiassa Superiore, i 50.000 euro per una passerella ciclopedonale al Bagnoro, i 300.000 euro per gli impianti sportivi di pertinenza delle scuole per il 2025 e i 500.000 euro per la progettazione degli interventi sulla S.R. 71, compresa la variante di Arezzo da Giovi al raccordo autostradale, che eviti il sottoattraversamento di Quarata. Ricordiamo infine che Regione Toscana ha messo 300 milioni di risorse proprie, provenienti dal suo bilancio, sulla sanità e questo non per risanare qualche ente ma perché non vuole rinunciare a erogare servizi essenziali ai cittadini, che non esistono in altre regioni, dalle parrucche oncologiche al codice rosa”.